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martedì 5 ottobre 2010

Una bugia reiterata più volte non diventa verità

Questa frase che molti mariti si saranno sentiti dire dalle proprie mogli mentre gli spiattellano gli indizi in un tradimento, l'ho sentita ieri da Giuseppe Cascini, segretario dell'Associazione Nazionale Magistrati, in collegamento a Otto e mezzo,  in risposta a Maurizio Lupi che perorava la causa di Berlusconi come perseguitato dalla magistratura dal momento della sua discesa in campo (parla di anomalia oggettiva e persecuzione - timeline 12'32''). "Non è che ripetendo ossessivamente una bugia questa diventa verità" ha esordito Cascini. In realtà Berlusconi era già inquisito precisa il magistrato (timeline 13'38'' smonta la tesi dell'oggettività e dell'accanimento contro il Presidente del Consiglio), ed è sceso in campo proprio per questo motivo, mi viene da pensare, maliziosamente ma non troppo.
"I procedimenti penali a carico dell'Onorevole Berlusconi per fatti relativi alla sua vita di imprenditore sono incominciati molto prima del 1994 (data della discesa in politica ndr). Non è vero che l'Onorevole Berlusconi ha avuto più avvisi di garanzia di chiunque altro perchè ha avuto alcuni processi, alcuni dei quali si sono conclusi con la prescrizione, alcuni dei quali con l'assoluzione, a riprova del fatto che non c'è un accanimento. Perchè se ci fosse un complotto o un accanimento forse i processi si sarebbero conclusi diversamente. Invece ha avuto, come tutti gli imputati di questo paese, dei tribunali che hanno deciso, torto o ragione, secondo giustizia.
Se c'è un accanimento, se c'è un'aggressione. queta è nei confronti della magistratura e io trovo incredibile che persone che hanno responsabilità istituzionali non si rendano conto dello scempio delle isituzioni che sta avvenendo in questo paese." (Giuseppe Cascini - ANM- 04/10/2010)
Se non avete visto la puntata vale la pena farlo, se non altro perchè difficilmente si vede smantellare con tanta calma, pacatezza e autorevolezza quella faccia di bronzo di Lupi.
Anche se molte signore conoscono bene quella patetica insistenza con cui i mariti colti in castagna si attaccano a pretesti e altri argomenti fuori tema arrampicandosi sui vetri. 
Mi scuso per la seconda citazione de La 7 in due giorni, ma è l'unica informazione tv che riesco a guardare a parte quella della tv Schfizzera.

martedì 7 ottobre 2008

Ho scritto "t'amo" su una e-mail


Di Chica Mala
A quanto pare uno studio effettuato in California, è stato in grado di provare che tramite la posta elettronica è molto più facile mentire.
Un grande percentuale di persone (il 50% circa), nascoste dietro lo schermo si sente più a suo agio nel propinare bugie a chi sta dall'altra parte. Molto diverso l'approccio di chi scrive su carta e utilizzando la propria grafia, difatti un testo olografo oltre ad avere nel nostro immaginario un valore legale più spesso, fa trasparire sempre nel nostro inconscio, il carattere, lo stato d'animo e la buona fede di chi comunica, di conseguenza si è più propensi ad essere chiari a nostra volta con i destinatari delle nostre missive.
La classica lettera, carta, penna e calamaio è, sempre secondo gli studiosi americani, il mezzo epistolare più sincero per comunicare.
E se qualcuno ti manda una e-mail dichiarando il suo amore per te? devi credergli?
Facciamo così: credici al 50%


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