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mercoledì 17 marzo 2010

Basta la castrazione chimica ad annullare la violenza?

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Di Trippi

In Argentina diventerà prassi la castrazione chimica dei detenuti per stupro nella provincia di Mendoza a partire da maggio giugno 2010.

L'alternativa? Nessun beneficio di legge, indulto o altro per chi non seguirà la cura farmacologica a partire dai prossimi mesi.

Secondo le autorità argentine il 70% degli stupratori sarebbe recidivo, secondo le associazioni in difesa delle vittime la percentuale sarebbe in realtà vicinissima al 90% ecco che l'azzeramento delle pulsioni viene visto come soluzione privilegiata.
Impressionante.
Per quanto ipersensibile al tema degli abusi sessuali non riesco a vedere l'uso di farmaci come una soluzione. Soprattutto se offerto in alternativa alla rinuncia a sconti di pena.
Mi chiedo poi come funzionino questi farmaci, in che modo inibiscano la pulsione.

Se impediscono l'erezione, cosa impedisce al detenuto in licenza premio di molestare comunque una donna, con o senza l'aiuto di qualsiasi altro supporto o protesi.


Se invece interviene a livello cerebrale, sedando gli impulsi sessuali, mi chiedo quali siano gli effetti collaterali e se, addormentata una parte del mostro, non si vada a risvegliarne qualche altra, peggiore.
L'Argentina si accoda così a altri stati, in cui è in vigore da tempi più o meno recenti (dal 73 in Danimarca, ultima L'inghilterra, dal 2008 (fonte):
STATI UNITI: praticata in 8 Stati, a partire dalla California, dove la misura fu introdotta nel gennaio 1997, la castrazione chimica e' su base volontaria. Per i responsabili di crimini sessuali che accettano di sottoporsi al trattamento farmacologico con l'uso di sostanze che annullano il desiderio sessuale alcuni Stati consentono una riduzione della pena.

GERMANIA: questo tipo di cura e' gia' in uso dal 1969. Applicabile su base volontaria, la misura e' prevista per chi ha superato i 25 anni d'eta' e a seguito di una perizia medica.

DANIMARCA: una legge in vigore dal 1973 permette al reo di scegliere tra lo scontare la pena in carcere, abbinata a terapie psicologiche, e la castrazione chimica. Chi si sottopone al trattamento beneficia della liberta' anticipata o di uno sconto di pena.

SVEZIA: su base volontaria, la castrazione chimica prevista dal 1993 puo' essere applicata solo con il consenso dell'interessato e se quest'ultimo e' suscettibile di diventare recidivo. Chi sceglie di sottoporsi al trattamento farmacologico riceve riduzioni di pena e benefici.

FRANCIA: le misure piu' restrittive nei confronti di coloro che commettono reati sessuali sono state decise nel 2007 dal presidente francesce Nicolas Sarkozy, dopo un fatto di cronaca che scosse l'opinione pubblica (un pedofilo, condannato gia' diverse volte per abuso su minori, appena uscito dal carcere venne nuovamente arrestato per aver stuprato un bambino di 5 anni). In Francia la castrazione chimica e' volontaria: puo' scegliere di sottoporvisi il reo, se giudicato pericoloso e a rischio recidiva.

GRAN BRETAGNA: qui si punisce lo stupro con pene che possono andare dai 5 anni all'ergastolo; nel 2008 ha introdotto nel suo ordinamento giuridico la castrazione chimica come opzione volontaria per coloro che sono stati condannati per reati sessuali contro i minori. La legge prevede, qualora il condannato accetti di sottoporsi al trattamento, l'utilizzo di farmaci che riducono il livello di testosterone.

CANADA: la castrazione chimica contro chi ha commesso reati sessuali contro minori e' prevista anche in Canada, che ai condannati per pedofilia consente di ricorrere al trattamento farmacologico che riduce i livelli di testosterone.

SPAGNA: la castrazione chimica puo' essere applicata su base volontaria per i recidivi di violenze sessuali

L'argomento torna periodicamente anche in Italia tanto che l'anno scorso, in questo periodo, divenne oggetto di due emendamenti della Lega nel decreto sugli stupri nel Decreto Sicurezza (varato nel luglio 2009, quello che introdusse il reato di stalking e le ronde, per intenderci) ma risolto poi in un nulla di fatto.


4 commenti:

danmatt65 ha detto...

La cosa lascia perplesso anche me. Trovo questo reato, insieme alla pedofilia, il più odioso di tutti. E ti prego di non pensare che lo dica solo per fare la solita bella figura: non è il mio caso, lo dico sul serio. La pena per queste cose dovrebbe essere talmente pesante da far passare qualsiasi idea passi per la "testa" di questi miserabili.
Dan (Macca)

Chit ha detto...

Sono alquanto dubbioso che una malattia mentale, perchè che mi risulti in primis è quella, possa esser tenuta sotto controllo con dei farmaci, molto!?
sarò estremista ma per certi reati vedo come unica cura la galera a vita, per non sbagliarmi butterei pure la chiave!

Anonimo ha detto...

Non so, la soluzione chimica non mi convince, e non capisco appunto come funzioni sul serio. Peraltro non ho veramente idea di come si possa gestire una rieducazione in questo ambito, forse l'unica scelta possibile è veramente rendere la persona inoffensiva, ma forse è più efficiente a questo scopo la reclusione che un farmaco che non si sa cos'altro potrebbe scatenare.

Trippi ha detto...

Dan: siamo perfettamente d'accordo. Lo strupro è un reato orribile. Sulla pedofilia già di per se imperdonabile dovrebbe esserci l'aggravante per chi lavora con i bambini, per le persone con un ruolo educativo, quelle cui si affida il proprio figlio senza battere ciglio (vedi asili, scuole, oratori, cori etc etc).
Chit: anche per me l'unica cura è il carcere perpetuo. Chi stabilisce poi che il detenuto si sottoponga alla cura? Il detenuto stesso in cambio della libertà. Mi sembra davvero un prezzo troppo baso e un rischio troppo alto per il resto della società o per ritorsioni sulla vittima dello stupro.
Cincia: è anche la mia preoccupazione,un pò perchè non capisco come funzionino questo farmaci nei confronti della pulsione alla violenza, un pò perchè non so se basti sedare iil desiderio per cancellare la brutalità.

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