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lunedì 25 gennaio 2010

L'amore è eterno.. finchè dura!


di Sherazade

Che tempi tristi i nostri! Tempi di cinismo e di caduta dei valori, tempi in cui i punti di riferimento, le certezze di cui godevano i nostri nonni per noi non sono più neanche mito. A volte semplice aneddoto. Così cade anche l'ultimo baluardo dell'amore eterno del nostro povero, sovraffollato mondo!

Anche i cigni divorziano. E mica aspettano tanto. Altro che crisi del settimo anno. Anche loro spinti dai ritmi compulsivi dei nostri tempi, dai viaggi e dalla paura della solitudine, si sono traditi reciprocamente e rifatti una vita di coppia dopo appena due anni di (in)felice unione!

Separazione consensuale? Attrazione fatale per altri due partner? Alle future uova l'ardua sentenza!

Che prospettiva resta a noi donne cresciute e pasciute con la favola dell'amore eterno? Forse hanno ragione le menti logiche, quelle che sostengono che con queste prospettive di vita così lunghe cambieremo il nostro modo di approcciarci alla vita, strutturandola in ventenni (ottimisti!!).

D'altra parte quanto sarà durato l'amore eterno delle fiabe? Quello di Cenerentola, Biancaneve e Rosaspina? Tolta l'ultracentenaria Bella Addormentata, che ha passato un centinaio d'anni ibernata in attesa del fatidico bacio, quante di loro saranno diventate nonne? Quante saranno sopravvissute ai parti? O quante rimaste vedove perchè il principe , soppravvissuto a magie e incantesimi non è scampato alla gotta?


Noi ultratrentenni in bilico sugli anta siamo già entrate nell'ordine di idee della precarietà da un pezzo, abbiamo spesso un rapporto fallito o logoro alle spalle e ancora più sappiamo che alterneremo matrimoni e convivenze ad annate di singletudine. Ma siamo davvero così pronte a rivoluzionare vita, partner e abitudini per darci nuove occasioni di sperimentazioni di se? Siamo davvero completamente diversi o intenzionalmente modificati in base a obiettivi, aspirazioni, liposuzioni a seconda del decennio e del partner?

Dal mio punto di osservazione vedo che la prima relazione stabile, quella che porta al matrimonio, alla prima convivenza, ai primi figli, può arrivare a 15/20 anni. E quelle successive?


Rotto il primo rapporto, quello più difficile da recidere, non diventa tutto più semplice? Capito come funziona non siamo forse in grado di sentire subito la puzza del rapporto stantio, rompere gli ormeggi e abbandonare la zavorra? Significa che mano a mano ci strutturiamo psicologicamene per ventenni/decenni/quinquenni?

Personalmente non so cerco di costruire un rapporto solido giorno dopo giorno, certo, ma con la consapevolezza che l'amore è eterno... finchè dura!


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