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lunedì 22 febbraio 2010

Ogni corpo è un bel corpo

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PERCHE’ E’ UNICO E VERO

Di Dottor Stranamore

In questi mesi abbiamo parlato dei "difetti" che vediamo nel nostro corpo. E che spesso sono solo la spia di altri problemi che nulla hanno a che vedere con mancanze del nostro fisico.
Se riusciamo ad accettare per intero, anzi apprezzare, anche nelle sue trasformazioni inevitabili, il nostro corpo e anche quello dell' altro/a (senza cercare assolute perfezioni e idealizzazioni innaturali), forse saremo pronti non solo ad avere rapporti più veri e profondi con gli altri, ma anche ad accettare quello che fa parte inevitabilmente della vita di tutti noi: la vecchiaia. Ma anche le eventuali malattie e gli infortuni che potremmo trovare sulla nostra strada.
Senza cadere in depressione alla prima avversità della vita o ai primi segnali del proprio declino fisico. E di quello altrui.
Se doveste conoscere un gerontofilo approfittatene per farvi raccontare la bellezza di un corpo e di una mente che hanno attraversato il tempo: resterete affascinati da quante cose vi siete persi finora inseguendo il muscolo guizzante e la pelle tonica.
Questo è proprio un argomento estivo, ma considerando che magari qualcuno di Voi partirà per mete calde in occasione delle prossime vacanze pasquali, non è poi così fuori luogo. A quante "sfilate di moda" avete assistito sdraiati sulla spiaggia a prendere il sole? Perché, se si pensa di avere un fisico che attrae gli altri, non mostrarlo? Giustissimo, ma attenzione a non cadere nell'ossessione di volere essere perfetti. Se amare il proprio aspetto è un auspicabile traguardo, basare tutto sull'aspetto (o sulla cultura, o sui soldi, o su qualsiasi cosa che pensiamo ci renda grandi) può portare a crearsi una personalità non molto equilibrata. Conosco persone che credono di essere vittime dell'altrui invidia per la loro eccezionale bellezza, e che invece sono solo allontanate perché considerate noiose e vacue. Ad un amico che cercava la mia spalla per piangere del fatto che tutti lo desiderassero solo per le dimensioni del membro, facevo notare che in effetti era probabilmente vero, ma era anche vero che se ciò accadeva era perché lui stesso aveva dato ampia pubblicità a tale caratteristica, e che questo poteva significare che lui stesso la considerasse l'unica cosa che poteva attrarre gli altri, per cui gli era difficile accorgersi se un altra persona fosse attratta da lui solo per il cazzo o anche per il cazzo.
Gli ho pure suggerito di non essere avaro con le doti che la natura gli aveva fornito, e di distribuire gioia con abbondanza poichè tutto il bene che si fa torna sempre indietro prima o poi... Facciamo quindi attenzione a rimanere collegati con la realtà e a non costruirci castelli incantati, per non rimanere sepolti dagli inevitabili crolli. Ma esiste anche un altro atteggiamento riferito alle proprie doti: quello di sopravvalutarne la portata e ascrivere a loro ogni nostro successo, come se oscurassero come una maledizione l'interezza del nostro essere. Ho amici che si lamentano di essere ricercati solo per il loro aspetto, altri solo per la loro simpatia, altri, come detto, solo per le dimensioni del loro pene. Ci dimentichiamo a volte che siamo tutti diversi e che è sempre l'insieme delle nostre caratteristiche a farci unici e a far innamorare qualcuno di noi. Ricordiamoci che riempirsi la casa di specchi ci aiuta ad accettare il nostro aspetto e che un reale scambio di idee con gli altri ci aiuta a considerare la nostra piacevolezza.
Se comunque qualcuna delle nostre doti (sia l'assomigliare ad una statua greca come l'avere un grosso conto in banca) dovesse essere davvero fuori dal comune, che non diventi una barriera che ci separa ma che venga usata per dare felicità agli altri. Ringraziando il caso di averci dato qualcosa che viene apprezzato.
Ma torniamo al punto iniziale, la vecchiaia. Chi ha costruito per intero la sua immagine sulla bellezza, sulla perfezione del proprio corpo, si troverà ad affrontare un duro lavoro nel tempo ad ogni cambiamento che avverrà (vedi la scenata di Claudia Mori a X-factor in cui l’attempata signora vedendo un montaggio di sue fotografie giovanili ed odierne messe a confronto si è scagliata contro la produzione a dire suo per “scortesia”). Non accetterà i segni del tempo, ancora peggio non accetterà l'idea di ammalarsi, e questo lo terrà alla larga da esami che potrebbero rivelare cose che non potrebbe accettare.
In questo limbo artificiale è meglio non sapere, e vivere d'illusioni.
Ma quando l'incantesimo si rompe e si cade nella realtà (e prima o poi questo è inevitabile) la crisi sarà difficile da superare.
Forse è fortunato chi non è stato dotato di particolare avvenenza, di particolari doti e di particolari fortune. Avrà dovuto camminare in salita fin dal primo giorno, ma tutto quello che ha costruito sarà veramente guadagnato e apprezzato, da se stesso e dagli altri. Considererà come un dono inestimabile ogni piccola attenzione altrui, ogni gesto d'affetto.
Si emozionerà per ogni bacio conquistato. E vivrà una vecchiaia di splendidi ricordi.
A meno che un gerontofilo non incroci la sua strada e gli faccia vivere una seconda giovinezza. Alla faccia delle statue greche.
Alla prossima, Vostro Dottor Stranamore.

NDR

Questo articolo è stato redatto basandosi in parte sull’articolo del Sig. Pigi Mazzoli pubblicato sulla rivista omosessuale Pride ed è stato qua e là modificato ed aggiornato per renderlo più attuale e funzionale ad un pubblico prevalentemente eterosessuale.


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