Di Trippi
Settimana scorsa mi è capitato di leggere da qualche parte che sono in aumento le separazioni dopo i 60 anni. Scoppiano coppie unite da sacrifici e figli una volta che i pargoli lasciano il nido e vengono saldati i debiti per farglielo fare. Proprio quando si è raggiunta quella che dovrebbe essere la meta di una vita, una pensione che consenta di godersi il tempo e il partner la capacità di sopportazione dell'altro tocca il punto di rottura. Dal canto mio mi chiedo quante coppie pur separate decidano di continuare a convivere sotto lo stesso perchè non sono in grado o in condizione (economica) di fare altrimenti!
La dimostrazione empirica a questa teoria arriva da una telefonata serale di una cara amica che mi chiama per raccontarmi le ultime novità sulle bizzarrie del fronte suoceri.
Premessa doverosa è che i genitori del marito, Piccola e Volpe sembrano a prima vista una coppia affiatata, salvo poi scoprire che lui puntualmente si fa ingabolare e spolpare vivo da qualche donna e lei, ansiosa, fobica e incapace di stare sola chiede al figlio di andare a dormire da lei quando il maritino passa la notte fuori.
Così tutto l'anno scorso, quando Volpe passava da un ospedale all'altro e da un intervento all'altro dovetti spiegare io alla mia amica che il suocero per me aveva un tumore, ma visto che non ama le rotture di scatole e vuole stare tranquillo, piuttosto che doversi occupare oltre che della sua malattia anche di rassicurare la moglie preferiva tacere sulle sue reali condizioni.
Avevo ragione. Volpe riunì i figli e le nuore solo alla fine per spiegare che era tutto risolto e gli restava da affrontare la chemio.
Ecco perchè un pò per sfogarsi, un pò nella speranza di una giusta interpretazione mi racconta che Volpe è scomparso per tutto il giorno e nonostante diverse chiamate da parte dei figli e della moglie non è mai stato raggiungibile fino a sera. Quando finalmente si decide a farsi vivo salta fuori che si trova con la "sua donna", che ha saldato tutti i debiti che in qualche modo possono ricadere sulla moglie e ha parlato con un avvocato per la separazione. Le spiegazioni alla consorte e ai figli sono rimandate alla festa di compleanno organizzata per lui l'indomani.
La mia amica disperata si vede già mollare baracca e burattini messi insieme con mille sacrifici e un mutuo trentennale per andare a vivere nella villetta in affitto a prezzo modico in cui abita la suocera. La rassicuro e le dico che il suocero avrebbe tutti i diritti di rifarsi una vita che però capisco il suo disagio all'idea di perdere la sua privacy e autonomia per sacrificarla in nome delle fobie di Piccola e dei fattacci propri di Volpe. Le consiglio di fare proprio quello che il suocero detesta: rompere e avanzare pretese. Secondo me, quella che al momento sembra una decisione definitiva l'indomani davanti all'opposizione dei figli e alla prospettiva di vedersi spolpato da ex moglie e nuova donna potrebbe farlo tornare sui suoi passi. Quanto a Piccola nessun problema l'idea di riavere il suo animale di compagnia in dimensioni umane è tutto quello che vuole.
A volte mi faccio paura da sola per come avendo incontrato le persone poche volte finisco con azzeccare comportamenti e motivazioni.
Infatti: la festa di compleanno non solo va bene, ma si rivela un successone. Volpe capisce che Piccola e i figli non volgiono cedere senza lottare e alla prospettiva di dovere mantenere due donne preferisce rinunciare a trasferirsi dalla nuova, con il compromesso di poter passare qualche notte fuori. Anche perchè se il maritino ha tradito e tradisce la colpa è di Piccola che "si trascura, è grassa e non fa niente per essere attraente!".
Per festeggiare la riunione, lo scampato pericolo e il compromesso storico Piccola e Volpe, che si scambiano abbracci affettuosi davanti al loro pubblico, propongono una bella pizzata fuori con tutti i figli e i nipoti!
Le nuore scandalizzate hanno declinato l'invito ad uscire, ma si mormora che quella sera in una certa villetta si sia consumata la miglior cena da un anno a questa parte con pizza e fichi!
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