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giovedì 26 marzo 2009

ma che fai? ti "sballi" col TAVOR?


Di Chica Mala


da un recente rapporto del CNR emerge un lato degli adolescenti italiani a mio avviso sconcertante: i 16enni usano sempre di più gli psicofarmaci per sballare. Non spinelli, ecxtasy, acidi, cocaina, bensì Tavor, Xanax e benzodiazepine varie che, associate all'alcool, diventano cocktails micidiali.

Non so esattamente cosa pensare, probabilmente gli effetti della crisi economica pesano anche sulle mancette dei ragazzi, ora, piuttosto che spendersi 10 euro per un paio di canne, preferiscono attingere all'armadietto dei medicinali in casa e "farsi" con l'ansiolitico che il papà usa per tenere sotto controllo la pressione e con le pasticche (quasi sempre a base anfetaminica) ingurgitate da mamma per inseguire il miraggio di una silouhette dei tempi andati.

Secondo le teorie dei più, le colpe sono, come al solito, da attribuirsi a genitori ed insegnanti e ai cattivi rapporti che instaurano con i giovani virgulti. Non sono d'accordo! Si certo, c'entra sicuramente la fragilità e l'insabilità emotiva caratteristica di quell'età ma è anche vero che la farmacologia e l'uso indiscriminato di medicinali crea opportunità difficili da non cogliere per chi non ha i mezzi e la forza di resistere ai piccoli malesseri quotidiani, quindi non spariamo sempre a zero sui poveri adulti che ormai dall'alba dei tempi sono il capro espiatorio di tutti i mali delle nuove generazioni.

Lo ammetto, in gioventù, in momenti di particolare sconforto ho perso di vista la strada maestra, magari per una delusione d'amore e a volte per i fallimenti a scuola ma mai, dico mai ho dato la colpa a qualcuno della mia debolezza. E poi..ho sempre avuto il terrore delle droghe sintetiche, la paura di bruciarmi il cervello, di subire danni irreparabili. Qualche mese fa, in un periodo di forte stress la mia dottoressa ha provato a prescrivermi dei tranquillanti, cercando di convincermi che mi trovavo in piena sindrome ansioso-depressiva; beh, è bastata la mia faccia per farle mettere via il ricettario e rimetterrsi la biro nel taschino del camice!

Questa mia avversione per tutto cio che l'organismo non produce naturalmente mi fa balenare nella testa apocalittici scenari futuri:

saremo, al tramonto della nostra esistenza, in balia di una classe dirigente costellata di maniaci depressi, dogati dal cronico uso degli stabilizzatori dell'umore? E peggio ancora, visto che sono ormai le donne le maggiori fruitrici di alcool e pasticche, nel futuro avremo intorno una banda di isteriche dalle quali tenersi a debita distanza?

Boh, magari non più di quanto lo siamo noi adesso, di quanto non lo sia io, nonostante sia del tutto "pulita" (Confesso però, di prendere, ogni tanto, un moment act per il mal di testa e il week end mi bevo qualche chupito di rum dolce per poi sgambettare allegramente in pista al ritmo della salsa cubana).

Un ultima cosiderazione, forse banale. Visto che le medicine, usate per patologie importanti, non si possono di certo abolire, così come sono diventate obbligatorie per Legge tante cose in materia di sicurezza, perchè non rendere obbligatorio l'uso di armadietti chiusi a chiave per custodire qualcosa che per il malato è d'importanza vitale, ma per qualcun altro in casa può diventare pericolo mortale.


8 commenti:

Trippi ha detto...

bentornata socia!! Fusse che fusse la volta bbuona e riprendiamo a scrivere? Quanto ai farmaci, ho la stessa idiosincrasia nei confronti di tutti i farmaci con il suffisso psico.. per fortuna rilascio endorfine naturalmente!!

Trippi ha detto...

ora che ci penso, ci sono persone predisposte: mio cugino era così attratto dalle pasticche che ogni tanto apriva il cassetto della sorella e ingollava "a muzzo"! Con tutte le pillole anticoncezionali che deve aver ingurgitato mi chiedo come sia possibile che io non abbia uno stuolo di nipotini e lui non canti come Farinelli

Unknown ha detto...

tippi....argomento davvero spinoso questo, anche se rivisto in chiave ironica. se solo penso che a 16 anni per non voler curare un mal di denti ho fatto un'intossicazione da antidolorifici e mi sono dovuta sparare 2 mesi di punture per pulire il fegato, igrossato a dismisura.... davvvero, certe volte mi urta persino prendere il moment!

Anonimo ha detto...

Mah, è vero che a 16 anni si sottovalutano molto i rischi connessi all'ingollare alcool/medicinali in modo indiscriminato, in un certo senso quella dello sballo è una fase, e speranzosamente passa.
E' anche vero però che la prescrizione di farmaci (come gli ansiolitici) avviene un po' troppo a cuor leggero, perchè in fondo il padre che non sa gestire l'ansia del lavoro e piglia una pasticchetta non lo vedo tanto diverso dal ragazzo che vuole sballare e prende la stessa pastichetta: l'atteggiamento di fondo non cambia molto.
Ciao, bentornate! Sono felice di leggervi di nuovo.

Unknown ha detto...

si cincia....infatti sono considerazioni dettate dal gap generazionale che ormai mi sapeara anni luce dai sedicenni, in sostanza è così, gli abusi avvengono ad ogni età. Speriamo di riprendere ol ritmo di una volta e di tornare ad essere prolifiche com un anno fa.
p.s. ti ricordi il nido sulla finestra di mia sorella? quello di cui ti avevo mandato una foto? l'uccellino è tornato e ha fatto 2 uova...appena riesco immortalo la "famigliuola! :)

Anonimo ha detto...

Si vede che l'uccellino si è trovato bene!!
Mi fa piacere che sia tornato, e mi fa piacere che siate tornate anche voi...e che le cose anche dal punto di vista lavorativo siano in qualche modo un pochino migliorate.
Ciao

Trippi ha detto...

Grazie Cincia!! Lo sono!

Anonimo ha detto...

Io ho iniziato a 13 anni. Adesso ne ho 36 e non ho mai smesso. Il Tavor ti fotte per sempre.

A.

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