ancora miti, riti e liturgie di abbordaggio metropolitano

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mercoledì 13 maggio 2009

Una giratina allo strumento


Premessa: L'anima di Pirandello mi perdonerà di avere rubato la "figura" del SUO berretto a sonagli, storpiandola per utilizzarla nel post, ma mi è sempre piaciuta tanto che ho voluto liberamente adattarla al soggetto.

Di Chica Mala


A che pro siamo disposti, nei rapporti con gli altri, ad indossare il berretto a sonagli?
Quale meccanismo scatta nella nostra mente quando decidiamo che, per compiacere qualcuno, dobbiamo esercitare una forzatura del nostro modo di essere?
Ne parlavamo stasera io e Trippi davanti alla solita vaschetta di Carte D'Or variegato al cioccolato. Lei sostiene che quando qualcuno sfodera estrema gentilezza, quando invece gentile non lo è per niente, non ce l'ha proprio nell'animo, probabilmente sta cercando di dimostrare a se stesso o alla persona che si trova sulla sua strada, che con l'utilizzo di modi affettati, tirando quindi la corda civile del suo cappello da giullare, può ottenere tranquillamente ciò che vuole da questa persona. Ha anche aggiunto che quasi sicuramente si crede pure un "gran figo".

Penso.
Siamo un pò tutti così no? Nel momento in cui abbiamo bisogno di catturare l'attenzione di chicchessia, sfoderiamo le migliori armi e indossiamo anche noi il copricapo a tre punte, tiriamo la corda seria e ci diamo un tono; proviamo a dare un immagine di noi che non corrisponde alla realtà, per arrivare ad uno scopo ultimo magari apprendendo, col senno di poi, che tutto sommato non ne valeva la pena.

Il punto è, ma non è meglio da subito girare la chiavetta sulla corda pazza? Tanto prima o poi la vera natura si palesa e per quanto ci sforziamo ad essere cio che non siamo, prima o dopo la nostra indole viene fuori, prima una sbuffatina di fumo e cenere e, arrivati al limite, un'eruzione con tanto di lapilli di lava incandescente sparati a mille chilometri all'ora.


Forse è meglio chiarire da subito chi siamo e quali sono i nostri limiti, ammettendo che non è possibile essere per forza complementari agli altri. Troppo spesso convogliamo le nostre energie e i nostri sentimenti verso mete senza attrattiva degna di visita. Facciamo questo perchè speriamo di poterci plasmare e di potere plasmare il pubblico non pagante. La verità è semplicissima, la trovo molto lineare.









Chi nasce rotondo non può morire quadrato!

martedì 30 settembre 2008

Amami bastardo!!!!

Di Chica Mala




Ammettiamolo,


quando arriva un uomo affascinante


ma scostante,


ci sono quelle disposte a lucidargli le scarpe


con le mutandine.


Se lui è un po' stronzo,


chissà perchè, risulta "attraente".


Ci sono migliaia di spiegazioni scientifiche


sul perchè questo accade ma


nessuna utile.




Questa non è mia, è di Linda Barry e l'ho scovata su un libro che stavo sfogliando. Racchiude tutto quanto ci sarebbe da dire su quell'irresistibile attrazione che proviamo per i tipi dall'aria cinica ma incredibilmente sexy, quelli sfuggenti ma che hanno il famoso je ne sais quois capace di farci agire come delle povere mentecatte.




Non c'è niente da fare, l'effetto calamita nei confronti di uno così, bene o male lo abbiamo provato un po' tutte, ci siamo cadute con tutte e due le scarpe, il vestito buono e anche il cappotto e non c'è davvero spiegazione scientifica che tenga.




Uno dei miei più cari amici, raccontandomi di una ragazza che gli piaceva, invischiata in una pseudo-relazione con uno che la trattava male ma col quale comunque insisteva imperterrita a frequentarsi mi ha detto:


"A voi donne non vi capisco proprio! il bravo ragazzo, predisposto a volervi bene e rispettarvi, deve farvi davvero schifo"


"Se venissi da te con intenzioni serie e con un approccio romantico, tu, con tutta probabilità mi risponderesti....."


" Guarda, tu sei un amore, un ragazzo da sposare, come te non ce ne sono, ma preferisco uscire con **** che mi mena dalla mattina alla sera, mi ruba i soldi, fa lo spacciatore e ha un rapporto incestuoso con la zia.....però è taaaaaaaanto seeeeeexy, mi fa impazzire è più forte di me".

Un fondo di verità nella considerazione-paradosso del mio amico c'è eccome, pensate che sfogliando la rivista Silhouette di ottobre ho trovato un reportage di ben tre pagine (da 166 a 168) dedicato al fascino del mascalzone. una serie di consigli per gestire al meglio le relazioni con i BAD BOYS, con tanto di dritte per amarli e non farsi male. Forse non è una piaga così circoscritta, quella del bastardone che nondevechiederemai se anche i "giornaletti" per donne prendono a cuore il fenomeno. Non è che l'emancipazione, la maggior consapevolezza acquisita da noi donne, che ci differenzia così tanto dalle nostre mamme e nonne, ci ha fatto diventare delle spericolate sperimentatrici del sentimento estremo? tutto adrenalina? con uno smisurato bisogno di ansia, pathos, alti e bassi? Delle vere e proprie drogate di sensazioni borderline.




Personalmente, credo di aver superato la fase AMAMI BASTARDO, diciamo che mi sono evoluta: la pupa che era attratta dal bullo adesso è una crisalide e tende ad interessarsi a




sfigati


complessati


depressi o ex depressi con tendenze maniaco-compulsive




Sono in fiduciosa attesa di diventare finalmente una farfalla e di concludere la mia evoluzione.




I believe I can fly!









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