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venerdì 25 marzo 2011

Com'è bello tradire, a Milano

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Se hanno ragione gli avvocati matrimonialisti, secondo quanto riportato da questo loro articolo sull'aumento delle infedeltà coniugali sul posto di lavoro, bisogna preoccuparsi se:
1) si abita a Milano/Roma/Bologna/Torino e (al sud )Napoli
2) il proprio partner lavora in ospedale/cliniche/studi professionali/redazioni/uffici pubblici/banche
3) il proprio partner si rifiuta/si porta il telefono appresso/lascia tracce evidenti (ricevute e la classica macchia di rossetto sulla camicia).
Sul fatto che spesso padri ignari allevano figli altrui avevamo già parlato, ma a quanto pare, complici le tecnologie, aumentano i "cornuti smaliziati" che non si fanno scrupolo di improvvisarsi investigatori e sfruttare le tecnologie per spiare il compagno/a o accedere a posta elettronia e, naturalmente, account facebook!



Se è vero che in amore e in guerra non esistono regole, fino a che punto ci si può spingere per smascherare il traditore? E una volta scoperto?
Negli ultimi 10 anni si è sviluppato un mercato fiorente di dispositivi elettronici (registratori, microfoni direzionali, videocamere nascoste, cimici) che sebbene vietati dalla legge sono facilmente reperibili al mercato nero o attraverso internet. Molti coniugi sospettosi di essere traditi si trasformano in veri e propri detective ed acquistano tali congegni anche a rischio di essere denunciati penalmente. In commercio esiste un software in grado di far risalire alla password della posta elettronica o di facebook della persona spiata. Inoltre sta aumentando la vendita dei kit per verificare il Dna dei figli, acquistabili per pochi euro via internet tutte le volta si ritenga legittimo e fondato il sospetto che la moglie sia stata infedele. Nell’80% dei casi i disconoscimenti di paternità vengono richiesti per il secondo figlio. Tuttavia, al di là degli investigatori e delle cimici, la lettera anonima che racconta la tresca resta sempre il tallone d’achille dei traditori.
Come si evolvono le storie una volta appurata la verità? Beh dipende dalla coppia, ma a volte, non si è pronti ad accettare la realtà.
Ricordate la signora che aveva trovato viagra e bambola gonfiabile nell'auto del marito? Aveva accettato come buona la risposta del compagno, i trastulli appartenevano all'amico single cui aveva prestato l'auto. Ma il tarlo del dubbio, una volta insinuato, è difficile da togliere, così dapprima si è organizzata una serie di appostamenti davanti all'azienda di lui comprensivo di tour di spionaggio durante la pausa pranzo. Per finire poi con il comprare lo smartphone (lei tecnosaura) identico a quello di lui (nuovo e complicato da usare) per riuscire a controllare rapidamente eventuali messaggi e registri chiamate. E così via di seguito in una spirale autolesionista in cui in tutta evidenza c'era un'altra da parecchio tempo. E' andata a finire che lui un giorno è tornato a casa e le ha detto che la piantava, andava a vivere con l'altra.
Ostinazione e incapacità di accettare la verità per essere sicura che le cose stessero davvero così è andata a controllare che effettivamente i due avessero preso casa insieme arrivando a verificare i nomi sul citofono!
La domanda è sempre la stessa, fino a che punto possiamo perderci per amore (o per possesso)?



4 commenti:

danmatt65 ha detto...

Beh, mi devo preoccupare, visto che mia moglie lavora in un ospedale e ha sempre con sè il cellulare (anche se sono più le volte che lo scorda nel camice che quelle che lo riporta a casa).
Io credo che, alla fine, al di là dei marchingegni elettronici, quello che manca, nelle coppie, è la pazienza e la voglia di ricostruire un rapporto, ogni giorno.
Difficilissimo, lo so, ma appagante.

Adriano Maini ha detto...

Ho condiviso l'articolo su Twitter anche perché, forse da superficiale, l'ho trovato come conferma del fatto che la realtà talora supera la fantasia. Insomma, una cosa intrigante.

Trippi ha detto...

Daniele: anche il mio ex lavorava in ospedale. In tutta sincerità non ero gelosa e non pensavo avesse delle altre, con il senno di poi ho fatto bene, che fosse degno o meno di fiducia! Seconod me quando c'è qualcosa che non va ce ne accorgiamo (o fanno in modo che ce ne accorgiamo)..

Adriano: grazie per la condivisione :-) Non finisco mai di sorprendermi anche io!!!

Chit ha detto...

Secondo me l'unico motivo per preoccuparsi è se come partner scopri di avere un figliandrocchia... ;-)

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