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giovedì 27 novembre 2008

Abbordaggio al centro commerciale

Di Chica Mala



Lo scorso venerdì mattina, per controllare la tensione in vista di un incontro/scontro, avente come oggetto la mia scarsa disciplina sul posto di lavoro, decido di andare al centro commerciale con la seria intenzione di acquistare qualcosa di non ben definito.

La prima tappa è il negozio di intimo ma manca l'ispirazione quindi, un'occhiata veloce poi, diretta da ZARA. Me la prendo comoda, visiono tutti i cappotti uno per uno, le scarpe e poi passo in jeanseria perchè apparentemente ho voglia di casual. Niente. Anche qui non trovo nulla che attiri la mia attenzione al punto di farmi estrarre il portafogli dalla borsetta.

Mentre esco da ZARA incrocio lo sguardo di un signore di mezza età, ben vestito, valigetta 24 ore alla mano, bluetooth all'orecchio.

Nella frazione di secondo in cui lo guardo penso "ma questo, alle dieci del mattino, in mezzo ad un corridoio del Carrefour con l'aria smarrita e vestito in quel modo, cosa va cercando?".

Beh, l'ho scoperto in fretta: praticamente niente! Tant'è che decide di diventare la mia ombra. Mi segue in tutti i negozi nei quali entro, per ultimo in libreria, dove comincio a spulciare gli scaffali alla ricerca di una lettura che susciti il mio interesse.

Devo dire che a questo punto sono ormai infastidita e non nascondo di provare un forte senso di disagio.

Mi gira attorno come l'avvoltoio quando percepisce che la preda è ormai allo stremo.

Narrativa - ed è lì, long sellers - ancora lì, viaggi - di nuovo lì... Al reparto saggistica mi si piazza di fianco e mi sussurra in un orecchio "certo che qui c'è proprio l'imbarazzo della scelta"; io, senza sollevare la testa emetto un grugnito o qualcosa di molto simile, agguanto l'ultimo libro di Giovanni Floris , pago ed esco di corsa. Percorro il corridoio che mi separa dall'uscita a passo di marcia sostenuto, varco la soglia, arrivo alla macchina e mi dirigo in un altro centro poco lontano da quello, dove fortunatamente vengo ignorata dalla popolazione indigena. Qui mi tranquillizzo e dopo un caffè do sfogo al mio bisogno di shopping.

Ora sono pronta per affrontare il "tribunale dell'inquisizione" che viene a giudicarmi direttamente dalla "santa sede".



A conti fatti, se un fugace sguardo ha reso così ardito quest'uomo, al punto tale da pedinarmi e marcarmi stretto per più di un'ora, cosa sarebbe successo se gli avessi sorriso, o fatto l'occhietto?



Probabilmente è un maniaco psicopatico, una persona normale non si comporta in quella maniera. Il malessere che mi ha provocato, a pelle, da subito, è stato molto molto forte.

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Hai fatto bene a seguire il tuo istinto, spesso le sensazioni di disagio che sembrano immotivate quando un estraneo ci avvicina ci dicono qualcosa di vero. Almeno, io sono convinta che bisognerebbe ascoltare un po' di più la "pancia" invece della ragione.
Come è andata con l'inquisizione?

pytta ha detto...

....che Dio benedica i tuoi grugniti allora....

Unknown ha detto...

Cincia, anchi prefersco ascoltare la voce dell'istinto, nella maggior parte dei casi ti salva la pelle. per quanto riguarda l'inquisizione ti rimando all'altro blog e al mio post di prima denuncia, il primo di una lunga serie..
http://larticolouno.blogspot.com/2008/11/la-sospensione-cautelativa.html
Pytta: ;)

Anonimo ha detto...

Ciao!
Ho letto, ma non ho capito bene..ti è successo tutto ciò per una discussione al telefono (tuo) con una collega? Spero che tutto si appiani, anche se forse in un posto dove ti fanno un ciocco simile non so se valga la pena restare.
In bocca al lupo!

Unknown ha detto...

No cincia, sono stata licenziata per giusta causa. Ora sarà il giudice del lavoro a stabilire la legittimità del provvedimento. Per quanto mi rigurarda, ho già trovato un altro lavoro e comincierò a metà dicembre. Per il momento mi godo un pò di riposo e...ora che non sono più complice di questi farabutti (perchè cosi era), mi sento più leggera, nonostante abbia subito una umiliazione grande ora per lo meno sono pulita. :)

Anonimo ha detto...

Accidenti..Riposati e ricaricati, che dopo questa brutta esperienza ne avrai bisogno. Spero che il giudice dia una lezione ai tuoi ex-datori di lavoro. Ti mando un abbraccio e ti auguro buona fortuna e buon inizio per il tuo lavoro nuovo!
Ciao

Anonimo ha detto...

Ciao chica,
siamo a metà dicembre...Ti auguro perciò in bocca al lupo per il nuovo lavoro che comincerai in questi giorni!
Ciao

Anonimo ha detto...

Come stai? Tutto bene? Hai ricominciato nel posto nuovo? Spero di sì.
Tanti auguri di buon Natale e buon 2009 a tutte e tre!

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