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Che questo governo non fosse mai sazio di sputtanamenti si sapeva e comunque nessun pettegolezzo pare serva a scalfirlo, ma quest'ultima chicca della ministra delle Pari Opportunita, la relazione della "Carfagnona nazzionale" con il burattinaio di FLI, Italo Bocchino è proprio la ciliegina sulla torta.
Oddio, non che fosse così improbabile, è nell'aria da tempo lo speteguless, ci voleva però la moglie di Bocchino, Graziella Bontempo a mettere nero su bianco le gesta del fedifrago e della signorina "Porcatroiacosacifaccioqui".
La cornuta racconta a Vanity Fair di essere a conoscenza della relazione da più di due anni e che la Ministra, a quanto pare ha sempre incarnato lo stereotipo dell'amante ossessionata e ossessionante, al punto di andare dallo stesso parrucchiere della signora Bocchino.
Ma io sapevo che era fidanzata, da tempo immemore inoltre ed da inizio legislatura si sente dire che è prossima alle nozze e vuole presto avere un figlio. Boooh.
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Sta di fatto che Italo Bocchino ha chiesto pubblicamente scusa alla moglie, approfittando del programma di Fabio Fazio e La moglie si è tolta i sassolini che le riempivano le scarpe da anni con una bella intervista sul giornale patinato per eccellenza pareggiando perfettamente le opportunità, vero Mara?
3 commenti:
Ho deciso di non commentare questa notizia, perchè sarebbe troppo facile, per me, scadere nella volgarità.
Ciò che mi infastidisce è che si lega un intero Paese alle prodezze (se ci sono state) sessuali dei suoi rappresentanti, mentre tutto va a rotoli e la gente non ha di che mangiare.
La verità è una sola: a casa, tutti, oppure una bella Rivoluzione.
Ma violenta.
è proprio li il problema, questo governo si alimenta della propria spazzatura, più è corrotto, più è malato, più è immorale più pare acquisire vigore.
Siamo arrivati al punto che i "comunisti", come li chiama ormai solo lui, non mangino più bambini ma sono diventati una schiera di beghine col fularino in testa proti a dare addosso ai poveri prodighi figliuoli.
Ahinoi, alla corte di questo Don Rodrigo si é visto e si vedrà - temo - ben di peggio!
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