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martedì 23 marzo 2010

Non c'è limite al peggio?

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Non sono credente, nonostante la fede sia una benedizione che mi sono augurata tante volte, nei momenti di sofferenza come in quelli di pura felicità. Non ho questa fortuna.
Questa è la mia condanna.
Non credo in nessun essere trascendente, credo solo nella vita hic et nunc. Nelle azioni e nella volontà che rendono gli uomini e le donne immensamente grandi o incredibilmente infimi e mediocri. Credo che solo l'assunzione di responsabilità in questa vita possa rendere migliore quella dei nostri contemporanei e dei nostri figli.
Credo che sia un errore ritenere la morale della propria fede la migliore possibile e peggio ancora, l'unica che valga la pena imporre.
Ma ecco che quando dal mio caldo e protetto angolo occidentale leggo queste notizie non mi si rizza solo il nuraghe sulla schiena, ma una cattedrale.
Una costruzione che non appartiene a nessuna religione, perchè l'abuso troppo spesso si trincera dietro credi e fedi che nulla hanno di quello che dovrebbero rappresentare.
Così la mancata sottomissione di un dipendente alla volontà del proprio datore di lavoro, a Islamabad, in Pakistan, la mancata conversione di un cristiano alla fede musulmana diventa un valido motivo per ardere prima vivo lui e stuprare poi, la moglie nella caserma in cui si reca per denunciare il fatto.
So che questo poteva accadere senza bisogno di veli o simboli religiosi in qualsiasi paese occidentale. Con altre dinamiche e stessi risultati. Ma quello che resta è l'uso di quei simboli per giustificare un crimine e compierne uno ulteriore proprio dove dovrebbe essere sanzionato.

No, non c'è limite al peggio.





5 commenti:

enzo ha detto...

L'ignoranza e la stupidità vanno oltre tutti i simboli, al di là di ogni nefandezza, travalicano la crudeltà.
Ciao

Chit ha detto...

In nome delle religioni la storia insegna che sono state commesse le più grandi porcherie della storia, aggiungiamoci anche questa sperando che un giorno tutto questo possa avere una fine!?!

Trippi ha detto...

Enzo è che a me sembra proprio crudeltà mascherata da ignoranza

Chit il guaio è che non vedo una fine... cito un altro blogger che si riferiva alle recenti dichiarazioni di Bagnasco: "il mio odio verso queste porcate è così grande da farmi sperare nell'esistenza di Dio"

Anonimo ha detto...

La religione è spesso un comodo paravento ad ogni genere di crudeltà e disprezzo per gli altri, o un comodo alibi per sentirsi migliori. Sarà per recenti esperienze negative con persone "di chiesa", ma non ne ho una grande opinione, ahimè (poi, per la carità, non saranno tutti così).

Trippi ha detto...

Cincia: io nutro una profonda invidia per chi ha fede, vive meglio e trova delle risposte, un senso. Che poi avere la fede o sbandierarla o utilizzarla come una clava coincida automaticamente con una supposta moralità è un altro paio di maniche!

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