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martedì 12 gennaio 2010

Il coraggio di essere Miep Gies

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Ci sono persone che con un solo gesto di coraggio riscattano la vigliaccheria e le atrocità commesse da altri che preferiscono voltarsi e non guardare, schermarsi con un "non mi riguarda". Donne o uomini che compiono azioni eroiche senza sentirsi speciali o diversi, persone che agiscono in un determinato modo perchè è giusto che sia così.

I soppravvissuti dell'olocausto invecchiano e muoiono, così anche quelli che li hanno aiutati e/o salvati.







Miep Gies è la donna che ha trovato un nascondiglio alla famiglia Frank, quella che ha raccolto le carte del diario di Anna dopo la sua morte, aiutando il padre della ragazza a metterle insieme e pubblicarle.

Miep è morta durante le feste natalizie, alla veneranda età di 100 anni, la casa di riposo che la ospitava ha dato la notizia solo ora.

L'eroicità di Miep risiede tutta nel valore della sua testimonianza, pratica, perchè ha permesso la diffusione di una storia privata, tanto più drammatica perchè comune, la trasmissione della memoria e delle speranze di una vittima e le sue, personali trasmesse con semplicità e modestia durante il secolo breve, così proiettato nel futuro, e in questo nostro interessato solo al presente.

Vi consiglio la visione del commovente "Freedom Writers" (un film del 2007 tratto dal bestseller USA "The freedom Writers Diary") non solo per il cameo dell'ex segretaria del signor Frank, ma perchè il ghetto, l'emarginazione e il razzismo sono un problema quanto mai attuale e insuperato sul quale vale sempre la pena riflettere.





Buon anno a tutti


Trippi


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