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sabato 25 aprile 2009

Maledetta Primavera

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Di Chica Mala

La primavera, nonostante il brutto tempo è arrivata già da un pò. E' l'epilogo di un periodo pesante, freddo, di feroci lotte per la sopravvivenza proprio come quello che affrontano le belve della steppa; Il lavoro perso e ritrovato , con conseguente obbligo ad adeguarsi a ritmi diversi e l'acquisizione forzata di un nuovo stile di vita. L'arrivo di persone nuove e la perdita di altre ormai vecchie, la continua lotta per far quadrare il bilancio... Insomma, finalmente un raggio di sole flebile all'orizzonte arriva a rischiarate la via, come giusta premessa per una ripresa lenta ma inesorabile.

Invece no! E' sopraggiunto qualcos'altro. Forse l'agognata tranquillità l'ho conquistata, mi sento rilassata, senza macigni sul petto o sassi nelle scarpe ma tremendamente annoiata.

Punti saldi nella mia vita sono la famiglia e i pochi amici, tutto il resto, il superfluo, comincia a darmi fastidio e lo sento come uno zaino pieno di cianfrusaglie inutili, un fardello che devo assolutamente svuotare per far posto a nuova chincaglieria.

Credo sia la stessa cosa anche per le mie care amiche, vedo che cercano a loro modo di combattere lo stesso drago che cerco di scacciare a mia volta. la Mentirosa, che ha affrontato la malattia del padre e convive ormai da tempo con l'attesa di un amore a distanza in cui ormai crede soltanto lei, ci prova organizzando rimpatriate con vecchie conoscenze della sua adolescenza e organizza cene e aperitivi, prova a rinverdire il "parco conoscenze" riesumando grazie a Facebook volti ormai dimenticati e provando magari l'emozione di rivedere chi le ha fatto battere il cuore di fanciulla per la prima volta. Io questa opzione l'ho scartata a priori ed ho preferito tenere il mio passato relegato a quello che deve naturalmente essere: solo un ricordo. E' stato un piacere rivedere facce che credevo aver dimenticato, sono tornate alla mente scene della mia vita poco felici, pessimi squarci di una inquieta giovinezza, fatta di amori tormentati e amicizie difficili ma, non ho provato forti emozioni e di certo non c'è stato un tuffo al cuore; tutto rimane al suo posto: nell'archivio storico, su di uno scaffale della memoria a prendere polvere ed è giusto sia così.

la Romana invece, ormai stufa della vita milanese vorrebbe tornare nella sua città, il lavoro le occupa tutto il tempo e quel poco che le rimane lo impegna in palestra o in piscina obbligandosi ad un moto perpetuo che, probabilmente non le permette di fermarsi e riflettettere veramente sul da farsi. In questo momento è a Sharm el Sheik per una settimana di stop forzato e spero che le sia di giovamento, mi auguro sinceramente che questa pausa le dia la possibilità di ripartire un pò più lentamente ma in salita, meglio un arrancare lento che una corsa pazza in pianura, questo è certo! Anche l'opzione del "tieniti sempre occupata" non mi va, ho bisogno di stare ferma a pensare oppure di stare ferma e non pensare a niente, mi serve per ricaricare le pile. Non voglio rischiare di arrivare al punto in cui le batterie si scaricano del tutto e ritrovarmi nel bel mezzo di una scalata, come il coniglietto rosa della duracell, che cade nel burrone senza corde e senza reti.

Il fatto è che il mio modo tutto speciale di scacciare la noia non l'ho ancora trovato, però potrei davvero cominciare con le grandi pulizie. L'ho capito ieri sera, dopo l'ennesima serata al solito locale, dove vedi le stesse facce e fai sempre le stesse cose, l'ho capito perchè dopo un'ora me ne volevo già andare, avevo già criticato il criticabile, salutato i salutabili e ballato coi ballabili - serata finita...e poi... sono uscita a fumare e un tizio ha cominciato ad attaccare bottone, provando a fare il simpatico. quando ho alzato gli occhi per guardarlo in faccia e ho visto che aveva i capelli tinti di giallo paglia e la bavetta bianca agli angoli della bocca devo aver fatto una smorfia di disgusto che ha reso la mia faccia identica alla maschera di SCREAM. Lui mi ha detto - "ma tu odi gli uomini?" ed io - "non li odio, solo mi danno fastidio, non lo hai capito che mi piacciono le donne???". Sono tornata dentro e dopo un breve consulto con la Mentirosa ero già sulla via di casa.

2 commenti:

Trippi ha detto...

ah, socia, a voltre abbiamo bisogno di un bel colpo sullo stomaco che ci aiuti a ricordare il valore di quello che abbiamo tra le mani. Il rischio, quando tutto va bene, è il rimpianto delle emozioni di momenti meno felici.. ma erano, appunto, momenti infelici.

Unknown ha detto...

posso scegliere, almeno quello concedetemelo. tra le miserie di un'adolescenza inquieta e l'empasse di un presente che domani sarà già passato prossimo. 1.000.000 di volte opto per la seconda!
sono una lamentosa, ma tutto sommato razionale :)

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