ancora miti, riti e liturgie di abbordaggio metropolitano

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lunedì 28 febbraio 2011

Tutto il resto è schifo


Laura Palmer, la vittima di "Twin Peaks". Per il lancio della serie tv venne mandato in onda a ripetizione il trailer con la domanda "chi ha ucciso Laura Palmer?". 


Mi chiedo che meccanismi morbosi ci siano dietro questa tendenda a vivisezionare i casi di cronaca che vedono protagonisti i minori. Dal caso di Cogne, fino ai più recenti di Avetrana e Brembate. Seguiamo queste vicende con la partecipazione e ansia, complici, con gli ascolti e le vendite di un giornalismo morboso che snocciola informazioni macabre e dettagli che dovrebbero fornire indizi, ma creano solo confusione nel lavoro degli inquirenti, dolore nelle famiglie.
Mentre giornali, approfondimenti, pseudogiornalisti e macabri curiosi giocano a fare l'ispettore e "svelare" gialli e misteri, due famiglie stanno piangendo le proprie bimbe. Forse è il momento di capire quando anche la cronaca deve fermarsi, quando la polizia deve poter fare il proprio lavoro in silenzio, quando i familiari devono essere lasciati liberi di soffrire ed elaborare il proprio lutto lontano da obiettivi e telecamere.
Il rispetto per il dolore altrui, la pietas è un valore che va riscoperto e tutelato.
Quando leggo, poi, di Corona che si intrufola nella casa di una madre che ha perso non solo la propria figlia, ma anche la fiducia nella propria famiglia, mi resta solo lo schifo.

giovedì 24 febbraio 2011

Cartelloni one shot, Apicella one ticket


Da un paio di giorni è comparso questo manifestone pubblicitario all'uscita della MM1 Bisceglie.
La risposta di qualche volenteroso alla manifestazione di piazza fatta dalle donne il 13 febbraio?
Una sorta di messaggio subliminale che ricalca quelli del Premier e dei suoi accoliti?
Certo che è davvero enorme, penso un 6x3. Mi chiedo chi abbia tanto a cuore la sovranità popolare e così poco l'Amazzonia, da voler spendere tutti questi soldi per  farlo sapere in giro (stampare le lenzuolate di carta/affittare i punti strategici, pagare l'imposta comunale per l'affisione). In realtà un idea ce l'avrei: che sia lo stesso tizio che ha comprato su Ticket One l'unico biglietto del concerto di Apicella a Milano venduto con quel sistema?

In pausa pranzo faccio un salto in Buenos Aires, giusto per togliermi la curiosità e vedere se è comparso qualcosa anche da quelle parti. Non Apicella, il cartello!
Che cosa avevate capito?
fonte vignetta




martedì 22 febbraio 2011

Una lunga storia d'amore...

"baciamo le mani"
Mentre l'Egitto aumenta le guardie di frontiera, la Lega Araba convoca una riunione straordinaria, a Nalut, pochi chilometri dalla Tunisia, i manifestanti minacciano di fermare l'afflusso di gas verso l'Italia chiudendo il gasdotto che passa proprio per la loro provincia. In un messaggio pubblicato sul sito Internet del gruppo di opposizione«17 febbraio», si legge che rivolgendosi «all'Unione Europea, e in particolare all'Italia, la gente di Nalut ribadisce di far parte di un popolo libico libero e, dopo il vostro silenzio riguardo le stragi compiute da Gheddafi, ha deciso che interromperà dalla fonte l'afflusso di gas libico verso i vostri paesi, chiudendo il giacimento di al-Wafa che attraverso la nostra zona porta il gas verso l'Italia e il nord Europa, passando per il Mediterraneo». I manifestanti di Nalut sostengono di aver preso questa decisione «perché voi non avete fermato lo spargimento di sangue della nostra gente e del nostro caro paese avvenuto in tutte le città libiche. Per noi il sangue libico è più prezioso del petrolio o del gas». Il messaggio è firmato «la gente delle zone occidentali dalla regione di Nalut».
fonte Corriere

giovedì 17 febbraio 2011

Ansioso, evitante o sicuro?


Ho appena finito di leggere l'articolo sul "manuale d'amore degli scienziati" su Repubblica.it.
Il libro "Attached. The New Science of Adult Attachment and How it Can Help You Find, and Keep, Love", uscito a gennaio negli USA, è una sintesi sulla teoria dell'attaccamento. Gli autori, i due scienziati americani Amir Levine (psichiatra e neuroscienziato) e Rachel Heller (psicologa alla Columbia University), hanno elaborato 3 profili (ansioso, evitante o sicuro) che detterebbero la possibilità o meno di portare avanti con successo una relazione amorosa. Il profilo di ciascuno, nel rapportarsi al partner sarebbe dettato dall'insieme di esperienze affettive e sessuali precedenti. Secondo i due studiosi ci sono rapporti che sono condannati sin dall'inizio, perchè tra un ansioso e un evitante non potrà mai funzionare, mentre quando uno dei due è sicuro l'altro (evitante o insicuro) potrebbe evolversi/cambiare e diventare a sua volta sicuro. Per capire che tra un ansioso e un evitante non  c'è storia non c'era mica bisogno di un libro direte voi? Eh si, facile a dirsi quando si naviga tra le acque tranquille di una relazione stabile (finchè lo è), ma quando si cerca l'anima gemella tutti questi automatismi sballano. I single e le single insoddisfatte della loro singletudine migrano dal parere dell'amico/a, al manuale di self help fino ad arrivare all'affinità di coppia astrale, passando per la palla di vetro, i fondi di caffè e la lettura dei tarocchi.
Senza facile ironia, perchè ci siamo passati tutti (o almeno le tenutarie di questo blog). Perciò se se sei donna e stai leggendo queste righe con un'alzata di spalle e un sorrisetto di superiorità non gongolare troppo e soprattutto non dire "di quest'acqua non bevo" perchè non conto le single convinte o le naufraghe spiaggiate dopo anni di navigazione nelle acque chete di una relazione stabile che ho visto precipitare nel circolo vizioso di comportamenti autolesionistici e compulsivi (o perchè si innamorano della persona sbagliata o perchè il loro punto di riferimento ne trova un altro, in genere più giovane e carina). 
 
Postilla finale
Ho provato a fare il test e sia io che il SDT siamo "sicuri", beh si, a volte forse troppo!! Infatti la nostra relazione per lo più scorre liscia ma quando ci scontriamo, sono battaglie epiche!!!
Sul sito Attached potete trovare maggiori informazioni e provare a tracciare il vostro profilo, quello del partner (o della persona che state frequentando) e quale potrebbe essere la compatibilità tra di voi.
Buon divertimento

martedì 15 febbraio 2011

"VI RACCONTO LA MIA RIVOLUZIONE"



Questo pomeriggio mi è arrivato l'invito via Facebook ad un incontro che penso sia davvero interessante. Non penso di andare perchè per le prossime due settimane sono reperibile per il lavoro con l'ovvio inconveniente di un cellulare acceso e il fastidio che questo arreca in un dibattito.
Cercherò di seguirlo in streaming video, visto che c'è questa possibilità.
Se abitate a Milano, approfittatene, potrebbe essere un ottima occasione per capire meglio gli avvenimenti che stanno sconvolgendo i paesi del MENA così come li conosciamo noi e le persone che provengono da quell'area. Capire, perchè no, quali siano le possibili ripercussioni anche nel nostro paese.
Di seguito l'invito e un minimo di spiegazione:
L’associazione “Primo Marzo Migranti” e l’associazione “PONTES dei tunisini in Italia” organizzano a Milano, sabato 19 febbraio 2011 alle ore 18.00, un incontro intitolato “Vi racconto la mia rivoluzione”, momento di confronto tra storie e racconti di chi conosce da dentro le rivoluzioni degli ultimi tempi.
Come la rivolta diventa rivoluzione e come la rivoluzione diventa pensiero comune unendo l’effetto sorpresa con il sentimento di liberazione. Che cosa ha visto l’Italia da queste rivoluzioni e cosa hanno vissuto alcuni immigrati in Italia provenienti dalla Tunisia e dall’Egitto. Che cosa accomuna o distingue la liberazione tunisina, la lotta egiziana e la realtà iraniana. Che cosa vuol dire essere un “rivoluzionario” virtuale e come si costruiscono e si supportano i movimenti rivoluzionari online.
Testimone privilegiato di due realtà, il migrante diventa reporter della sua storia con un occhio rivolto al suolo nel quale risiede, al paese nel quale costruisce il suo futuro.
Intervengono:
Ouejdane Mejri – Associazione PONTES dei tunisini in Italia
Sara Hejazi – St. John International University (Torino)
Rania Said Ahmed Ibrahim – Yalla Italia
Quando:
19 febbraio 18.00-20:00
Dove:
Largo corsia dei servi, 11 ( presso Negozio Chiamamilano)
Milano, Italy
Per informazioni:
mail: primomarzoitalia(at)gmail.com
Tel: 347 5941988

Se non potete essere presenti seguite l'evento in LIVE STREAMING su internet (è possibile anche la chat). Metto l'embed qui sotto, ma se non dovesse funzionare seguite il link.

Live Broadcasting by Ustream
Se vi va potete condividere l'evento su facebook

Contrappasso, compassato e trappassato prossimo venturo?

2008 Berlusconi fa il verso del mitra puntandolo verso un giornalistia in occasione di un vertice con Putin - fonte foto
Il gip di Milano Cristina Di Censo ha dato l'ok per il giudizio abbreviato. Saranno 3 donne: Carmen D'Elia, Orsolina De Cristofaro e Giulia Turri della quarta sezione penale del tribunale di Milano a giudicare Silvio Berlusconi.
Visti i precedenti, la tangibile e incredibile capacità del premier dei miei connazionali di sottrarsi a processi, a modificare/eliminare i reati, a farli prescrivere mi permetto di nutrire qualche dubbio...
nel mentre mi sollazzo con il pensiero che sono proprio le donne a mettere in seria difficoltà l'uomo più potente d'Italia. Ruby, la parte lesa, l'avv. Pesce (difensore di Nicole Minetti) che ieri a L'Infedele ha parlato con una chiarezza che non mi aspettavo sulla necessità che il presidente si adegui alla sua strategia difensiva e accetti di farsi processare, i membri della quarta sezione penale e le donne in piazza. E non bisogna dimenticare la prima, Veronica Lario, che due anni fa ha rivendicato la sua dignità di donna umiliata dai comportamenti "malati" del marito, mettendone in piazza i comportamenti.
Ve ne viene in mente qualche altra?

"A narrow road comes hi-places"*

Da Donne senza uomini (2009)
di Shirin Neshat

*una strada stretta conduce in alto - Ben Spies


Ciao Federica, sono andata alla manifestazione, non perchè aderisca all’appello (il primo che è girato su internet), ma perchè penso che sia un modo efficace in questo particolare momento storico per far sentire il proprio dissenso. Con il riferimento al momento storico non parlo ne di Ruby ne di Berlusconi, le Ruby sono sempre esistite e magari portavano i pantaloni e un titolo di Avv/Prof/Ing. La prostituzione non è certo esclusiva femminile e non implica solo la vendita del corpo. Non sono scesa in piazza perchè mi sento in dovere di moralizzare o raddrizzare donne o uomini. Sono scesa in piazza perchè non ne posso più. Non ne posso più di un sistema culturale e sociale che ho ereditato, sul quale non ho mai avuto la possibilità di dire la mia. Sono scesa in piazza perchè penso che questo sistema economico e politico sia alla frutta. Chi pensa che la piazza fosse li per Berlusconi o non c’era o non ha capito. Certo la piazza era li ANCHE per Berlusconi, perchè lui è la punta di un iceberg che non è più ignorabile, è troppo visibile. Ma questo come giustamente dici è un SISTEMA che va avanti da troppo. E’ il momento di cambiare le cose e se continuamo a permettere alla classe dirigente di zittirci non potremo mai sperare che i nostri figli abbiano maggiore possibilità di scelta rispetto a noi. L’urlo DI MIS SIO NI era rivolto a questi signori che decidono quanti ovuli possono stare nel nostro utero, se possiamo o no utilizzare la pillola del giorno dopo, se possiamo o no decidere di rischiare di avere figli e perdere il posto di lavoro, se possiamo o no pretendere di avere accesso agli stessi stipendi dei nostri colleghi maschi, a parità di competence e performance.

Vorrei stare in Europa con gli stessi diritti e delle donne che abitano nelle altre nazioni che la compongono senza per forza dovermi confrontare con chi sta peggio. Vorrei non sentire nessun uomo dire che ci sono donne pazzerelle che si vogliono divertire e donne che sono brave mogli e madri… Gli uomini li alleviamo noi in un contesto culturale e sociale, le prime a dover cambiare siamo noi. La strada è lunghissima




domenica 13 febbraio 2011

RESPECT!!

Manifestazione delle donne- 13 febbraio 2011


Queste sono le "radical chic" che hanno invaso Piazza Castello a Milano, oggi, una marea umana. Nonostante si sia impiantata la metropolitana e molta gente abbia raggiunto le vie limitrofe a piedi, nonostante la pioggia battente. I telefoni non prendevano, così ho saputo solo quando stavo rientrando a casa che mia cugina e il marito non erano riusciti ad avvicinarsi oltre via Dante. Bloccati dalla marea di persone non hanno sentito niente, ma sono rimasti comunque per testimoniare con la loro presenza.


giovedì 10 febbraio 2011

Non di solo cibo...


Lo storico teatro Smeraldo chiude i battenti. Al suo posto aprirà Eataly, il 25 aprile del 2012. In bocca al lupo alla nuova attività, ma per chi come me abita a Milano è l'ennesima battuta d'arresto della città che si ripiega sempre più in se stessa.
Ben venga la moda e l'alta cucina, ormai portabandiera del made in Italy, settori traino, più all'estero che a casa nostra, della nostra economia. Resta la tristezza dei cittadini che vedono quartieri storici e luoghi punto di riferimento chiudere i battenti, sconfitti se non dalla crisi dall'Expo o dai lavori in corso (quelli di corso Como si sono rivelati più lunghi della fabbrica del Duomo!!).
Un ennesimo colpo a chi come me ama ancora uscire in città e viverla anche la sera.
Il problema è trasversale, il quartiere in cui vivo, Baggio, si sta trasformando in un dormitorio, le piccole attività chiudono i battenti, quelle più grandi cedono agli speculatori edilizi che le trasformano in appartamenti vista parco (quando non costruiscono direttamente sul parco, con una buona mazzetta a sbloccare eventuali divieti che ostacolino che se ne impippa del poco verde) .
I pochi imprenditori che resistono, hanno ben pochi margini di guadagno e non so per quanto ancora saranno capaci di presidiare il fortino.
Domenica 27 febbraio, dopo un tam tam sulle piste e tra cellulari durato un fine settimana, gli appassionati di salsa si sono riversti in massa a salutare l'ultima serata all'insegna dei balli caraibici allo Zithum, la storica fabbrica della birra di Via Rutilia. E' stata ceduta a compratori cinesi che organizzeranno eventi dedicati alla loro comunità. Ma gli acquirenti possono essere anche arabi che ci fanno la festa del petrolio per quanto mi interessa. Quello che voglio sottolineare è che un'attività sociale che funzionava si chiude. L'aperitivo della domenica era da anni un punto di riferimento non solo per gli amanti delle serate "caraibi", ma proprio perchè arrivava alla fine della settimana, quando si era "ormai sazi" di ballo, era un ottima occasione per socializzare con i vicini di tavolo, godersi davvero la serata. Infatti non era raro incontrare persone che non avevano mai mosso un passo in vita loro.
La settimana precedente era stata la volta del Caribe di via Procaccini, nel quartiere cinese, anche in questo caso chiusura improvvisa e nessuna continuità. I nuovi proprietari faranno altro. C'eravamo già passati qualche anno fa, quando chiuse "La Rumba", uno dei pochi locali in cui la convivenza tra gli appassionati di salsa cubana e quelli di portoricana è riuscita in un lungo matrimonio. Ancora adesso, a distanza di tre stagioni, chi balla al ritmo di son rimpiange l'esperienza e ne parla con nostalgia.
Incredibile per una città che vorrebbe darsi una dimensione internazionale con la patina dell'Expo che i salseri milanesi, anzichè assistere alla sprovincializzazione della propria città siano costretti ad andare in provincia per trovare un locale.
In attesa che gli organizzatori delle serate Caraibi trovino un'altra location per l'aperitivo della domenica, domani sera ci consoleremo con l'anteprima del loro nuovo spettacolo al Mangos di Rozzano, con la speranza che si respiri un pò di quell'aria e di quel clima.


Quello che le donne...

Se non ora quando - 13 febbraio 2011- Giornata di mobilitazione delle donne - clicca qui per andare al sito

•La manifestazione non è fatta per giudicare altre donne, contro altre donne, o per dividere le donne in buone e cattive. I cartelli o striscioni ne terranno conto.
•La manifestazione è fatta per esprimere la nostra forza e la nostra determinazione.
•Siamo donne fiere e orgogliose. Chiediamo dignità e rispetto per noi e per tutte. Siamo gelose della nostra autonomia e non ci lasceremo “usare”. Per questo non ci devono essere simboli politici o sindacali nei nostri cortei: vogliamo che sia anche rispettata la nostra “trasversalità”.
•La manifestazione è promossa dalle donne, ma – come diciamo nel nostro appello – la partecipazione di uomini amici è richiesta e benvenuta.
•Cercheremo di parlare prima di tutto alle giovani e ai giovani, di coinvolgerli e di portarli in piazza.
•Non è previsto alcun segno di riconoscimento (oggetti, fiocchi, sciarpe, colori..), solo il logo della manifestazione creato da Maddalena Fragnito disponibile on line.
•Il logo può essere usato per fare magliette, spillette, bandiere, manifesti e tutto quel che di creativo vi viene in mente.

Alcuni slogan:

•Se non ora, quando?
•Questo non è un paese per donne
•La dignità delle donne è la dignità della nazione
•La dignità della nazione è la dignità delle donne
Oggi è stata una giornata molto proficua, sia dal punto di vista shopping addicted che da quello sociale. Ho iniziato presto, con l'acquisto di due deal su groupon, uno per la pulizia dei denti e uno per 3 massaggi al prezzo di uno. Ho proseguito in pausa pranzo con l'acquisto di un cappottino, due camicette e un paio di top coordinati a 98€. Ho concluso con il coordinamento con delle care amiche per la manifestazione di domenica "se non ora quando".
Subito dopo aver messo giù il telefono, nell'onda dell'entusiasmo sono andata nell'ufficio di due colleghe per sapere se ci sarebbero state anche loro. Una "ho un pranzo che eviterei volentieri, ma non posso mancare", l'altra "devo andare agli allenamenti del mio fidanzato, ma di cosa si tratta? E' per Ruby?". E allora è partita la trippilogorrea: "sicuramente ci saranno persone che manifestano contro Berlusconi, ma non penso che qui il problema sia solo lui, o le ragazze che lavorano per lui/con lui/su di lui. Il problema è che questo è un sistema con cui conviviamo da talmente tanto tempo da non scandalizzarci più. Non ce l'ho con quelle ragazze, hanno sfruttato una parte di loro che non utilizzerei per fare soldi e carriera, il problema è che abbiano la possibilità di fare carriera con questo sistema. Il problema è che questo è il sistema! In questo caso è evidente, perchè sono delle belle ragazze, ma quanti tra quelli che gestiscono la politica e l'economia, a grandi come a piccoli livelli fanno carriera in questo modo? Non occorre vendere la pa***ra per prostituirsi, si può vendere anche altro. E mai possibile che mentre in Germania la Merkel chiede alle aziende di ridurre l'orario di lavoro per consentire alle donne di godersi la famiglia/di avere una famiglia/di avere il coraggio di fare dei figli, in Italia il solo fatto di essere in età fertile è una discriminante che ti taglia fuori dal mercato del lavoro se per caso ne sei uscita? Che addirittura si vada nella direzione opposta avvallando il delirio di onnipotenza di un'azienda che fino all'altro ieri è stata sovvenzionata dallo stato?". Ho chiarito la mia posizione contro "TUTTI i politici che dovrebbero essere impacchettati e rimandati a casa in un unica spedizione, qualsiasi colore o bandiera sventolino. Hanno fallito quelli più nuovi hanno alle spalle almeno 15 anni di carriera e non sono riusciti a migliorare la situazione, dunque a casa! Uomini o donne che siano".
A questo punto, dopo aver asciugato bene bene  le poverette, che infatti apparivano provate a con lo sguardo ormai appannato, mi sono scusata per la spataffiata e ho chiuso dicendo:
Vabbè comunque la manifestazione è alle 2 e mezza del pomerigggio in piazza castello..
Voi ci sarete oppure no?


Ecco di seguito gli appuntamenti in alcune città, trovate le altre nel blog "se non ora quando":

BOLOGNA – 13 febbraio, ore 14,30, P.zza XX settembre, nei pressi della stazione ferroviaria, altre info: http://www.facebook.com/event.php?eid=198027936880615

CAGLIARI – 13 febbraio, ore 11.00, piazza Amendola – sit in con letture in piazza, info: http://www.facebook.com/event.php?eid=139273696137148

FIRENZE – 13 febbraio, ore 14.00, piazza dei Giudici (corteo che proseguirà fino a piazza della Repubblica), info: http://www.facebook.com/profile.php?id=1196886795#!/event.php?eid=182821248424901

GAVOI (NUORO) – 13febbraio, ore 10.00, Giardini comunali poi alle 13.00 corteo verso Piazza Serra

GENOVA – 13 febbraio, ore 15, da Piazza Caricamento a Piazza De Ferrari – con strumenti musicali, fischietti e tutto quanto possa fare rumore – indossare una sciarpa bianca, info: http://www.facebook.com/event.php?eid=131065236958656&ref=mf

MAGLIE (LE) – 13 febbraio, ore 10.30, Piazza Aldo Moro


MESSINA – 13 febbraio, ore 10.00, Piazza Cairoli


MILANO – 13 febbraio, ore 14.30 Piazza Castello. Per chi desidera contribuire all’organizzazione contattare dinuovo.milano@gmail.com oppure milano13febbraio@gmail.com

NAPOLI – 13 febbraio, ore 10.30, Piazza Matteotti/Piazza Dante


NEW YORK – 13 febbraio, ore 12.30, Times Square, info: http://www.facebook.com/event.php?eid=177084129001985#!/event.php?eid=177084129001985

NUORO – 13 febbraio, ore 15.30, Giardini di Piazza Vittorio Emanuele

OLBIA – 13 febbraio, ore 16.00, Piazza Mercato

PADOVA – 13 febbraio, ore 14.00 due cortei in contemporanea che partiranno dallla Stazione FFSS e in Prato della Valle, angolo Via Umberto I°, ore 15,00, Piazza dei Signori

PALERMO – 13 febbraio, ore 10.00, Piazza Croci, corteo fino a Piazza Verdi, dalle 11.00 davanti al Teatro Massimo free-session di donne.

PARIGI – 13 febbraio, ore 14.30, davanti al Sacré Coeur de Montmartre

PARMA – 13 febbraio, ore 10.00, Piazza Garibaldi

ROMA – 13 febbraio, ore 14.00 a Piazza del Popolo. Per chi vuole partecipare al flash mob l’appuntamento è sempre alle ore 14.00 alla terrazza del Pincio.

TORINO – 13 febbraio, ore 14.30, Piazza san Carlo/Piazza Vittorio. Si chiede a tutte/i di portare: un ombrello colorato (per riparare i nostri corpi dal fango che ci arriva) e un gomitolo di lana colorata per tessere una rete fra di noi!

TRAPANI – 13 febbraio, 0re 18.00, Piazzetta Saturno

TRENTO – 13 febbraio, ore 16.30, Corso 3 Novembre (davanti al commissariato di Governo)/Piazza Cesare Battisti, per info: senonoraquandotrento@gmail.com

TREVISO – 13 febbraio, ore 10.00, Piazzetta Aldo Moro/Piazza dei Signori

martedì 8 febbraio 2011

Oltre il dolore

locandina - Rabbit Hole è tratto dal romanzo di Terry George pubblicato nel 2007 con il titolo "Reservation Road", dramma familiare che racconta il difficile lutto di una famiglia spezzata dalla morte del figlio rimasto ucciso in un incidente stradale.



Perchè per quanto in quei momenti si pensi che il mondo non possa continuare a girare, che sia impossibile andare avanti, che tutto debba cessare, che noi non avremo mai la forza alzarsi e trascinarsi fino alla fine di un altro giorno... poi diventa sopportabile.

Dall' 11 febbraio al cinema.
Spero di riuscire a vederlo.


venerdì 4 febbraio 2011

Sulla strada

Ackroyd & Harvey Testament 1998-2010- "Terre Vulnerabili" Hangar Bicocca fino al 29/05/2011 (Apparentemente, un gigantesco quadro raffigurante il volto di una donna anziana, in realtà si tratta di un tappeto d'erba vera su cui è stata proiettata l'immagine negativa di questa donna, di cui oggi rimane il positivo bruciato dal proiettore a seconda dell'intensità della luce. Spiega Harvey «È un lavoro che bilancia vita e morte. Prima lo innaffio per aiutarlo a crescere, poi devo fare retromarcia, non renderlo troppo vivo o l'erba e la muffa si mangerebbe l'immagine». Certo è che alla fine morirà, vittima della sua vulnerabilità.)

A Milano prostitute e transgender vengono troppo spesso considerate elementi dell'arredamento urbano, ne più ne meno dei baracchini in cui comprare il panino con la salamella o dei capannelli di ragazzi all'uscita delle discoteche.
Mentre si discute sulle notti di colleghe più fortunate, perchè incassano il grosso del cachet nel chiuso dell'abitazione di un utilizzatore finale che non bada a spese, le colleghe sulla strada per il 50% contraggono l'HIV con clienti che giocano la roulette russa con il sesso.
Ne accennava ieri il Corriere e oggi approfondisce con le storie nascoste dalle statistiche dei contagi. Sono spesso storie di povertà e disperazione, sono storie di morte e abusi.
Dalla loro parte, troppo spesso ci sono solo associazioni che si barcamenano tra volontariato e mancanza di fondi per aiutare chi  viene messo all'angolo da una falsa ipocrisia che in questo nostro paese permette alle coscienze narcotizzate di tollerare i festini privati dei Big, ma non di far emergere dall'ombra tutto il resto. Esistono mille sfumature della sessualità, l'accettazione di questa realtà passa attraverso il superamento di barriere mentali pesantissime e difficili da abbattere. Facile dire che legalizzare la prostituzione è fondamentale per rendere trasparente e controllabile un'attività che da sola vale il PIL di una nazione. Ma senza la consapevolezza di quella vasta area di grigio, di quelle sfumature tra il bianco e il nero di femmina/maschio qualsiasi legge (compresa l'ultima che il governo cerca di far approvare in tutta fretta per bypassare la procura di Milano nel caso Ruby) è destinata a restare lettera morta e chi lavora per strada a rischiare la morte.

giovedì 3 febbraio 2011

Stessa spiaggia! Stesso mare?


Stintino- La pelosa- dal mio album 2010

Quando quest'estate verrete a bagnarvi il sedere nel mare della Sardegna e vi macchierete il costume di catrame, allora forse, vi ricorderete che c'è stato un disastro ecologico e non solo un disastro antropologico...




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