Di Chica Mala
Stamattina sveglia presto, è il giorno di Pasquetta, ma per il Call Center non c'è festività che tenga quindi, si rispetta il turno e si va a lavorare. Scendo le scale di corsa e mi dirigo sparata alla macchina ma, sorpresa! Le chiavi girano nel quadro senza che il motore si accenda. Acc!!!! Maledico me e il mio vizio di procrastinare lo sapevo da più di un mese che la batteria era andata, dal giorno in cui ho lasciato per ben 9 ore le quattro frecce accese e, uscita dall'ufficio alle 10 di sera, sono stata costretta a chiedere aiuto al "santo" marito di mia sorella che, con la febbre a 39°, è uscito di casa e mi ha fatto ripartire il catorcio. Mio cognato poi, si è raccomandato mille e una volta di comprare i cavi e di metterli in macchina "se io non ci dovessi esere e comunque non fossi nei paraggi, come te la caveresti? comprati questi benedetti cavi che non si sa mai!".
Stamattina sveglia presto, è il giorno di Pasquetta, ma per il Call Center non c'è festività che tenga quindi, si rispetta il turno e si va a lavorare. Scendo le scale di corsa e mi dirigo sparata alla macchina ma, sorpresa! Le chiavi girano nel quadro senza che il motore si accenda. Acc!!!! Maledico me e il mio vizio di procrastinare lo sapevo da più di un mese che la batteria era andata, dal giorno in cui ho lasciato per ben 9 ore le quattro frecce accese e, uscita dall'ufficio alle 10 di sera, sono stata costretta a chiedere aiuto al "santo" marito di mia sorella che, con la febbre a 39°, è uscito di casa e mi ha fatto ripartire il catorcio. Mio cognato poi, si è raccomandato mille e una volta di comprare i cavi e di metterli in macchina "se io non ci dovessi esere e comunque non fossi nei paraggi, come te la caveresti? comprati questi benedetti cavi che non si sa mai!".
Tornando ai fatti. In un pico-secondo scendo dalla macchina e inizio a sgambettare per arrivare al lavoro in orario e mentre cammino mando un SMS a mia sorella "Ciao. La macchina non parte più..Probabilmente devo cambiare la batteria.. Dì alla mamma che vado a lavorare a piedi", dopo nemmeno un minuto mi chiama. Mi ricorda che domani ricoverano suo marito in ospedale per un intervento e purtroppo questa volta non mi potrà aiutare (CVD). Non importa, per questa volta proverò ad arrangiarmi, anche se mia sorella cerca di rincuorarmi dicendomi che se compro la batteria, può chiedere a suo suocero se può farmi il favore di cambiarla. Le dico che va bene, appena riesco ci ragiono sopra e vedo cosa fare, ringrazio e metto giù.
Sto ancora camminando e penso a quanto disturbo do a quei due ragazzi ogni volta che mi trovo in difficoltà allora decido di provare a fare da me, male che vada domani posso passare dal meccanico dietro casa, chiedergli di portare in qualche modo la macchina in officina e farmi purgare con un conto salato quanto il Mar Morto.
Altri 500 metri e penso anche a tutti i rimproveri che ricevo per il mio smisurato orgoglio, per il fatto di non chiedere mai aiuto a nessuno. Ma io....non chiedo perchè vivo male la paura del rifiuto, soffro l'assenza di solidarietà, insomma vivo con il terrore che chi mi sta intorno possa voltarmi le spalle nel momento in cui ho bisogno. Una fobia sciocca a detta di molti "se non chiedi difficilmente ti sarà dato qualcosa". Si certo, non fa una piega, mica posso avere la presunzione di credere che gli altri sappiano cosa mi manca o cosa mi serve. Alla luce dell'ultima riflessione mando un altro SMS, questa volta ad un amico: "Uff... la mia macchina non parte più...probabilmente devo cambiare la batteria..tu la tua dove l'hai comprata? Ah dimenticavo...Buona pasquetta".
Niente di che, un timido SOS lanciato nell'etere. Le 9.35, arrivo in ufficio, tolgo la suoneria ai cellulari e non ci penso più. Alle 18.00 riprendo in mano il telefono, tra le chiamate perse e qualche messaggio stupido, della risposta del mio amico nemmeno l'ombra (CVD).
Ora. Non voglio fare l'eroina tragica del solito romanzo d'appendice. E' palese il fatto che uno spontaneo riscontro alla mia sbiadita chiamata alle armi sarebbe stato più che gradito, se non idolatrato ma sarebbe bastata anche una risposta tipo "La mia l'ho comprata all'Oasi della Batteria, quella vicino al Paradiso della Brugola, nei pressi di via Vattelapesca", invece..niente, nemmeno un vaffan....
CVD - La mia fobia trova alimento.
Torno a casa e appena entro mia madre mi dice: "lascia a casa le chiavi della macchina, domani passa il suocero della Simona, ti va a comprare la batteria nuova e te la monta"
CVD - Ci sono persone che non ti abbandonano mai.
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4 commenti:
Ciao Socia, che dire, se non che possiamo organizzare il funerale delle batterie delle nostre auto insieme? Io ho peggiorato la situazione con la riserva fissa! Così se mai domattina l'auto dovesse mettersi in moto per puro miracolo.. rischierò di restare appiedata. Quanto alla paura del rifiuto ne soffro anche io.. ma la paura spesso è ben riposta!
siamo proprio messe bene a batterie.
E' proprio vero comunque che fiutiamo l'odore del sangue a miglia di distanza....
Ma che tesoro il suocero di tua sorella, e anche tua sorella!
dei tesori preziosi cincia...poi da quando non c'è più mio papà, se non ci fossero loro :)
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