Di Chica Mala
Da buona Latinoamericando-addicted non potevo, a Festival terminato, esimermi dal commentare i due mesi passati.
Sono ormai anni che passo lle serate tra gli stand dell'evento latino clou dell'estate milanese e mi sono sempre divertita come una pazza. Salsa ovunque. Nella Plaza de Cuba, nello stand del Venezuela, al salsodromo, persino al playa Santo Domingo, tra una bachata e un merengue ci scappava una salsita. Quest'anno....
REGGAETON! OVUNQUE!
Non dico che non mi piaccia, il ritmo è orecchiabile e coinvolgente ma porca la pupazza, in ogni angolo trovavi gruppi di gente che, capitanati dagli animatori, muovevano cintura, colita e tutti i muscoli pelvici a disposizione (nella maggiorparte dei casi con risultati a dir poco esilaranti). Quello che i miei occhi e la mia testolina quadra hanno percepito è stato lo stesso effetto che ti fa la festa di paese o la serata danzante da villaggio turistico per famiglie, con il capofamiglia in bermuda e canottiera che fa vibrare il panzone a tempo di musica e la gentil consorte, con pargoli al seguito che suavemente si abbassa roteando il bacino e mette in bella mostra i mutandoni da ciclo. I balli di gruppo vanno benissimo, sono anche divertenti a loro modo, ma non tutta la sera, mi sembra di essere tornata indietro nel tempo, quando a Milano, nei locali latini si faceva solo ed esclusivamente questo (parlo degli anno 90 ovviamente).
Non saprei cosa pensare, probabilmente la crisi ha aguzzato l'ingegno degli espositori e ha sviluppato tecniche di marketing assai sofisticate: REGGAETON+CALDO INSOPPORTABILE=ARSURA E AUMENTO DELLE CONSUMAZIONI. Scherzi a parte, devo dire che sono rimasta molto delusa, i prezzi altissimi e la possibilità di svago non all'altezza dei costi.
Mi auguro che l'anno prossimo l'offerta venga diversificata altrimenti, con sommo dispiacere, i miei pochi soldini migreranno verso altre piste...
4 commenti:
quest'anno ho saltato, un pò per paura delle zanzare, un pò perchè ho tergiversato troppo a lungo. Sarà per la prossima edizione, forse...
cara socia, mi duole dirlo ma ti sei persa ben poco e hai risparmiato molto...
In questi pochi giorni di ferie, ho girato nei vari locali dove si balla, stiamo parlando di Sassari e non certo di Milano o Roma e devo dire che anche qui il reggaeton inizia a prendere piede. Ho addirittura trovato un Dj che lo passava come salsa ma quello è un altro discorso... Premetto che io non sono un gran ballerino di salsa, conosco pochi passi di portoricana e mi limito a far quello che il mio corpo mi consente di fare. Avendo indossato il frac in pista e ballato Tango Argentino per qualche anno non posso certo pretendere di interpretare una fantastica salsa cubana... cioè riesco a capire quali sono i miei limiti. Vedo però che non solo qui ma anche in altre parti si tenta di ballare il reggaeton o magari la rumba cubana con risultati che superano il ridicolo. Lasciamoli fare a chi ha una predisposizione fisica naturale a compiere quei movimenti, perlomeno limitiamoci a poche evoluzioni, tanto c'è poco da fare, solo chi ha sangue nero riesce a compiere certe evoluzioni. Altra cosa che noto spesso è che chi balla non distingue la cubana dalla portoricana, per parlare delle due grandi femiglie senza scendere in particolari ( Son, rumba, guaguanco, mambo, plena, bomba ecc.) di cui la maggioranza non sa cosa siano. Escludiamo anche la clave tanto sarebbe inutile parlarne ma almeno mi piacerebbe non rivedere più mezza sala di salseri ballare a ritmo di reggaeton contando su passi 123 567 a ritmo frenetico e l'altra metà dimenare il bacino in modo così scordinato da sembrare una allergia agli slip... sarebbe davvero un grade successo. Poi ognuno faccia quello che vuole...
ormai certe scenette non destano più la mia meraviglia. Però mi diverte molto vedere le espressioni del mio fidanzato che passano dallo sconcerto allo sfottò quando lo porto nei locali latin-spaghetti, è il mio nuovo spasso ;)
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