ancora miti, riti e liturgie di abbordaggio metropolitano

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giovedì 1 settembre 2011

Salsa a Milano e dintorni - Estate 2011

(cliccare sulle foto per ingrandirle- Aggiornato il 02/09/2011)

L'estate sta finendo e così, sotto la minaccia di pioggie e monsoni settembrini molti degli ultimi "eventi" salseri si terranno al chiuso.

Sabato 3 settembre,
Milano Baila Guaguanco II
il Social organizzato da Maurizio Tambor, con la collaborazione di altri 3 dj: Matteo La Frescura, Enzo e Simon Principe, non si terrà più al Veraton di Settimo Milanese, ma al "Coccorito" in via Fontanili, 53 a Rho. Ingresso 10€
Venerdì 9 settembre
inaugurazione Encanto Latino 
con Il nuovo Dj del venerdì, Fabrizio Zoro. Ospite della serata Adolfo Indacochea e Latin Soul Dancer's! Ovviamente non mancherò all'inaugurazione ;-)

Giovedì 15 settembre,
Serata Distinto y diferente
per chi si trova in liguria o ha ancora qualche scampolo di ferie, segnalo la serata dedicata agli amanti della salsa classica, con Simon Principe e Dj Marcolino Ardizzone. Si terrà all'Albikokka in Via Quarto 14/a a Genova.

 Sabato 17 settembre
 Social numero 11 di Venegono Inferiore
riprende l'appuntamento del terzo sabato del mese nella location invernale dell'Estasi Latina ( via Cristiforo Colombo 6) con un tributo alla Fania. Si alterneranno in consolle: Il dj Roberto Villa  e gli ospiti: Marcolino Dj ( Genova ), Claude Dj ( Milano ) e, forse,  AlexioDj (Torino)  che è quello che mi ha mandato l'invito e ora non sa se ci sarà!! Mah!!

Per ovvi motivi non aspettatevi ulteriori aggiornamenti su questo post, ma uno nuovo con gli appuntamenti invernali. Le novità sono parecchie ve ne anticipo qualcuna qui al volo:.

Nuove aperture:
Martedì 6 settembre Cubeba, Villa Castelbarco a Vaprio D'Adda - Matteo La Frescura
9 settembre Magdal Via dell'Industria, 4 a Venegono Inferiore - Pepe Bassan
Camana Club via Palermo, 12 Buccinasco accando alla Sosa Academy (info 02 45706405)

lunedì 22 agosto 2011

Come Stursky e Atchung


Quando gli abitanti mancano i topi d'appartamento ballano, si sa! Ma ballano anche i ladruncoli da strada, professionisti o improvvisati che siano. Così, nell'ultimo mese abbiamo subito il furto del telo dello scooter che per comodità stavamo pensando di lasciare in strada nel periodo estivo (idea subito accantonata, è tornato in box!) e due effrazioni al mezzo aziendale in una settimana. Settimana scorsa dei maledetti hanno scassinato lucchetto e serratura del furgone portandosi via delle attrezzature del valore di diverse migliaia di euro, oltre il danno al veicolo. Quando ho chiesto se qualcuno avesse visto qualcosa uno zelante vicino mi ha spiegato che alla dirimpettaia hanno scassinato la portiera della panda e rivoltato l'auto alla ricerca di tom tom o altri gadget tecnologici, senza per altro trovare niente! "Il guaio" mi ha riferito "è che l'80% delle persone lascia il navigatore o altri oggetti hi tech nel cruscotto", la tentazione di spaccare e vedere a quale percentuale appartenga in proprietario dell'auto è troppo forte per i ladruncoli, a maggior ragione nelle strade svuotate d'agosto.
Non ho resistito e ho spiegato la mia teoria, la colpa non è certo di chi lascia i propri oggetti in auto, ma di chi ruba e peggio ancora, di chi acquista la merce rubata. Quanti ne conosciamo? Chi non ha un amico o un parente o un vicino che acquista regolarmente la bici, il gadget tecnologico, il jeans e il capo d'abbigliamento firmato o l'attrezzatura "dal giro"? Ecco io avrei voglia di spaccare la testa al ricettatore (perchè questo sei se compri merce rubata) tanto quanto al ladro. Perchè chi compra incrementa il mercato dei furti!!! E che diamine.
Mi ha raccontato tempo fa il mio compagno della testa di bitume che andava in giro, nel nostro stesso quartiere, con una bici identica a quella che era scomparsa dalla nostra cantina. Con una faccia e un fisico da pugile passa la voglia di fargli notare la somiglianza con il tuo mezzo scomparso, ma gli auguri che in qualche match qualcuno gli renda impossibile pedalare di nuovo almeno per qualche mese. Questo elemento, tempo dopo, mentre legava la sua "nuova" bici rubata davanti al super si lamentava del furto della "sua" vecchia bici e spiegava quello che avrebbe fatto al ladro se l'avesse beccato. Non c'ero, altrimenti, probabilmente non avrei esitato a fargli notare che avrei potuto avanzare le stesse pretese su di lui!
Così settimana scorsa, mentre parlavo con il vicino mi è scappata detta la frase "bisognerebbe beccarli sul fatto questi elementi e fargli passare la voglia, per sempre!".
Come si dice? Attenta a quello che chiedi agli dei, potresti essere accontentata!
E così un paio di giorni dopo, di rientro da un locale alle 3 del mattino, mentre andiamo a parcheggiare l'auto, notiamo una punto con tre persone (sulla trentina) accanto al furgone, uno fuori dall'auto, affianco al portellone laterale. Il Signore delle Tempeste supera il mezzo, fa la manovra e anzichè spegnere, una volta finito tiene il motore acceso fino ad esclamare, mentre riparte sgommando "lo stanno aprendo, pezzi di merda". Non ho idea di come abbia fatto il tizio che armeggiava a risalire in auto così rapidamente, ma il tempo di arrivare ed erano ripartiti sgommando. Un inseguimento in piena regola alla Starsky e Hutch, o meglio Atchung perchè la sottoscritta urlava come un aquila di stare attento, tra una fischiata di gomme e l'altra.
Prima di capire che voleva che prendessi la targa le mie sinapsi galvanizzate dall'adrenalina hanno richiesto l'attraversamento di un paio di rotonde, non dico poi il tempo necessario a prenderla.. Quando finalmente ho iniziato a recitare come un mantra le lettere e i numeri che penso di non dimenticare mai più nella mia vita li abbiamo lasciati correre, con l'augurio che incontrassero qualche ostacolo corposo!
Ora io mi chiedo:
1) questa impennata di furti può essere in qualche modo collegata alla scomparsa delle pattuglie dell'esercito?
2) visto che i luoghi in cui si possono comprare oggetti rubati li conoscono anche i bambini perchè non fare una bella capatina ad arrestare venditori e acquirenti? O perlomeno comminare loro sanzioni tali da fargli passare la voglia (e la convenienza) di fare affari a spese altrui?


venerdì 19 agosto 2011

Quello che le donne si dicono...

fonte foto
Qualche minuto fa, nel bagno dell'ufficio arriva la collega e mi becca proprio mentre faccio il ritocco alle sopracciglia. Mi scuso e spiego che ho approfittato della calma per strapparmi quei due peletti che avevo intravisto di mattina. Lei, con un sorrisone pre-ferie mi fa: "ma va, figurati, settimana scorsa ho fatto il silk epil" e io "l'hai fatto qui o nel tuo ufficio? L'ho portato anche io ma non oso" e lei "Una volta qui e una volta nel mio ufficio. Qui però si vede decisamente meglio", "ma non ti viene la paranoia che ti possa beccare qualcuno?" e lei con una spallucciata di accompagnamento "Ma no, non c'è praticamente nessuno, e poi se lo fai in pausa pranzo che ti si può mai dire? E' la tua pausa e fai quel che vuoi!". Beh non c'è che dire, il ragionamento non fà una piega. Perciò scusate se vi saluto in fretta, ma sono le 13.10 se mi muovo riesco mettermi a posto per la piscina di domani e magari fare anche un salto al super per comprare la crema per i capelli e la lacca!

mercoledì 17 agosto 2011

Tiriamo a campare, compare?!

Lo strano incontro all'imbarco della Moby in partenza per la Sardegna, al Porto di Livorno. Per la serie "2 is megl che uan!" gli intraprendenti passeggeri dell'utilitaria hanno pensato bene di risparmare sul costo del rimorchio e hanno piazzato in motorino nel cofano dell'auto! E' il bello (e il brutto) degli italiani, conoscono l'arte di arrangiarsi!
Ed eccomi di ritorno da 3 settimane di vacanze in Sardegna! Non leggetemi con invidia, l'affitto era di 500 euro per i 21 giorni di permanenza (in un buco che faceva sembrare una piazza d'armi anche il mio vecchio monoloculo!) e la spesa l'ho fatta al discount, risparmiando persino sui costi che avrei sostenuto a Milano per mangiare una sola volta al giorno.
Sono arrivata a Budoni con il grigiore invernale, due occhiaie spaventose e una stanchezza che mi lasciava addosso la sensazione di essere la vittima di un ictus. Tanto che non c'era verso di farmi entrare in testa il nome del porto di Livorno, da cui ci saremmo dovuti imbarcare per Olbia. Penso di avere chiesto il nome della città una dozzina di volte durante il percorso, e di aver sbirciato altrettante volte il biglietto, per la vergogna di chiedere ancora la destinazione.
Il cervello era così provato dall'ultimo anno da farmi scorrere via le informazioni come acqua in un terreno deserto, impermeabile, senza lasciare alcuna traccia del passaggio. Insomma avevo la sindrome di Barney (mestolo!!).
Eravamo così stanchi entrambi, io e il mio compagno, da desiderare un'altra settimana di ferie, noi che in genere a metà della seconda settimana, non vediamo l'ora di ripartire!
Gonone (e il Golfo di Baunei) dalla strada per Cartoe e Osala
Tanto impigriti da non cercare non dico le canoe e i windsurf, ma neanche i gocart o una rete di beach volley! Nessuna emozione grazie! Abbiamo già fatto il pieno negli ultimi 12 mesi! Nessuna finta gita nelle destinazioni per turisti, neanche un cambio di spiaggia, solo una capatina a Gonone, giusto per non farmi mancare il pellegrinaggio ai luoghi della mia adolescenza e assistere agli inutili (e anche un pò tristi) tentativi di mia zia di mettere insieme un "pranzo della domenica" . 
In spiaggia, per le prime due settimane, noi due, mia madre e famiglie straniere (più che altro tedeschi, molti francesi, abbastanza scfizzzeri). Niente di più desolante dei cartelli affittasi e vendesi, dei resti bruciati della trattoria sulla spiaggia in cui abbiamo mangiato a prezzi modici nelle scorse stagioni, delle passeggiate serali desolate, i bar, le pizzerie e i ristoranti deserti.
Dove non ci si è messo il portafoglio vuoto è arrivato il maltempo a rovinare la festa a chi aspetta i mesi estivi per tirare su il reddito di un anno!
Per quanto mi riguarda lo ammetto, da un lato ho gongolato con una vigliacca e sorniona soddisfazione verso chi, negli anni passati, ci aveva scambiato per polli da spennare. Qualcuno di questi, costretto a ridimensionarare i prezzi dalla crisi, ha abbassato le pretese quando ormai era troppo tardi. Dall'altro invece, mi dispiace per l'ennesima occasione mancata di sfruttare il periodo di depressione per spalmare meglio i costi e il turismo per tutto il periodo estivo e non solo in quei 15 giorni canonici.
Al mio ritorno a Milano ho capito dov'era la gente che mancava nelle spiagge del nord-est della Sardegna. Nelle periferie quest'anno si vedono ancora più auto che in quelli scorsi, per i marciapiedi non solo anziani o stranieri, ma la stessa gente che incontriamo in qualsiasi mese dell'anno. Di tipicamente agostano solo le saracinesche abbassate in una città che si è svuotata solo al centro, ormai già da un paio di mesi, delle mogli e dei figli di quei proprietari di seconde e terze case transumati in massa  rinfrescarsi via dalla città.
Quest'anno non mi godrò, insomma, la città vuota d'agosto, ma solo i disagi del mese e sento già la nostalgia del mare e mi ci infilerei io nel cofano di un auto in partenza...

mercoledì 13 luglio 2011

Nuovi media, soliti idioti

Dovrebbe farmi ridere, ma mi viene voglia di piangere!

dovrebbe ringraziare papà per la grazia ricevuta e tacere.

Se proprio gli scappa di esprimersi potrebbe, chessò, limitarsi a cenni della testa e qualche dito medio, come gli altri leghisti! Nessuno si aspetta niente di più, dunque si risparmi e ci risparmi. Grazie

martedì 12 luglio 2011

E mi ricordo ancora...



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Sabato ho compiuto 39 anni. Li ho "festeggiati", si fa per dire, nella sala d'aspetto del pronto soccorso di Rho, perchè mio suocero, una settimana dopo essere stato dimesso dopo l'ultimo infarto (con tre angioplastiche) ha avuto un nuovo malore. Probabilmente non sopporta le medicine, troppe e pesanti da macinare per il suo corpo ormai provato. Il pensiero di tutti è andato alla donna che dopo avergli ciucciato il conto in banca ora si limita ad aspirargli la pensione: "nessuna mi ha mai dato tanto" dice lui, con il viso tirato dallo spavento "nessuna ti ha mai preso tanto" ribattono i figli, e non si riferiscono solo ai soldi.
Mi fa tenerezza quest'uomo così forte e così fragile e mi chiedo se ce la farà a liberarsi di questa zavorra che sta riducendo i suoi ultimi anni. Mi chiedo se sia giusto che lo faccia. Se non sia meglio vivere da leoni questi ultimi scampoli di esistenza, con una donna più giovane dei propri figli, piuttosto che trascinarsi dal circolo all'orto, in un tran tran che potrebbe prolungargli la vita si, ma da premorto?
Non so cosa sia giusto, perchè per quanto sia facile teorizzare un'esistenza piena, vedo che nel momento in cui rischia di perderla ci si aggrappa tenacemente. Remissivo e docile si accontenta di the e brodini, lui che fino a poco tempo fa spaccava pezzi di carne intera con l'accetta, direttamente nella cucina di casa.
E mentre lo guardo spero che decida consciamente di vivere, a differenza di quanto ha fatto, inconsciamente mio padre, quasi un anno fa. 

giovedì 7 luglio 2011

I Sogni nel cassetto possono valere 400.000 Euro

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Ieri sera ero felice come una Pasqua, da una scatola dimenticata sono saltati fuori i miei Ray-Ban Wayfarer: gli occhiali dei vent'anni, un pezzo da museo visto che tra un paio di settimane le primavere saranno 39.

La mia gioia pare niente al confronto di quella provata da una signora cinquantenne di Alessandria . Da un cassetto è saltato fuori un libretto di risparmio, regalatole per il battesimo, che all'epoca conteneva 1.500 Lire. Dalle stime e dai calcoli effettuati per conto della fortunella sembrerebbe che in 50 anni siano maturati interessi per circa 400.000 Euro e la cifra è arrotondata, diciamo, per difetto.

Credo che darò un'accurata occhiata a tutte le vecchie scatole dimenticate nel box..

mercoledì 6 luglio 2011

Avere un figlio? E' un terno al lotto!

dal The Sun on line: "Si può vincere un bambino al mese"
Mentre Carla Bruni, meglio conosciuta come la signora Sarkò, sarebbe in dolce attesa di due gemelli, per le comuni mortali che non possono (permettersi di pagare una cura per la fertilità) o non riescono ad avere un figlio in Inghilterra si sono inventati una lotteria.
Eh si, il figlio lo si può vincere al lotto comprando un biglietto da 20 sterline. In premio, per il "fortunato/a" estratto mensile 25mila sterline spendibili in una clinica della fertilità. Auto di lusso con autista e hotel inclusi! Nessun limite di sesso o di età, dove ci sono blocchi legislativi (45 anni il limite di età inglese per la fecondazione in vitro) o di natura (per gli uomini o gli anziani) si potrà donare gli ovuli o lo sperma e ricorrere a un utero in affitto di una madre surrogata! La partenza del gioco è prevista per fine luglio.
Pazzesco! O no?

"Mi sono sposata!"

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mi dice la conoscente desaparecida da quasi un anno, mentre mi ficca il dito inanellato sotto l'occhio. "Brava" rispondo "non sapevo neanche che ti fossi fidanzata". Lei tutta contenta del suo nuovo status civile spiega mentre saltella sulle ginocchia "Ma si, ci siamo conosciuti, ci siamo piaciuti e nel giro di 7 mesi eccoci qui, ci siamo sposati. Perchè se ti piaci perchè aspettare?". Già, perchè aspettare? Forse perchè hai 41 anni e hai paura di morire zitella? voglio proprio vedere se saresti uscita con la stessa frase a 21, ma anche a 31 anni, diciamo le cose come stanno. Ma questo per quanto sia dotata di una boccaccia non l'ho detto, come potete immaginare, altrimenti non sarei arrivata a raccontarlo, mi avrebbe uccisa li, strozzandomi seduta stante! Invece notando che era sola, di domenica sera, in una pista da ballo mi sono limitata alla domanda politically correct "Ma lui dov'è?". Lei con un sorriso gigantesco "lavora su turni e stasera gli tocca, ma io mica potevo stare a casa ad annoiarmi. Ho bisogno dei miei spazi. Lui non balla e poi se viene diventa geloso. Così invece, non vede e non si infastidisce".
Vabbè contenti loro!

lunedì 27 giugno 2011

Cosa mi passa per la testa?

Fonte: "Il Fatto quotidiano"
Ieri mattina in edicola, un tizio davanti a me ha fatto un paio di giocate al superenalotto poi si è girato verso la colonna dei quotidiani e, parlando con se stesso e compiacendosi ha detto - oggi mi compro questo- ed ha afferrato "Il Giornale". Subito dopo, sempre parlando da solo - ohmamma! mi sento mancare- e si è appoggiato al banco visibilmente impallidito.
Mentre una ragazza frugava nella borsa e cercava di offrirgli una caramella, peraltro rifiutata sgarbatamente, io sono rimasta impietrita. In quel momento l'unica cosa che mi è venuta in mente è stata: vedi cosa succede a leggere quelle porcherie lì? Tiè ti sta proprio bene!

 No Chica,  questi sono pensieri cattivi, ma cosa ti passa per la testa?

giovedì 23 giugno 2011

Soffia il vento infuria la bufera

Manifesto PD per la Festa dell'Unità di Roma

altro che vento di cambiamento. Qui è sempre la solita solfa! Se pensavano di essere divertenti, beh si divertono solo gli uomini. In tempo di olgettine e altre mercificazioni, in tempo di "se non ora quando" bisogna essere degli idioti con le fette di salame sugli occhi per fare un manifesto come questo e pensare che non si scateni il putiferio.

Ma se proprio volevano fare i brillanti, perchè non hanno messo l'immagine di un uomo cui vola via il parrucchino?

Ps: in realtà, nella canzone, il vento fischiava. Qui i fischi li fanno le donne ;-)

mercoledì 22 giugno 2011

Gli esami non finiscono mai



E' questa frase che continuo a ripetermi, da giorni, consapevole che mentre per molti maturandi il 22 giugno sarebbe stata una data cruciale, con il primo scritto, quello di italiano, anche una persona a me cara avrebbe sostenuto il suo personalissimo esame "scritto". Non so quale sarà il risultato. E' troppo presto per gli esiti. Ma spero ne esca comunque più maturo, qualunque sia il risultato. Che questo implichi il suo rito di passaggio a scoppio ritardato. Finalmente adulto e in grado di assumersi le responsabilità che questo comporta. E sono comunque felice. Anche se vedo  spuntare quell'eccesso di sicurezza, un pò come in anni lontani, in altri esaminandi,  saltava fuori quella punta di saccenza da studenti di medicina al 1 anno che osavano fare diagnosi.  Ora come allora, sorrido, divertita e penso che si, è proprio vero che gli esami non finiscono mai.

lunedì 20 giugno 2011

Impediti

Bossi durante il discorso alla base della Lega Nord a Pontida - 19/06/2011

Ieri mi ha fatto morire il commento del mio compagno quando è passato il servizio de La 7 che potete vedere qui sotto, sulle posizioni di Tremonti. Nel vedere la lotta del ministro dell'economia con microfono (0'24'' in poi) conclusasi con il sostegno dell'indice e del medio,  sbuffa: "ma questi sono impediti, secondo me non sanno reggere in mano  neanche una forchetta. Per me c'è qualcuno che li imbocca!".
Come dargli torto?
Certo siamo lontani anni luce della filosofia del "contadino cervello fino", ma una via di mezzo, avere a che fare con persone che abbiano almeno un minimo di senso pratico? Di contatto con la realtà? E pensare che di tutto questo governo, Tremonti è uno dei pochi che salveremmo (tagli con la zappa a parte). Ogni tanto il pensiero che queste persone abbiano il mano il destino di una nazione mi fa precipitare nella rassegnazione più nera.
Ecco perchè evito di commentare Pontida.
Ps. Anche in questo caso il mio uomo aveva già preconizzato i contenuti del comizio di Bossi in una serie di gesti accompagnati da grugniti. "Uhi" (dito che indica altro), "Sgrunt" (pollice verso),  "Uhn, uh, eh" (enumerazione dei punti), "Uhgrum" (dito medio),"Uhn ah" (il saluto tipico/prova di forza di Bossi ai suoi compagni di partito, il pugno contro pugno).


venerdì 17 giugno 2011

Il crocefisso dove lo metto....


fonte foto
Ieri sera, caso più unico che raro, mi sono ritrovata da sola in casa a mangiare patatine in busta e guardare un programma in tv. In questi giorni siamo reperibili sia io che il mio compagno e lui era fuori per una chiamata. Dunque padrona del telecomando! Ne ho approfittato per mettere Falò, un programma di approfondimento giornalistico della RSI, la televisione della vicina Svizzera. Il primo servizio trattava l'importanza della scuola nello stimolo dei ragazzi plusdotati e come sia necessario prevedere una struttura di sostegno anche per questi bambini esattamente come avviene per i casi inversi.
Il secondo servizio, invece, andava a toccare un tasto dolorante nel cattolicissimo Ticino, indagando le modalità con cui la chiesa cattolica, ancora intoccabile e intoccata nella regione, ha insabbiato e continua a insabbiare i casi di pedofilia. In un'intervista a un vescovo locale venivano così distinti dall'uomo di chiesa i livelli di pedofilia da occasionali (dunque non gravi) a irrecuperabili. Nel primo caso l'equazione ricavata dall'uomo di fede era che il sacerdote fosse recuperabile e dunque spostato altrove, nel secondo caso, quello irrecuperabile la soluzione era l'allontanamento dal magistero. Il tutto, beninteso, senza assunzione di responsabilità, perchè il datore di lavoro non è responsabile del cattivo comportamento del proprio dipendente.
Ah beh! Non l'avevo mai vista da questo punto di vista, la chiesa come datore di lavoro e il sacerdote come impiegato/operaio.
Veniva poi mostrata una lettera con cui lo stesso vescovo offriva una considerevole somma di denaro in cambio del silenzio della famiglia.
E  in Italia? Ecco che nel gioco delle parti della difesa del proprio spazio e dei propri privilegi, della mancata "assunzione di responsabilità" nei confronti degli innocenti giocano tutti sporco. La Lega in cerca di un riscatto del consenso invoca l'ubiquità del crocefisso. Un quartiere di Milano invoca il silenzio e fa cessare le attività dell'oratorio, perchè il chiasso dei bambini e dei ragazzi disturba. La chiesa si "addolora e sconcerta" quando "scopre" che uno dei propri ministri è un tossico e un pedofilo solo dopo che questo finisce in galera, intercettato nei suoi deliranti SMS per puro caso.
Per quanto io sia una miscredente sono cresciuta in un'ambiente cattolico, in cui le tappe di formazione dei bambini e dei ragazzi erano contrassegnate dalla comunione e dalla cresima, in cui il sacerdote e la sua parrocchia riassumeva in se un compito di aggregazione fondamentale. L'oratorio, il cinema parrocchiale, le colonie estive e gli educatori dell'ACR sono state il fulcro attorno al quale è ruotata la crescita di moltissimi altri italiani. Ma quanti genitori saranno disponibili ad affidare ancora i propri figli nelle mani di questi "dipendenti"?
Se non si è disposti a fare pienamente luce su quanto è avvenuto, avviene o può avvenire, in queste tappe fondamentali della crescita di un ragazzo, come si può pensare che al centro dei pensieri dei fedeli ci sia un simbolo di fede che diventa sempre più un simulacro vuoto di qualsiasi riferimento al sacrificio e all'assunzione di responsabilità.

giovedì 16 giugno 2011

Non muoio di fame per farlo sapere al governo, ma per farlo sapere al mondo


Ha raccontato le sue paure alla CNN Asma Darwish, la sorella di un fotografo del Bahrain arrestato per il suo coinvolgimento nelle proteste antigovernative.
Durante l'intervista racconta di essere al decimo giorno di sciopero della fame per protestare contro l'arresto dei tuoi familiari e amici, per difendere il diritto di parola e di protesta in Bahrain. Vuole farlo sapere Asma al mondo, che parla con un nome falso (eagertobefree) su Twitter per paura di essere arrestata, che parla non per far sapere al suo governo, per il quale non nutre nessuna fiducia o speranza, ma per risvegliare le coscienze di chi non ha idea di quello che avviene nel suo paese. E' giovanissima Asma, così giovane e ingenua mentre dichiara che la sua vita prosegue normalmente, che va a fare gli esami come sempre.

 Leggo poi del suo tentativo di attirare l'attenzione dell'ONU che ha portato lei e le sue amiche dritte tra le braccia delle forze dell'ordine.

15th June 2011

Dear Secretary-General,


We are three Bahraini women, who have come to the UN office today to call for immediate action on the issue of political prisoners in Bahrain. Like hundreds of families, we have been suffering because of the government crackdown through mass arrests of innocent people in an attempt to silence the demands for democracy and human rights. Each one of us has members of our family in detention.
Asma Darwish – Asma's brother, photographer Mohammed Darwish, is in detention. She
was allowed to visit him 2 days ago for the first time since his arrest. Mohammed told Asma that he was tortured and that he had been hospitalized for the past week. Asma is on hungerstrike in protest of what has happened to her brother and countless other Bahrainis.
Today marks the 12th day of her hunger strike.
Sawsan Jawad – Sawsans father has been named Bahrain's Nelson Mandela. He is 64 years old and is said to be the oldest political prisoner in Bahrain. Jawad is on military trial, and has spoken in court several times about the torture he is being subjected to. Jawads only crime is that he is an activist, who has been very vocal against arbitrary detention and torture, which he is now himself a victim of.
Zainab Alkhawaja – Zainabs father, husband, brother-in-law and uncle are in detention. Her father, human rights activist, Abdulhadi Alkhawaja, was tortured so severely it resulted in four facial fractures. Alkhawaja went through major surgery during his detention. Alkhawaja is also now on military trial. Zainab doesn't know where her husband is, and hasn't been given any visitation rights since his arrest 2 months ago.
Our cases are not unique, there are hundreds going through the same or even worse. The
detention, torture and trials of innocent people has become common and systematic in
Bahrain. Many are on unfair military trials with false charges, some as absurd as "spreading hatred against the regime." The UN must not allow this to continue.
We know that one of the UN's main purposes is "(…)To promote and protect all Human
Rights". The hundreds of detainees in Bahraini prisons need protection now. It is too late to protect and save the four people who have already died in police custody, but we are here to demand that something is done to save the rest.
We are here to urge the UN to take action to ensure that: All political prisoners get released immediately, the false charges are dropped, and that allegations of torture are investigated and those responsible held accountable.
Sincerely,


Asma Darwish, Sawsan Jawad and Zainab Alkhawaja
(fonte Demotix )


Fa tenerezza Asma per il contrasto con i suoi coetanei italiani cresciuti e pasciuti dando per scontati certi diritti eppure così simili in questi giorni, nella voglia di partecipazione, nell'uso della rete, nel voler far sentire il loro punto di vista.  Ancora più forte il contrasto con altri scioperi della fame, fatti da politici di ben altra età e disincanto, che hanno conquistato l'attenzione e dei risultati in un tempo che fù e ci ripropongono questo strumento catalizzatore di attenzione con una tale frequenza da averlo svuotato di qualsiasi valore.
Un abbraccio alle giovani Asma che lottano per la propria libertà e quella dei propri cari (in senso letterale) e a tutti i ragazzi che hanno paura "da morire" di finire in prigione, ma proseguono e fanno sentire forte la loro voce, perchè è giunto il momento di farlo.

 

Fuori orario

Berlusconi, ai funerali di Comincioli avrebbe espresso la paura di dover pagare una cifra astronomica a De Benedetti "rischio di dover pagare 2.500 miliardi di vecchie lire". (Screenshot Corriere.it)
Mi chiedo in quale periodo sia rimasto fermo l'uomo che dovrebbe guidare il paese? Parla di "gogol", di puntate di Anno Zero in cassetta (anche se si riferisse al Beta, la cassetta digitale usata nella maggior parte delle tv indicherebbe comunque un sistema vecchio, superato), quando parla di soldi si esprime in lire, fuori corso ormai da un decennio.
A che epoca si è fermato, mentre il mondo va avanti e l'Italia indietro? 

mercoledì 15 giugno 2011

Women2drive, Donne arabe al volante


Ci sono attività quotidiane che diamo per scontate, come mettersi alla guida per accompagnare i figli a scuole e poi procedere per l'ufficio, caricare i sacchetti della spesa nel portabagagli o prendere l'auto per fare visita a un'amica. Ma se tutto questo ci fosse vietato? Se non ci fosse consentito guidare? Se per tutte queste banalissime commissioni dovessimo dipendere da un uomo? Un marito, un fratello o addirittura, in mancanza di uno di essi, da un autista a noleggio?
Calcolate, insomma di dovere aggiungere al vostro budget mensile, anche questo peso, oltre quello per la babysitter o l'asilo e le mille altre gabelle con cui ci si deve arrabbattare.
In Arabia Saudita le donne stanno tirando su la testa, un pò per motivi economici, più che strettamente culturali, un pò perchè quel vento del nordafrica deve essere arrivato fin li. Dopo l'arresto di Manal Al Sharif, che ha trascorso 10 giorni in prigione per aver guidato, si è mosso qualcosa. La giovane è diventata un icona e questo venerdì, il 17 giugno le donne saudite si metteranno in moto in base a questo appello:
1) Non ci sarà un luogo prestabilito dove riunirsi, semplicemente ogni donna che potrà farlo si dovrà mettere al volante
2) A guidare dovrebbero possibilmente essere cittadine di altri Paesi in possesso di una patente valida
3) L’atto di disobbedienza dovrebbe essere videoregistrato e postato su Youtube.


Le attività di boicottaggio governative sono già partite, ma questa volta, con la complicità dei social network, della principessa Adila e dei media (anche arabi) qualcosa potrebbe cominciare a girare.
In bocca all'autista sorelle



martedì 14 giugno 2011

Lapalissiano

Ilda Bocassini, in risposta alle 16 eccezioni della difesa Berlusconi nel Rubygate:  ''era palese che c'erano persone che si prostituivano'' nel corso ''delle serate nella residenza del premier''.  Fonte Ansa
lapalissiano[la-pa-lis-sià-no] agg.
[dal nome del capitano fr. Jacques de Chabannes signore de La Palice († 1525), con allusione ai versi, divenuti proverbiali, di un’ingenua strofetta cantata dai soldati dopo la sua morte per celebrarne la «vitalità» come combattente: Un quart d’heure avant sa mort Il était encore en vie «un quarto d’ora prima di morire era ancora in vita»].
Ovvio, evidente, detto di una verità o di un fatto talmente manifesti e naturali che sarebbe ridicolo enunciarli: una verità l.; un’affermazione di l. evidenza. 
Avv. lapalissianaménte, non com., con inequivocabile evidenza. (Treccani)

Il vento se lo portasse via!

Screenshot della puntata della prima puntata (di 8) di Porta a Porta Estate dedicata a "Delitti e misteri"
Il mistero è come si possa andare in onda sulla prima rete nazionale con una puntata simile il giorno del raggiungimento del quorum su 4 referendum di tale portata? Alla faccia della professionalità e dei criteri di notiziabilità!
Con una premessa simile, il fatto che non gli fosse permesso di andare in onda con uno speciale di Matrix sul caso Englaro, Mentana lasciò Mediaset. Chi lo contestava parlava di televisione commerciale, il cui fine è il lucro (infatti mandarono in onda il Grande Fratello), opposta a quella pubblica, tenuta a fornire determinati approfondimenti.
Molto probabilmente la prima di 8 puntate di Porta a Porta estate era stata programmata tempo fa, quando ancora il governo e i suoi fidi portavoce pensavano che il referendum sarebbe saltato (o comunque non avrebbe raggiunto il quorum). Molto probabilmente la puntata è stata registrata. Ovvio poi che la sicumera che contraddistingue questo giornalaio non gli fa cedere il passo a altri prodotti della testata giornalistica, come normalmente avviene quando si ha una notizia! Quello che mi sconcerta è che non abbia cestinato la puntata, come è normale che accada e tirato su una puntata sul fatto del giorno.
Ma Vespa non aveva detto, da Mentana, che Santoro non era degno di lavorare nel servizio pubblico? Dedicare una puntata ai casi di cronaca di cui si parla da mesi quando la notizia del giorno è una bomba giornalistica è fare servizio pubblico? Il processo degenerativo del minzolinismo è arrivato al suo apice.

lunedì 13 giugno 2011

A quanto pare l'hanno presa bene

Ormai è ufficiale. Il quorum è raggiunto e la vittoria dei Si è una vittoria bulgara, parliamo all'incirca del 94%.

Berlusconi sembra averla presa bene, ha sfoggiato una flemma che non gli si confà, la Lega invece parla di "sonora sberla"!

 Ma non è questo il punto, il fatto è che (non avevo dubbi), sono già partiti in rete gli sberleffi verso il PDL che aveva invitato gli elettori a boicottare il referendum, specialmente con le parodie di vecchi film riadattate per l'occasione.

In un paese normale

Amarezza
Dovrei essere contenta, perchè il paese comincia a dare segni di risveglio dalla catarsi. Ma non ci riesco. Perchè i problemi cronici di un paese non si risolvono con un referendum, perchè vedo tutti i partiti, anche quelli responsabili dello sfascio, salire sul carro(zzone) dei vincitori (vincitori de che?). Perchè penso che ci vuole ben altro che una consultazione popolare per cambiare davvero le cose in un sistema paese che fa acqua (passatemi la metafora) da tutte le parti.
Perchè, nonostante abbia votato si, paradossalmente, in linea teorica, sarei stata per i NO almeno per 3 quesiti. Perchè, come mi è già capitato di scrivere altre volte (e ho ribadito oggi in una interessante discussione sul profilo Facebook dell'amico Dillatutta), sarei anche stata a favore del nucleare, in un paese normale. Perchè non posso scrivere quello che farei ai manager e ai dipendenti di Abbanoa spa, la società che gestisce le acque, in Sardegna, con fatture gonfiate, letture mai effettuate, una gestione dei reclami vergognosa e metodi intimidatori indegni (o meglio degni di uno stato mafioso). Perchè in un paese profondamente malato come il mio sembra che nessuno riesca a fare niente se non gli rimane la mazzetta appiccicata alla mani, e anche in questo caso non è detto che poi faccia bene!
Eppure avrei voluto un parlamento in cui gli onorevoli fossero degni di questo nome, due camere in cui i deputati e i senatori, insieme con il governo effettuano il loro dovere con coscienza e capacità, evitando di legiferare con la zappa, tagliando via insieme a quello che non funziona anche quello che funziona, senza offrire peraltro tutele o garanzie ai cittadini, che davvero abbiano a guadagnare qualcosa dal cambiamento. 

venerdì 10 giugno 2011

Voderman who?

Mentre in Italia si dibatte di quorum, in Gran Bretagna si dibatte di culi.
il premio per il miglior sedere, in Inghilterra, è andato a anton Du Beke, un ballerino/presentatore 44enne, e a Carol Voderman una bellissima signora 50enne
Per chi si fosse stupito del premio assegnato alle curve della notevole signora, dopo tutte le pippe sulla Pippa è lo stesso l'organizzatore del triste concorso, Tony Edwards, a svelare l'arcano sul SUN. Molto banalmente non c'è stata alcuna sfida tra taglie, età, notorietà: la sorella dalle chiappe d'oro non era ancora nell'occhio del ciclone quando si è iniziato a votare, mesi fa. Sulle natiche proletarie in odor di nobiltà Edwards aggiunge poi:
"Ci sono stati molti voti per lei dopo le nozze reali, ma sono trascorse meno di 6 setttimane da allora ad adesso e tante altre celebrità hanno avuto più tempo per incrementare i voti".
Sarà per il prossimo anno?
Ps. Scusate se non vi chiedo quale sedere preferiate, ma in tutta onestà non me ne può impippare di meno. Ultima nota, il sedere di lui non mi piace per niente, lo preferisco piccolo, sodo e tondo.

giovedì 9 giugno 2011

Screwed

screenshot da"L'uomo che ha "rovinato" un intera nazione", The Economist
1. screw /skruː/
n.
1.tecn. vite f.
2.aer. mar. elica f.
3.BE colloq. (prison guard) guardia f. carceraria
4.volg. (sex) to have a ~ farsi una scopata, chiavare
locuzioni idiomatiche
to have a ~ loose colloq. essere svitato;
to put the ~s on sb. colloq. forzare la mano a qcn.

2. screw /skruː/
I.tr.
1.tecn. avvitare [object] (into in);
to ~ the top on the bottle mettere il tappo alla bottiglia, chiudere la bottiglia con il tappo
2.colloq. (extort) to ~ sth. out of sb. estorcere qcs. a qcn.
3.pop. (swindle) fregare [person]
4.pop. (have sex with) chiavare, scopare
II.intr.
1.tecn. to ~ onto, into avvitarsi su, in
2.pop. (have sex) chiavare, scopare

mercoledì 1 giugno 2011

Il test della verginità

foto: Salwa Hosseini,  20 anni, parrucchiera egiziane, è una delle donne citate nel report di Manesty International sugli abusi alle manifestanti di Piazza Tahir durante le proteste che hanno portato alla caduta del regime di Hosni Mubarak. Ha descritto alla CNN di essere stata sottoposta al Test della Verginità: "Volevano darci una lezione, volevano umiliarci"
vengo a sapere attraverso Camillo delle accuse di torture fatte dall'esercito egiziano ai danni delle donne che hanno manifestato in piazza Tahir.
Almeno 18 donne hanno subito gli arresti militari. Hanno raccontato di aver subito percosse, l'elettro schock, di essere state spogliate e perquisite da donne in presenza di soldati di sesso maschile che fotografavano il tutto e di essere state costrette a sottoporsi a TEST della VERGINITA'.
manifestanti al Cairo (Getty Images/Mohammed Abed)

Le donne hanno raccontato che durante il test venivano informate che nel caso in cui non fossero state vergini sarebbero state accusate di prostituzione.
Amnesty International che ha denunciato i fatti e preteso che:
"Le autorità egiziane devono fermare il trattamento choccante e degradante alle giovani manifestanti. Donne che hanno preso parte pienamente al cambiamento in Egitto non dovono essere punite per il loro attivismo.
Tutte le forze di sicurezza e l'esercito devono essere chiaramente istruiti che la tortura e altri trattamenti, compresi i test della verginità, non saranno più tollerati, e saranno completamente investigati. Coloro che saranno ritenuti rseponsabili di tali azioni saranno sottoposti a giudizio e le donne coraggiose che denunceranno tali abusi saranno protette da eventuali rappresaglie".
Prima le autorità egiziane hano negato, ma in seguito alla pressione di blogger e giornalisti è arrivata l'ammissione di un ufficiale egiziano alla CNN:
"Le donne che sono state arrestate non erano come mia figlia o la vostra" ha spiegato Amr Imam, dell'esercito egiziano "Queste erano ragazze accampate nelle tende a Piazza Tahrir insieme a manifestanti uomini, abbiamo trovato molotov e (droghe). Non volevamo che sostenessero di essere state aggredite sessualmente o violentate da noi, volevamo provare che non erano più vergini già da prima. Nessuna di loro lo era (vergine)".
Ma baffan

lunedì 30 maggio 2011

Psichedelico

Fornigoni vota per il ballottaggio, la mise è imbarazzante!
In attesa di sapere che ne sarà della mia città mi lascio andare a una nota di emh, colore.
Avete notato le mise di Formigoni? Per qualche strana regola del contrappasso, dopo che il Formigaus ha professato per anni gli inni alla verginità, il suo look fa venire voglia di cantare il Cielo in una stanza di Gino Paoli. Oppure, come nella favola della volpe e l'uva, che stia provando le sostanze che sosteneva assumesse Vendola?

Qualunque sia la causa della svolta da figlio dei fiori non posso fare altro che augurarmi che un consulente serio, fermi lui e Renzo Rosso di Diesel: non si può guardare!


lunedì 23 maggio 2011

La sicurezza per le strade di Milano

Semaforo incomprensibile in Viale Abbruzzi, angolo via Donatello, a Milano- Rosso per chi?

(Cliccare sulle foto per ingrandire)

Dovunque guardi sembra che si sia scatenata una guerra, sembra che dalla scelta del sindaco di Milano dipendano le sorti del paese e soprattutto del premier dei miei connazionali. In tutta onestà non ho difficoltà a riconoscere il lavoro di amministrazioni locali, quando operano bene, anche se appartengono a forze politiche che non mi trovano allineata. Quello che non capisco è come si possa volere mettere il becco su Milano sulla pelle di chi ci abita e ci deve vivere. Come nel testo che vedete qui sotto diffuso via facebook, da una signora triestina che vive in Brianza e ha amministrato la pagina Fan di minzolini nello stesso social network.

nota di una militante PDL su Facebook
Ora chi vive in città sa come stanno le cose realmente. Ecco perchè quando sento parlare di sicurezza per le strade, a me non vengono in mente né i campi Rom, né i centri islamici. Mi vengono in mente le strade pericolose per semafori mal gestiti o mal guardati, le buche che fanno delle vie di Milano una sorta di gruviera rappezzato con colate di asfalto che vengono via alla prima pioggia. mi vengono in mente gli islamici che pregano per terra in Viale Jenner, sul marciapiede.
Penso che i vigili debbano riprendere a lavorare per le strade, occuparsi delle auto in doppia fila, degli eccessi di velocità dei suv parcheggiati a castello sulle piccole auto. Fare i Vigili urbani, non i poliziotti di ripiego.
buche in via Pompeo Neri, dietro alla mia palestra

Buche in via Forze armate, angolo via Primaticcio a Milano
Dettaglio buche in via Foze armate, Milano
Quando sento che Pisapia vuole far pagare l'Ecopass 10 € a tutti mentre lei, fulminata sulla via di Damasco, ora, dopo aver perso il primo round, promette di non farlo pagare più.. sono indecisa se sbellicarmi dalle risate o compatire queste manfrine. Ma come, l'Ecopass non era la panacea per tutti i mali? La soluzione finale per ogni problema di inquinamento? Ho venduto la mia audina del 1998, un 1800 benzina, perchè altamente inquinante, anche se la utilizzavo solo per andare in palestra un paio di volte a settimana e per sbrigare piccole commissioni. Anche se mi rode tutte le volte che vedevo i fuoristrada in centro. In piazzale Bacone ce n'è una colonna parcheggiata stabilmente a ridosso delle rotaie del tram. Ogni volta il mezzo deve superare la versione meneghina della Parigi/Dakar a passo d'uomo per l'ingombro. Mi rode anche quando vengono rilevati i dati sull'inquinamento (quelli reali, dell'ARPA, non quelli di De Corato) e risulta che la merda ce la respiriamo noi che usiamo i mezzi pubblici, non quelli che arrivano dalla provincia in centro con le loro auto comode con lo start e stop.

Aggiornato il 23/05/2011


La notte scorsa, di rietro da una mangiata epica per una prima comunione ho trovato un volantino della Moratto con quello che farà lei e quello che "minaccia" farà il suo avversario, facendo riferimento al suo programma. Per la cronaca, visto che stamattina ho conteggiato un aumento di colleghi proMoratti, che si erano bevuti la storia dell'Ecopass, sono andata a controllare. Non vedo traccia di Ecopass a 10 euro nel programma di Pisapia (unico accenno a pag 17, il trafiletto che potete leggere sotto). Leggo invece che il sindaco attuale nel suo programma intende "rafforzare" le misure di disincentivazione (ecopass- cfr Contro l'inquinamento, punto 6a, pag 15).


L'ecopass nel programma Moratti

L'ecopass nel programma Pisapia
Ricordo inoltre le multe arrivate nell'azienda in cui lavora il mio compagno, lo scorso anno in questo periodo, per l'accesso in ZTL (zona traffico limitato) in fasce orarie non previste (dopo aver ricevuto multe da 10mila euro, l'azienda ha pensato bene di rinnovare la flotta aziendale). Ricordo  che da ottobre/novembre se abbiamo necessità di entrare nella cerchia dei bastioni paghiamo con la  meriva diesel del 2003, mentre fino a quel momento potevamo accedere gratuitamente (non entriamo praticamente mai, faccio prima con i mezzi o eventualmente in scooter).
Quanto alla sanatoria delle multe la signora Moratti ha già fatto dietrofront, specificando che si tratterebbe di quelle del febbraio 2010. Quelle del 2008 per i divieti d'accesso che sembravano quelli dell'Ecopass i cittadini hanno già pagato (o lo fanno a rate)! E poi vengono a dire che non hanno aumentato le tasse (l'addizionale irpef). Ma baffan...
DALL'ECOPASS ALLA SANATORIA LA SCOMMESSA CHIMATA TRAFFICO (LA REPUBBLICA MILANO)
A quanto pare i cittadini che hanno preso le multe dagli ausiliari della sosta, sguinzagliati per la città a sopperire il dislocamento dei vigili urbani ad altre mansioni, dovranno pagare! Che poi vorrei proprio sapere CHI ha visto arrivare la polizia locale e con che tempistiche, quando si è trovata a richiederne l'intervento per questioni di pubblica sicurezza?! A proposito qualcuno di voi ha mai visto un poliziotto di quartiere o come accidenti si chiama?  Un ultimo punto e poi chiudo, ma il centro islamico non era già deciso che lo si costruiva?

giovedì 19 maggio 2011

La giornata nazionale dell'omofobia e della transfobia


Un attivista regge il poster della vittima transgender di un'aggressione, durante una manifestazione contro l'omofobia di fronte alla casa del presidente a Tegucigalpa, il 15 maggio 2009  
Mentre nel resto del mondo si è celebrata la giornata internazionale contro l'omofobia in Italia si è pensato bene di trattare con la solita idiozia e superficialità un tema che non può essere né sottovalutato né irriso.
E' stato bocciato il terzo passaggio del testo unificato contro l'omofobia che prevede le aggravanti per chi commette reati discriminatori non solo nei confronti di omosessuali e transgender, ma anche di anziani e disabili (accogliendo il cavillo di incostituzionalità sollevato da alcuni ipocriti).
Quale blocco culturale atavico ci portiamo dietro per svilire una questione delicatissima? Troppo spesso ho sentito persone che stimo fare battute o schermirsi quando si parla di omosessualità o di transgender, oppure, peggio, lanciarsi in una patetica excusatio non petita o precisazioni all'insegna "io non... però".
Perchè?
Forse questo paese ha raggiunto l'età per provare a passare, finalmente, questo esame di maturità. Andiamo avanti per cortesia e togliamoci queste cortine di ferro dal cervello.
Grazie

mercoledì 18 maggio 2011

Rubacuori e rubaspiagge

Antefatto


fonte notizia
Nel 2008 la prima sommossa antiBriatore e i suoi ospiti era finita a gavettoni che avevano colpito l'immancabile Fede. Perchè erano inca**ati? Perchè gli ospiti del panzone arrivavano in spiaggia con il motore acceso. Nel 2009 la gente si è inca**ata perchè il signor Gheddafi de noartri, con la complicità e la compiacenza delle guardie forestali ha distrutto il verde e la pineta per metterci le sue tende berbere! Con il nuovo decreto che da in concessione le spiagge italiane per 20 anni immagino che non potremmo scordarci di ottenere questo
risultato
fonte notizia


Il trucco fa miracoli


fonte foto
Stamattina (ma anche adesso non scherzo) mi sentivo tutto fuorchè una bella donna, direi più uno straccio per i pavimenti. Complice il posto in piedi nell'affollatissimo treno della metro fino in Duomo, il viso acqua e sapone, un mal di collo bestiale, borsa pesantissima a segnarmi un solco sulla spalla, sacchetto integrativo con ulteriori oggetti inutili a tatuarmi il polso, libro e cellulare per la reperibilità in mano. In pratica una scappata di casa! All'altezza di San Babila, mentre cercavo di massaggiarmi collo e spalla doloranti sollevo lo sguardo e vedo una vecchissima conoscenza delle pista da ballo (la prima in effetti! Del lontano 2005) che viene sempre più di rado a ballare e avevo incrociato venerdì scorso allo Zoo Latino. Saluto per automatismo e mi sento rispondere "Ah, ma sei tu allora, avevo il dubbio, ma ho pensato, non può essere, lei è diventata bellissima", "vuoi dire che adesso sono un cesso?". Ha farneticato qualcosa è ha cambiato argomento, chiedendomi notizie di un'amica con cui uscivo anni fa e facendo i complimenti ad un'altra con cui aveva ballato settimana scorsa. 
Il "bellissima" era costruito con un hot pant su calza a rete color carne, che strizza e insacca nelle giuste proporzioni, il viso truccato con correttore e fondotinta trompe l'oeil che riempe i vuoti e svuota i pieni, i capelli sciolti e le luci scure di un locale da ballo.
Un corpo così agghindato che si muove al ritmo di salse o bachate a mezzanotte, poi, trasmette una sensualità che un corpo spiattellato sulla panca di un treno sotto la luce cruda del neon alle 9 del mattino non avrà mai! Lo stesso corpo che ti attrae in una occasione può diventare irriconoscibile in un'altra, ma non per questo meno reale, anzi!
Appena scesa dalla metro, mentre sghignazzo per la gaffe pensando a quanto sia vero che il trucco fa miracoli, realizzo di aver lasciato a casa  l'unica cosa utile (ombrello a parte): la trousse. Chiamo il mio compagno e gli racconto l'episodio, gli chiedo poi conferma della mia avvenenza anche nelle prime ore del mattino, quando sembro una scampata ad un'esplosione o a un terremoto. Lui ubbidiente e ben ammaestrato approva e conferma "certo amore, tu sei sempre bellissima". Bravo, bugiardo, ma bravo!
Questa è la bugia che noi donne siamo disposte a perdonare e incoraggiare. Anzi io lo imporrei per decreto!
Invece, normalmente ci sono uomini che ti riempiono di complimenti nelle prime fasi della relazione "come sei brava, come sei bella, come balli bene per aver iniziato da poco, sei diversa dalle altre" salvo non perdere l'occasione, poi, mano a mano che la relazione procede, per svilirti e farti sentire inadeguata. Troppo grassa, troppo magra, troppo sportiva troppo truccata. Sempre troppo!
Come se non bastassero i troppo o i non basta con cui ci autofustighiamo noi donne, in costante competizione con modelli femminili patinati e photoshoppati pressochè irraggiungibili. Certi modelli di magrezza emaciata poi, mi chiedo se piacciano davvero agli uomini? Quando ci sottoponiamo a diete massacranti, palestra o piscina e a trattamenti estetici dimagranti non stiamo cercando in realtà solo una conferma verbale, che spesso, non ci arriva dal nostro uomo (bugiardo) o dal tipo della strada (spesso più sincero anche se non proprio  raffinato), ma dalle amiche o da colleghe?
Ma allora quando ci adeguiamo a questi parametri lo facciamo per chi? A chi vogliamo piacere in realta? Agli uomini o alle donne?

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