
Di Chica Mala
reduce da un salasso in posta e da un insana puntatina in un negozio di scarpe mi ritrovo a pensare agli uomini e alle suonerie dei loro cellulari.
Quante cose puoi capire dalla suoneria? Ormai l'aspetto, i tatuaggi, i vestiti non possono più essere considerati un primo metro di valutazione? A che servono quegli indizi che ti fanno fare, a seconda di cio che vedi, una smorfia di disgusto o un cenno di approvazione?
Entra un ragazzone, pieno di tatuaggi, occhiali a specchio, abiti griffatti, sbarbato e ben pettinato, un filo di abbronzatura, bicipiti e tricipiti gonfi al punto guisto e polpacci marmorei. si siede nella fila davanti a me e mi appresto a studiarmelo (tanto ho quasi 30 persone davanti e niente di meglio da fare).
Dopo qualche minuto squilla il suo telefono: "Sinceritaaaaaaaaaaaaaaaaa...lalalalalala la la la".
Noooooo. Il mio viaggio mentale, tutte le elucubrazioni fatte fino a quel momento costruendo un'ipotetica storia intorno al soggettone vanno in frantumi 1 miliardo di piccoli pezzi!
Per carità non ho niente contro Arisa, e niente contro le canzoni stupidine e sdolcinate ma cosa avrei dovuto pensare? Niente, mi è solo venuto in mente Saviano e i camorristi, che, durante gli agguati, mentre riempivano di piombo i rivali, ascoltavano con i loro mp3 canzoni pop e neomelodiche, niente heavy metal o rap incazzato, ma Gigi D'Alessio e Tiziano Ferro.
L'apparenza, il vedere, l'ascoltare, l'annusare non hanno nessun valore, spietati assassini si struggono con motivetti nauseanti e perfetti idioti sociopatici deliziano le loro orecchie con musica sofisticata da intenditori. Qui bisogna scavare a fondo...
reduce da un salasso in posta e da un insana puntatina in un negozio di scarpe mi ritrovo a pensare agli uomini e alle suonerie dei loro cellulari.
Quante cose puoi capire dalla suoneria? Ormai l'aspetto, i tatuaggi, i vestiti non possono più essere considerati un primo metro di valutazione? A che servono quegli indizi che ti fanno fare, a seconda di cio che vedi, una smorfia di disgusto o un cenno di approvazione?
Entra un ragazzone, pieno di tatuaggi, occhiali a specchio, abiti griffatti, sbarbato e ben pettinato, un filo di abbronzatura, bicipiti e tricipiti gonfi al punto guisto e polpacci marmorei. si siede nella fila davanti a me e mi appresto a studiarmelo (tanto ho quasi 30 persone davanti e niente di meglio da fare).
Dopo qualche minuto squilla il suo telefono: "Sinceritaaaaaaaaaaaaaaaaa...lalalalalala la la la".
Noooooo. Il mio viaggio mentale, tutte le elucubrazioni fatte fino a quel momento costruendo un'ipotetica storia intorno al soggettone vanno in frantumi 1 miliardo di piccoli pezzi!
Per carità non ho niente contro Arisa, e niente contro le canzoni stupidine e sdolcinate ma cosa avrei dovuto pensare? Niente, mi è solo venuto in mente Saviano e i camorristi, che, durante gli agguati, mentre riempivano di piombo i rivali, ascoltavano con i loro mp3 canzoni pop e neomelodiche, niente heavy metal o rap incazzato, ma Gigi D'Alessio e Tiziano Ferro.
L'apparenza, il vedere, l'ascoltare, l'annusare non hanno nessun valore, spietati assassini si struggono con motivetti nauseanti e perfetti idioti sociopatici deliziano le loro orecchie con musica sofisticata da intenditori. Qui bisogna scavare a fondo...
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