ancora miti, riti e liturgie di abbordaggio metropolitano

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lunedì 15 giugno 2009

I quesiti della Pytta 15



Con i tempi che corrono, almeno lavorativamente parlando, non si dormono certo sonni tranquilli.......un giorno sei a lavoro nel tuo ufficio, il giorno dopo ti accorgi di non vedere la tua scrivania nemmeno più in un miraggio!
Un pò quello che è successo ad una mia cara amica, ex dipendente di una grande multinazionale televisiva che ha chiuso improvvisamente 3/4 dei suoi canali sparsi per il mondo.


Una sera chiaccherando col tentativo di sdrammatizzare la situazione, abbiamo cominciato a chiederci se, visto il periodo di crisi, non cominciassero anche a cambiare le abitudini morali e di preservazione della marmaglia umana in cerca di lavoro.


Nel senso.....si fa tanto un gran parlare di raccomandati, di venduti, di gente che fa strada per non si sa quale preciso motivo (o meglio si sa ma nessuno lo dice)........ma secondo voi, in momenti come questi, non si è andata ingrossando la categoria di coloro che si domandano "e se mi dessi in cambio di?".

Tralasciamo un attimo il valore intrinseco del lavoro come realtà/diritto, del ruolo che la stessa Costituzione ha ad esso assegnato, della morale che anche in questo caso verrebbe tirata in ballo.........ma è davvero possibile che tra il finire a lavare cessi in un autogrill e il lavorare in una prestigiosa azienda come si era sempre sognato ci passa solo e soltanto un letto e che, soprattutto, la maggior parte delle persone per rispetto di sé stesse sceglierebbe la prima ipotesi pur di non?
Io non mi ritengo ipocrita, sarà per questo che me lo domando. Ammetto anche tranquillamente di non essermi mai trovata in una situazione simile, e, magari, i più maligni potrebbero pensare che sia proprio questo il motivo per il quale mi pongo tale quesito.
Ma a volte vengo invasa da una tale rabbia.......soprattutto in quest' ultimo periodo in cui il lavoro è davvero ballerino, traballante, in bilico e chi più ne ha più ne metta!

Avete presente Rutger Hauer in Blade Runner? "ho visto cose che voi umani non potete neanche immaginare....." a me ne vengono riportate ogni giorno di nuove e sempre più succose! Mi sento come la fonte segreta di Dagospia................

Ma, io mi domando..........bisognerebbe avere così schifo di sé nel caso in cui si compisse un passo del genere?

Per la cronaca.....la mia amica asserisce che se fosse per un lavoro decente ed un altrettanto decente stipendio forse ne varrebbe la pena.
Forse.........

pytta

domenica 7 giugno 2009

C' era una volta.....



C' era una volta un uomo che lavorava, lavorava, lavorava sempre....dedicava un sacco di tempo agli altri, ma per se stesso non ne aveva mai.
Ma nonostante tutto, non perdeva le speranze......cercava l' amore.... perchè tanto ne aveva da donare.

C'era una volta un uomo, un altro, che di tempo ne aveva poco di più del primo....ma ad esso l' amore veniva servito su piatti d' oro contornato da diamanti e pietre preziose............ma invece di accettarlo di buon grado, lo rifiutava.....non so amare sosteneva lui....non so amare...e non ho tempo per farlo......

Infine.........

C' era una volta una donna, innamorata del secondo ma amata dal primo......non ricambiava l' uno e non veniva ricambiata dall' altro.......
Quanto amore sprecato, diceva all' inizio.......quanto amore sprecato!
Ma poi si rese conto, amaramente, che sprecato sarebbe stato anche se lo avesse conservato in un angolo del suo cuore ad aspettare chissà chi o chissà cosa.
Tanto valeva viverlo....
pytta


domenica 28 settembre 2008

Sempre colpa del pene




Ho terminato in questi giorni la lettura di The surrender di Toni Bentley........
Premetto che pur avendo delle perplessità su un libro incentrato interamente sulla personale scoperta del sesso anale e successiva dedizione, posso affermare che ha esteso la mia già ampia visuale del sesso, dandomi anche conferma che questo è uno degli ambiti in cui la conoscenza, come scoperta di se stessi, è in continuo movimento e continua crescita.
Perchè fondamentalmene siamo tutti delle personalità poliedriche, ma, come del cervello che se ne sfrutta solo una parte, limitiamo inconsciamente le nostre potenziali vie d' espressione.
Ma se il sesso è uno dei veicoli di proiezione ed espansione del proprio essere, e il pene il suo principale mezzo, quest' ultimo corre il rischio di diventare anche la più grande fonte di frustrazione per un uomo!
Questo ciò che sostiene l' autrice....................insomma, avete un uomo che vi riempie di regali? Sappiate che è per compensare la scarsa stima che ha del suo augello.......
Abbonda nella pratica del cunnilingus ? Sappiate che è solo una montatura! In realtà siamo di fronte ad un profondo insicuro........

Personalmente non mi trovo molto d' accordo, perchè potrebbe benissimo trattarsi di azioni di accompagnamento e non di compensazione nel primo caso e di semplice "inclinazione per certe pratiche" nel secondo.
Una cosa però è indubbia: teorizzare sul sesso non serve......lo ha già fatto Freud.
A noi poveri mortali rimane il praticarlo.
pytta


giovedì 18 settembre 2008

I quesiti della Pytta 14


...un pò come l' essere o non essere di Shakespeare...

voi cosa scegliereste? L' assiduità o la costanza?
Cosa sarebbe meglio pretendere da una relazione? O cosa sarebbe più corretto aspettarsi?
Meglio avere tutto e subito, o meglio avere il tutto dilatato nel tempo?
Perchè è questa fondamentalmente la differenza......si ottiene sempre qualcosa in dono, bisogna solo decidere in che modo riceverlo.......o in che modo aspettarlo, sempre valendone la pena ovviamente....
pytta


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