ancora miti, riti e liturgie di abbordaggio metropolitano

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lunedì 22 agosto 2011

Come Stursky e Atchung


Quando gli abitanti mancano i topi d'appartamento ballano, si sa! Ma ballano anche i ladruncoli da strada, professionisti o improvvisati che siano. Così, nell'ultimo mese abbiamo subito il furto del telo dello scooter che per comodità stavamo pensando di lasciare in strada nel periodo estivo (idea subito accantonata, è tornato in box!) e due effrazioni al mezzo aziendale in una settimana. Settimana scorsa dei maledetti hanno scassinato lucchetto e serratura del furgone portandosi via delle attrezzature del valore di diverse migliaia di euro, oltre il danno al veicolo. Quando ho chiesto se qualcuno avesse visto qualcosa uno zelante vicino mi ha spiegato che alla dirimpettaia hanno scassinato la portiera della panda e rivoltato l'auto alla ricerca di tom tom o altri gadget tecnologici, senza per altro trovare niente! "Il guaio" mi ha riferito "è che l'80% delle persone lascia il navigatore o altri oggetti hi tech nel cruscotto", la tentazione di spaccare e vedere a quale percentuale appartenga in proprietario dell'auto è troppo forte per i ladruncoli, a maggior ragione nelle strade svuotate d'agosto.
Non ho resistito e ho spiegato la mia teoria, la colpa non è certo di chi lascia i propri oggetti in auto, ma di chi ruba e peggio ancora, di chi acquista la merce rubata. Quanti ne conosciamo? Chi non ha un amico o un parente o un vicino che acquista regolarmente la bici, il gadget tecnologico, il jeans e il capo d'abbigliamento firmato o l'attrezzatura "dal giro"? Ecco io avrei voglia di spaccare la testa al ricettatore (perchè questo sei se compri merce rubata) tanto quanto al ladro. Perchè chi compra incrementa il mercato dei furti!!! E che diamine.
Mi ha raccontato tempo fa il mio compagno della testa di bitume che andava in giro, nel nostro stesso quartiere, con una bici identica a quella che era scomparsa dalla nostra cantina. Con una faccia e un fisico da pugile passa la voglia di fargli notare la somiglianza con il tuo mezzo scomparso, ma gli auguri che in qualche match qualcuno gli renda impossibile pedalare di nuovo almeno per qualche mese. Questo elemento, tempo dopo, mentre legava la sua "nuova" bici rubata davanti al super si lamentava del furto della "sua" vecchia bici e spiegava quello che avrebbe fatto al ladro se l'avesse beccato. Non c'ero, altrimenti, probabilmente non avrei esitato a fargli notare che avrei potuto avanzare le stesse pretese su di lui!
Così settimana scorsa, mentre parlavo con il vicino mi è scappata detta la frase "bisognerebbe beccarli sul fatto questi elementi e fargli passare la voglia, per sempre!".
Come si dice? Attenta a quello che chiedi agli dei, potresti essere accontentata!
E così un paio di giorni dopo, di rientro da un locale alle 3 del mattino, mentre andiamo a parcheggiare l'auto, notiamo una punto con tre persone (sulla trentina) accanto al furgone, uno fuori dall'auto, affianco al portellone laterale. Il Signore delle Tempeste supera il mezzo, fa la manovra e anzichè spegnere, una volta finito tiene il motore acceso fino ad esclamare, mentre riparte sgommando "lo stanno aprendo, pezzi di merda". Non ho idea di come abbia fatto il tizio che armeggiava a risalire in auto così rapidamente, ma il tempo di arrivare ed erano ripartiti sgommando. Un inseguimento in piena regola alla Starsky e Hutch, o meglio Atchung perchè la sottoscritta urlava come un aquila di stare attento, tra una fischiata di gomme e l'altra.
Prima di capire che voleva che prendessi la targa le mie sinapsi galvanizzate dall'adrenalina hanno richiesto l'attraversamento di un paio di rotonde, non dico poi il tempo necessario a prenderla.. Quando finalmente ho iniziato a recitare come un mantra le lettere e i numeri che penso di non dimenticare mai più nella mia vita li abbiamo lasciati correre, con l'augurio che incontrassero qualche ostacolo corposo!
Ora io mi chiedo:
1) questa impennata di furti può essere in qualche modo collegata alla scomparsa delle pattuglie dell'esercito?
2) visto che i luoghi in cui si possono comprare oggetti rubati li conoscono anche i bambini perchè non fare una bella capatina ad arrestare venditori e acquirenti? O perlomeno comminare loro sanzioni tali da fargli passare la voglia (e la convenienza) di fare affari a spese altrui?


venerdì 19 agosto 2011

Quello che le donne si dicono...

fonte foto
Qualche minuto fa, nel bagno dell'ufficio arriva la collega e mi becca proprio mentre faccio il ritocco alle sopracciglia. Mi scuso e spiego che ho approfittato della calma per strapparmi quei due peletti che avevo intravisto di mattina. Lei, con un sorrisone pre-ferie mi fa: "ma va, figurati, settimana scorsa ho fatto il silk epil" e io "l'hai fatto qui o nel tuo ufficio? L'ho portato anche io ma non oso" e lei "Una volta qui e una volta nel mio ufficio. Qui però si vede decisamente meglio", "ma non ti viene la paranoia che ti possa beccare qualcuno?" e lei con una spallucciata di accompagnamento "Ma no, non c'è praticamente nessuno, e poi se lo fai in pausa pranzo che ti si può mai dire? E' la tua pausa e fai quel che vuoi!". Beh non c'è che dire, il ragionamento non fà una piega. Perciò scusate se vi saluto in fretta, ma sono le 13.10 se mi muovo riesco mettermi a posto per la piscina di domani e magari fare anche un salto al super per comprare la crema per i capelli e la lacca!

mercoledì 17 agosto 2011

Tiriamo a campare, compare?!

Lo strano incontro all'imbarco della Moby in partenza per la Sardegna, al Porto di Livorno. Per la serie "2 is megl che uan!" gli intraprendenti passeggeri dell'utilitaria hanno pensato bene di risparmare sul costo del rimorchio e hanno piazzato in motorino nel cofano dell'auto! E' il bello (e il brutto) degli italiani, conoscono l'arte di arrangiarsi!
Ed eccomi di ritorno da 3 settimane di vacanze in Sardegna! Non leggetemi con invidia, l'affitto era di 500 euro per i 21 giorni di permanenza (in un buco che faceva sembrare una piazza d'armi anche il mio vecchio monoloculo!) e la spesa l'ho fatta al discount, risparmiando persino sui costi che avrei sostenuto a Milano per mangiare una sola volta al giorno.
Sono arrivata a Budoni con il grigiore invernale, due occhiaie spaventose e una stanchezza che mi lasciava addosso la sensazione di essere la vittima di un ictus. Tanto che non c'era verso di farmi entrare in testa il nome del porto di Livorno, da cui ci saremmo dovuti imbarcare per Olbia. Penso di avere chiesto il nome della città una dozzina di volte durante il percorso, e di aver sbirciato altrettante volte il biglietto, per la vergogna di chiedere ancora la destinazione.
Il cervello era così provato dall'ultimo anno da farmi scorrere via le informazioni come acqua in un terreno deserto, impermeabile, senza lasciare alcuna traccia del passaggio. Insomma avevo la sindrome di Barney (mestolo!!).
Eravamo così stanchi entrambi, io e il mio compagno, da desiderare un'altra settimana di ferie, noi che in genere a metà della seconda settimana, non vediamo l'ora di ripartire!
Gonone (e il Golfo di Baunei) dalla strada per Cartoe e Osala
Tanto impigriti da non cercare non dico le canoe e i windsurf, ma neanche i gocart o una rete di beach volley! Nessuna emozione grazie! Abbiamo già fatto il pieno negli ultimi 12 mesi! Nessuna finta gita nelle destinazioni per turisti, neanche un cambio di spiaggia, solo una capatina a Gonone, giusto per non farmi mancare il pellegrinaggio ai luoghi della mia adolescenza e assistere agli inutili (e anche un pò tristi) tentativi di mia zia di mettere insieme un "pranzo della domenica" . 
In spiaggia, per le prime due settimane, noi due, mia madre e famiglie straniere (più che altro tedeschi, molti francesi, abbastanza scfizzzeri). Niente di più desolante dei cartelli affittasi e vendesi, dei resti bruciati della trattoria sulla spiaggia in cui abbiamo mangiato a prezzi modici nelle scorse stagioni, delle passeggiate serali desolate, i bar, le pizzerie e i ristoranti deserti.
Dove non ci si è messo il portafoglio vuoto è arrivato il maltempo a rovinare la festa a chi aspetta i mesi estivi per tirare su il reddito di un anno!
Per quanto mi riguarda lo ammetto, da un lato ho gongolato con una vigliacca e sorniona soddisfazione verso chi, negli anni passati, ci aveva scambiato per polli da spennare. Qualcuno di questi, costretto a ridimensionarare i prezzi dalla crisi, ha abbassato le pretese quando ormai era troppo tardi. Dall'altro invece, mi dispiace per l'ennesima occasione mancata di sfruttare il periodo di depressione per spalmare meglio i costi e il turismo per tutto il periodo estivo e non solo in quei 15 giorni canonici.
Al mio ritorno a Milano ho capito dov'era la gente che mancava nelle spiagge del nord-est della Sardegna. Nelle periferie quest'anno si vedono ancora più auto che in quelli scorsi, per i marciapiedi non solo anziani o stranieri, ma la stessa gente che incontriamo in qualsiasi mese dell'anno. Di tipicamente agostano solo le saracinesche abbassate in una città che si è svuotata solo al centro, ormai già da un paio di mesi, delle mogli e dei figli di quei proprietari di seconde e terze case transumati in massa  rinfrescarsi via dalla città.
Quest'anno non mi godrò, insomma, la città vuota d'agosto, ma solo i disagi del mese e sento già la nostalgia del mare e mi ci infilerei io nel cofano di un auto in partenza...

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