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martedì 12 maggio 2009

Il mare, i pesci, le bolle



Di Trippi

Conversazione con una cara amica via chat di facebook.

Mi chiede come vada con il Signore delle tempeste. Spiego che va tutto bene! Nel fine settimana abbiamo trascurato ballo e elicottero e ci siamo diedicati l'uno all'altra, con tanto di fuga nel paese dei balocchi, a Gardaland.

Mi dice che non riesce a capire come sia possibile conciliare ballo e rapporto, soprattutto con balli così intimi e di contatto, come sono i caraibici. Ammetto che infatti non è affatto semplice, che ogni tanto sale il sangue al cervello e la gelosia prende il sopravvento. Soprattutto per la sottoscritta, sicuramente la più sanguigna tra i due.


Lui, spiego, si sente tranquillo, sa che non mi guardo attorno.


Lei allora mi dice che è così adesso "ma tra 10 anni?". Già tra 10 anni?


La verità è che nonostante abbia raggiunto l'età del disincanto sono sempre la stessa non riesco a concepire relazioni parallele, non mi reggerebbe la pompa! Troppo complicato, e poi le balle?! Ma poi se una relazione è finita perchè portarla avanti? Per abitudine, per mancanza di coraggio, per la paura di restare soli? Quando cominciamo a guardarci intorno, quando ci rendiamo conto che il mare è pieno di pesci è perchè il nostro, che all'inizio ci sembrava un delfino o uno squalo, probabilmente si è rivelato un tonno!


Ci guardiamo intorno e vediamo che gli altri pesci non solo hanno pinne e squame più luccicanti, ma fanno persino bolle più rotonde e ammalianti. Ipnotizzanti.

La verità è che quelle bolle ci hanno rotto le balle!


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