ancora miti, riti e liturgie di abbordaggio metropolitano

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sabato 30 ottobre 2010

Schifato tu?


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Le ultime agenzie ci fanno sapere che Mister B. "è schifato", probabilmente a fronte delle indiscrezioni sul caso Ruby.

E noi poveri italiani come ci dovremmo sentire?



She would never say where she came from
Yesterday don't matter if it's gone
While the sun is bright
Or in the darkest night
No one knows, she comes and goes (...)

Lei non dice mai da dove viene
ieri non importa se é passato
mentre il sole splende
o nella notte scura, nessuno lo sa
lei viene e va (...)




venerdì 29 ottobre 2010

Non sono bacchettona



Sbirciavo su libero.it e trovo qualcosa che mi vede del tutto concorde.
In effetti ci pensavo negli scorsi giorni, a tavola, guardando il programma di Carlo Conti all'ora di cena, passavano i trailer di "Terra Ribelle", la nuova fiction della RAI: "non staranno esagerando con le scene di sesso a quest'ora?".

Mentre milioni di famiglie si riuniscono passano immagini come questa:


Non so nemmeno di cosa parli questa fiction e francamente non me ne importa un fico secco, non sono insensibile al bello e alle immagini sensuali, specialmente se i protagonisti sono belli e giovani, la nudita e le scene di sesso esplicito non mi provocano alcun disagio; per farla breve non sono una bacchettona ma tutto questo, in fascia protetta mi sembra un po troppo forte, i bambini sono curiosi e fanno domande alle quali, quando hanno una certa età è difficile rispondere in modo corretto.



Naso da tartufi


fonte foto
In pausa pranzo, ho ritirato dei formaggi e dell'affettato che mi ero fatta preparare dalla titolare della gastronomia in cui mi servo di solito.
Mentre pago mi arriva, forte, stordente e tremendamente invitante l'effluvio. E' quello dei tartufi. Così chiedo alla signora se sto annusando bene. Lei mi guarda, sorride, allunga la mano nella vetrina davanti a lei e mi avvicina un involto: aspiro e mi scappa detto "mamma che voglia, sarà dagli anni di San Miniato che non ne vedo uno così grande e profumato". "Se vuole glieli posso portare, questo è per un'altra persona, ma questa è una buona annata, se ne trovano parecchi e i prezzi sono buoni!", mi tenta con il tartufo ancora li, olezzante.
Gli anni di San Miniato sono quelli con il mio ex, quando i fine settimana erano all'insegna delle vie del Chianti, della maremma toscana, di borghi antichi e crostoni, di cappelle di funghi porcini e schiacciatine della consuma, consumate tra Popi e i passi di montagna (in viaggio tra cultura e bellezza), di merende a base di fiorentina a San Casciano in Val di Pesa, di ponti di corda sospesi in mezzo al nulla, di bagni termali alle cascatelle di Saturnia.
Erano fine settimana economici, oltre che econogastronomici. Il mio ex a Milano era capace di perdersi a due isolati da casa, ma in Toscana era più preciso di un navigatore satellitare. Potevi essere nel bel mezzo del niente, tra casa di Dio e vattellapesca, ma potevi stare tranquilla che per l'ora di pranzo o di cena saresti stata a tavola. Lui i posti sembrava trovarli così, a naso! E non sbagliava un colpo.
Tutto questo non per dire che mi manchi il mio ex, ma quelle gite con il tasso alcolico un pò elevato, i profumi e la natura si. E chissà che quest'anno non mi faccia prendere per il naso e faccia una scappata alla mostra del tartufo bianco.

giovedì 28 ottobre 2010

"E chi è Mubarak?"

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Scusate ma tra bunga bunga e foto in bagno, escort minorenni e parlamentari maggiorate, papponi più o meno noti, ormai non mi scandalizzo più di niente. Però la domanda del titolo, che sarebbe stata pronunciata da un agente durante il fermo della signorina Ruby in risposta a una funzionaria che ne decantava il pedigree (comunicato niente di meno che da Palazzo Chigi) è esilarante.
da "il principe cerca moglie"
Sarà per il bunga bunga e per l'albero genealogico fasullo, oltre che per la singletudine del premier dei miei connazionali, ma il mio cervello parte per strane assonanze e subito mi si materializza nella testolina il "casting" delle vergini da parte del Re dello Swaziland e il Principe cerca moglie con Eddie Murphy, con Emilio Fede nella parte di fido cerimoniere.





Per la cronaca, ecco chi è Mubarak (fonte Wikipedia)

Muḥammad Ḥosnī Sayyid Ibrāhīm Mubārak, comunemente conosciuto come Hosni Mubarak (arabo: محمد حسنى سيد إبراهيم مبارك, Muḥammad Ḥusni Sayyid Ibrāhīm Mubārak; Kafr el-Musilha, 4 maggio 1928), è un politico egiziano, e il quarto Presidente dell'Egitto da quasi trent'anni, cioè fin dal 14 ottobre 1981.
Mubārak è stato nominato Vice-Presidente della Repubblica d'Egitto dopo una brillante carriera militare svolta nei ranghi dell'arma aeronautica egiziana. Assunse la Presidenza, succedendo al Presidente Anwar al-Sādāt, a seguito dell'assassinio di questi il 6 ottobre 1981.
In quanto Presidente dell'Egitto è considerato uno dei più potenti leader della regione vicino-orientale. Grazie alla Costituzione del 1971, il Presidente Mubārak ha esercitato un forte controllo del Paese
Il Presidente Mubārak è stato ri-eletto a grande maggioranza dei voti nei referendum elettorali per quattro volte: nel 1987, 1993, 1999 e 2005. I risultati di queste elezioni sono stati criticati dagli osservatori occidentali per le modalità in cui esse si sono svolte. Nessuno infatti ha partecipato in concorrenza col Presidente a causa delle restrizioni costituzionali adottate in un Paese in cui l'Assemblea del Popolo ( Majlis al-Shaʿb ), ossia il Parlamento monocamerale egiziano, gioca un ruolo assolutamente determinante nell'eleggere il Presidente della Repubblica. Tuttavia, nel febbraio 2005, Mubārak promulgò un emendamento costituzionale che permetteva ad altri partiti politici di concorrere alle elezioni contro il Presidente uscente. Come però era chiaro a tutti gli osservatori neutrali, Mubārak fu rieletto per la quarta volta.
A seguito delle crescenti pressioni interne e internazionali, per l'avvio di riforme democratiche in Egitto, il 26 febbraio 2005 Mubārak chiese alla stampa e al Parlamento, politicamente a lui vicino, che si emendasse la Costituzione per permettere un'elezione multi-partitica per il settembre successivo. Prima, però, Mubārak si garantì la propria posizione con la nomina ottenuta dal Parlamento, poi sanzionata, senza una reale opposizione, in un referendum.
Il ballottaggio del settembre 2005 fu peraltro un'elezione con vari candidati più che un referendum vero e proprio, ma le istituzioni elettorali e l'apparato di controllo rimase sotto la tutela presidenziale. Gli strumenti di comunicazione di massa ufficiali, inclusi i tre quotidiani governativi e la televisione di Stato, si espressero a favore della linea politica seguita da Mubārak. Proprio a conferma di questi rapporti, un sondaggio organizzato dal Pew Research Center ha indicato che una stragrande maggioranza di Egiziani esprime in effetti fiducia nella leadership di Mubārak, circa l'86% degli intervistati hanno indicato di avere "molta fiducia" o "abbastanza fiducia" nella leadership di Mubārak.
In anni recenti tuttavia si è verificato un lento ma progressivo rafforzamento degli organi di comunicazione "liberi" ed è accaduto che giornali indipendenti abbiano criticato talora il Presidente e la sua famiglia, essendo ben nota la propensione di Mubārak a che suo figlio Jamāl possa a suo tempo succedergli.
Il 28 luglio, Mubārak annunciò la sua candidatura, come ampiamente atteso da tutti. Per l'elezione prevista per il 7 settembre ci fu un forte dispiegamento di mezzi statali per appoggiare la candidatura presidenziale. Osservatori neutrali hanno sottolineato inoltre come fossero migliaia i voti falsificati a favore di Mubārak, espressi da elettori che non si erano precedentemente registrati e che non avrebbero quindi potuto recarsi ai seggi. L'8 settembre, il dott. Ayman Nūr, il candidato del partito al-Ghad (Domani), contestò i risultati elettorali e chiese la ripetizione delle elezioni. Il 9 settembre il Comitato Elettorale Egiziano, formato da numerosi giudici indipendenti rigettò la domanda di Ayman Nūr, che fu poco dopo pretestuosamente arrestato. (... continua a leggere)

mercoledì 27 ottobre 2010

Delle scorie e dei rifiuti

fonte vignetta

Non è perchè la Murgia è sarda, non è perchè è ovvio che quello che sta accadendo a Terzigno toccherà prima o poi altri siti destinati a fare da discarica o ad ospitare altrettanto sgradite centrali nucleari e/o scorie, ma è perchè dice meglio di me le cose che penso. Accattatevilla, lei e il suo pezzo sulle prove tecniche di repressione.
C'è bisogno di aggiungere altro?
Si, certo. In risposta a chi dice che siamo noi italiani a non volere scorie o rifiuti in casa nostra, mentre in altri paesi i sindaci competono a suon di carte bollate per accapparrarseli. Anche in questo caso la parola a un documentario sulle Scorie Radioattive andato in onda sulla RSI2 il 4 ottobre scorso (questa è la prima di 7 parti in cui è stato diviso e pubblicato su youtube):



Buona lettura e buona visione

martedì 26 ottobre 2010

Alla maratona di New York con tempo da Lupi


Non so se farmi scappare un sorriso o sbellicarmi dalle risate, mentre leggo la notizia sui partecipanti italiani alla prossima maratona di New York. Esilarante la rivelazione di un Lapo Elkann podista, dalle strisce di coca a quelle pedonali, un bel miglioramento non c'è che dire!
Che il mio vicino di casa l'on. Lupi fosse un appassionato di corsa lo sapevo già dalle sue numerose dichiarazioni in merito e dal fatto mi è capitato di incrociarlo, la domenica mattina, mentre io vado in palestra in auto, lui zampetta spompato per il marciapiede, direzione Parco delle Cave, con la stessa espressione stanca di molti maratoneti, alla fine del percorso. Capisco che per lui e i suoi amici politici ogni occasione è buona per farsi una corsetta, visto che in parlamento non hanno una strabeata da fare, in attesa che si decida se il Lodo Alfano s'ha da fare o no. Mi chiedo, però, quanti pagheranno la gita di tasca propria e quanti accolleranno il  viaggio all'estero alle spalle dei contribuenti.

Sarà ma io Lapo e Lupi me li vedo un pò così:



martedì 19 ottobre 2010

Stigmate

Emil Schildt fonte foto
Lo scorso luglio durante una visita specialistica, una dottoressa che non mi aveva mai vista prima mi ha fatto una serie di domande sulla salute dei miei genitori e su eventuali malattie familiari.
Mi lanciai li per li con la solita tiritera sulla longevità del ramo paterno, con l'esempio delle prozie vissute a lungo, sane e lucide, mentre dalla parte di mia madre la storia di famiglia era costellata di morti precoci e di tumori.
La dottoressa, mi augurò di aver preso da mio padre. Nessuna delle due immaginava che gli restassero meno di due mesi di vita.
Eppure nonostante la sensatezza dell'augurio del medico tra me e me speravo di aver preso dal ramo materno. Un ramo costellato di fiori all'apparenza fragili, ma resistenti alle intemperie della vita. Ai colpi di vento come a quelli di sole. Donne temprate da abbandoni e scontri feroci col proprio sangue, fortificate da un'empatia che rende stigmate il dolore dei propri cari. 
Le donne della mia famiglia sono scudi. Gli uomini sono buchi neri.
Donne meduse, all'apparenza trasparenti, ma capaci di scatenare reazioni fortissime, temprate da anni di solitudine e dalla vicinanza di uomini che risucchiano e nullificano quello che gli sta intorno. Sono edere di filo spinato, capaci di godere di poco, di succhiare e godersi la linfa della vita, concentrate sulla fonte della propria felicità, figli, compagni o lavoro che siano, quasi indifferenti verso tutto il resto. Pericolose per l'oggetto del proprio amore, se non è in grado di sostenere quella simbiosi. Donne flessibili come giunchi, piegate dalle sofferenze, ma pronte a risollevarsi, energiche ed elastiche dopo la bufera.
Ora vedo quelle meduse disorientate dalla mareggiata. Un ramo stanco sotto la gelata di un inverno anticipato, improvviso e maledetto. L'edera che appassisce senza la pianta da cui trarre nutrimento e vita, cui donare gioia e calore.
Mentre vedo spuntare le stigmate sui volti e i corpi delle donne della mia famiglia mi chiedo se questa forza ed empatia siano davvero un dono e non una maledizione. 

venerdì 15 ottobre 2010

Vampirizzata

Il vampiro affettivo, identikit del manipolatore sentimentale
Ogni tanto sul primo "Molto rumore per nulla" arrivano commenti che sono storie che hanno un valore speciale, un peso specifico diverso. Luna, dopo aver vissuto con un vampiro affettivo, racconta la sua esperienza con il "suo" manipolatore sentimentale, ne traccia l'identikit e racconta come ne è uscita, dopo 10 anni. Lo pubblico di seguito, con la speranza che possa dare forza e fiducia a chi non ha ancora trovato il coraggio di rompere il cordone ombelicale con cui certi uomini le soffocano.
sono stata vampirata dal mio ex x quasi dieci anni…è finita xchè l’ho mandato via di casa…iniziò tutto con una storia basata sul senso di protezione..io così sperduta sola lontano da casa..mi ha coinvolto in tutto ciò che faceva..poi mieloso ha conquistato i miei vendendosi da bravo ragazzo..mi riprendeva x piccole cose all’inizio, piccoli appunti sempre legati alla sua mania dell’ordine e a tante piccole fissazioni..poi un figlio dopo l’altro…è cominciata pian piano la sua opera di demolizione nei miei confronti..prima sulle cose che nn facevo abbastanza bene, poi su quello che nn ero, poi sull’aspetto fisico..ogni giorno che passava mi sentivo sempre peggio..poi ho cominciato a passare ore al buio a piangere..nn credevo più in me..rapporti occasionali e fuori dal letto nemmeno una coccola un abbraccio..avevo una fame di affetto disperata…poi cominciò l’ansia..poi paure occasionali..attacchi di panico paura di tutto…alla fine, pur non capendo cosa succedeva mi sono rivolta a un medico per curare i sintomi..e sono arrivata a capire la causa…in guarigione ho scoperto il tradimento..che è diventato più di uno…e lì ho detto basta..tanto sacrificio per lui..nn meritava nulla..mi sono ripresa me stessa e la mia vita..sono trascorsi 3 anni..nn sono ancora completamente a posto però sto lottando per guarire dalla tristezza della delusione..in realtà nn l’avevo abbandonato io ma lui aveva abbandonato me ogni volta che avevo bisogno di aiuto…auguri a tutti quelli che da oggi decideranno di guarire. Luna
Auguri anche a te Luna.

giovedì 14 ottobre 2010

Oggi non scrivo, ma vi invito a leggere

Saluti da Woodstock


Questo post di Stefano Montanari: "Grillo,  tra polveri sottili, cause usa e getta e silenzi"
"Credo di aver raccontato per iscritto non meno di un centinaio di volte la triste storia che mi ha visto coinvolto con il ragionier Giuseppe Piero Grillo, in arte Beppe, erede dell’impresa di famiglia, da anni comico di successo ed ora “uomo politico” emergente.
Ne ho scritto almeno cento volte, eppure sono pronto a scommettere che il 99,9% degl’italiani non ne sa nulla. E, allora, se si vuole capire ciò che seguirà, dovrò riassumere le vicende."

Comunque la pensiate su "certi personaggi mediatici", sulla raccolta di fondi e sulla ricerca scientifica, vale la pensa arrivare fino alla fine del lungo articolo e farlo rimbalzare in rete il più possibile. Che Montanari abbia torto o ragione penso che debba ricevere una risposta.

"Ormai beviamo qualunque fandonia, meglio se rassicurante, purché sia pronunciata tre volte per farla diventare pirandellianamente vera, o se la fandonia è strepitata in piazza da qualche guru abborracciato apposta per l’impresa.
Il fenomeno del grillismo, così funzionale al sistema, ne è la riprova più evidente e sconsolante. Migliaia di ragazzotti rassicurati dalla forza del branco e dal darsi reciprocamente ragione fino ad esserne intontiti sono pronti a portare il loro obolo di denaro e il loro lavoro a un personaggio senza alcuna qualifica politica o culturale"
Buona lettura e buona visione
Per ulteriori dettagli e visionare i documenti: il blog di Stefano Montanari



martedì 12 ottobre 2010

Non m'annoio

L'altro giorno qualcuno mi ha chiesto: "Ma tu, non sarai mica una di quelle donne che si annoiano se non lavorano?".

Sono in congedo per maternità dal 22 di settembre, più passa il tempo e più il lavoro non mi manca.

Per citare nuovamente Jovanotti "se io potessi, starei sempre in vacanza...". Sarà che ormai, alla veneranda età di 38 anni e subendo da venti le bizze del mercato instabile del lavoro che non mi ha permesso né di sviluppare una carriera, né una specifica professionalità mi sono disamorata.

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Sono arrivata alla conclusione che questi pensieri li covo da tempo ed è bastato scendere un momento dalla giostra per materializzarli.

Dopo il lavoro nero, quello sottopagato, le vertenze, i contratti a tempo determinato, subordinati e parasubordinati le false promesse e l'inevitabile scontro con amare realtà lavorare è diventata solo una necessità economica.

Ho passato il mio pomeriggio a pensare come fare, nel prossimo futuro, ad evitare il totale dissesto economico senza essere costretta a ricominciare da capo dopo il periodo di puerperio.

Fantascienza? Puo essere, ma anche no. Si accettano suggerimenti.


Pornografia del dolore

Gli Indifferenti, Leonardo Roperti, 2003

L'autista di un taxi malmenato a morte perchè ha investito un cane, un'infermiera ridotta in condizioni gravissime per una lite su un biglietto. Su tutto l'indifferenza o l'omertà dei passanti, il proprio tempo così ristretto e pressante da non lasciare spazio ad un briciolo di umanità.
Mi chiedo quanti di quei passanti che non hanno degnato di uno sguardo la donna riversa a terra avrebbero sospirato e commentato davanti alle immagini video dello stesso episodio, visto in tv sul divano di casa. La violenza, il soppruso è forse tangibile e degno del nostro tempo solo attraverso uno schermo? Il dolore e la sofferenza altrui assumono uno status solo se filtrati voyeristicamente dall'occhio di una telecamera?
La pornografia del dolore è l'unico mezzo che ci consente di provare empatia nei confronti del nostro prossimo?
Non più di qualche mese fa una donna filippina che si recava al lavoro è stata uccisa da un pugile violento che aveva appena litigato con la madre o con la fidanzata. Lei uccisa perchè era la donna sbagliata al momento sbagliato. L'ira e lo sdegno di una comunità per la brutalità di un gesto insensato sembra ormai un ricordo lontano. Fino alla prossima vittima, fino al prossimo impeto di condanna nei confronti di una società che ha dimenticato il valore della pietas, di una comunità che si è smarrita nell'individualità. Le nostre strade e le nostre stazioni emblemi di questo vuoto che è un buco nero che ci risucchia, lasciandoci spolpati del senso di solidarietà.
Mi chiedo se mettere per mettere un figlio in questo mondo sia più necessario coraggio o ogoismo. L'unico sentimento che resta è schifo per quello che siamo diventati, orrore all'idea di come potremo peggiorare.



venerdì 8 ottobre 2010

I vinti

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Si dice che la storia venga fatta dai vincitori. Ma cosa accade quando da un grande conflitto si esce tutti sconfitti?
Cosa accade quando, naturalmente, scompaiono i testimoni oculari, quando la memoria si fa sempre più evanenscente. Quando le "verità" dei mass media sono più forti, passano e restano impresse più facilmente di quelle documentali?
Come si fa a venire a patti con la propria sconfitta come genere umano e quanto dura questo sentimento?


Forse il senso di colpa cade in prescrizione se non lo si esercita?
Lo status di vittima si acquisisce e si mantiene per usucapione? Per averlo esercitato per qualche decennio senza che nessuno osi replicare?

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Ma allora perchè non fare un bel falò della memoria in cui mettere insieme tutti gli stermini, i genocidi e le persecuzioni del secolo breve. A partire dagli Armeni, passando per la Shoah, ma anche per le Fosse Ardeatine e le Foibe, con una sosta nei Gulag e tra gli affamati dal socialismo, mettendo nel mucchio gli abitanti di Hiroshima e Nagasaki, con un salto in avanti fino ai desaparecidos, con una sosta nei Balcani con i suoi corsi e ricorsi di pulizia etnica, per terminare con i fratelli Ruandesi finitisi a colpi di machete e le migliaia di persone che non avranno un trafiletto nei libri di storia, ma non per questo sono morte meno crudelmente per crimini di guerra.
La guerra si sa è un fatto di uomini, di maschi, la pace è donna. Le donne odiano la guerra perchè porta via i loro compagni, i loro figli. La donna preserva, ingloba, protegge. La donna ricorda. Ecco perchè temo che finchè le donne verranno tenute lontano dal governo degli stati, per i vinti non ci sia speranza. Dopo il secolo breve è arrivato il secolo dalla memoria breve, dietro l'angolo la negazione della memoria.

giovedì 7 ottobre 2010

Jogging con sesso


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"Cara, vado a fare una corsetta", si sente dire la moglie dal marito, tornato dall'ufficio solo mezz'ora prima - "giusto un paio di km per scaricare la tensione della giornata di lavoro"; "vai vai amore, io intanto preparo la cena". Scenario comune direi potrebbe succede in ogni casa che si rispetti no?

A Milano, al Monte Stella, le prostitute romene informano il giornalista del corriere che le intervista che 8 clienti su 10 sono proprio fanatici del jogging. Giovani e atletici ma anche vecchi e panciuti.

Un paio di giri di corsa sostenuta intorno alla montagnetta e poi, dopo una breve trattativa con le lucciole infrattamento tra le fresche frasche e sessione di "defatigamento muscolare" e "rilassamento coitale".

Prezzi contenuti: intorno ai 30 Euro, una cosina veloce e tutti sono contenti, lo sportivo, la zoccola e anche la ignara compagna che amorevolmente sta cucinando gli ossibuchi all'aitante maritino.

Chi l'ha vista.. l'umanità? Quando lo stupro mediatico passa per informazione

Dal canale Rai su YouTube, la gestione in diretta della confessione dell'omicidio di Sarah Scazzi da parte dello Zio Michele (da casa sua, con la figlia Sabrina dietro le telecamere) e della ricerca del cadavere.
Il dramma di una madre (oltre che cognata), di un fratello, di una figlia in diretta tv. Chi ha visto l'umanita?

Agghiacciante.



mercoledì 6 ottobre 2010

E sarà bellissimo



La curiosità morbosa dei più è un qualcosa di inevitabile, non c'è nulla da fare. Personalmente non la trovo una notizia sconvolgente quella dell'outing di Tiziano Ferro. Già qualche anno fa, in un'intervista al solito Vanity Fair aveva sbandierato la sua predilezione per la bisessualità, questo mi aveva fatto pensare ad una preparazione ad un passo ben più importante.

Che dire, se per trovare il coraggio di esternare ciò che si è realmente, anche nella sfera sessuale/sentimentale, bisogna scrivere un libro di memorie ben venga.

Buona vita a Tiziano

Pronti? Baby Pit stop al via anche a Milano


Il primo Baby Pit stop di Milano è stato aperto ieri alla Mangiagalli (grazie al protocollo d'intesa Unicef e Asl). Altri 50 punti "allattamento" in luoghi pubblici (bar, supermercati, farmacie e centri commerciali) faciliteranno la vita delle mamme e forniranno un punto d'appoggio per la pausa colazione dei bebè. Un piccolo grande aiuto per le mamme fuori casa che sta prendendo piede, poco alla volta, città dopo città, anche nel nostro paese.
Chissà che i tabù che persistono ancora sul tema evaporino come gocce di latte caldo!


martedì 5 ottobre 2010

Una bugia reiterata più volte non diventa verità

Questa frase che molti mariti si saranno sentiti dire dalle proprie mogli mentre gli spiattellano gli indizi in un tradimento, l'ho sentita ieri da Giuseppe Cascini, segretario dell'Associazione Nazionale Magistrati, in collegamento a Otto e mezzo,  in risposta a Maurizio Lupi che perorava la causa di Berlusconi come perseguitato dalla magistratura dal momento della sua discesa in campo (parla di anomalia oggettiva e persecuzione - timeline 12'32''). "Non è che ripetendo ossessivamente una bugia questa diventa verità" ha esordito Cascini. In realtà Berlusconi era già inquisito precisa il magistrato (timeline 13'38'' smonta la tesi dell'oggettività e dell'accanimento contro il Presidente del Consiglio), ed è sceso in campo proprio per questo motivo, mi viene da pensare, maliziosamente ma non troppo.
"I procedimenti penali a carico dell'Onorevole Berlusconi per fatti relativi alla sua vita di imprenditore sono incominciati molto prima del 1994 (data della discesa in politica ndr). Non è vero che l'Onorevole Berlusconi ha avuto più avvisi di garanzia di chiunque altro perchè ha avuto alcuni processi, alcuni dei quali si sono conclusi con la prescrizione, alcuni dei quali con l'assoluzione, a riprova del fatto che non c'è un accanimento. Perchè se ci fosse un complotto o un accanimento forse i processi si sarebbero conclusi diversamente. Invece ha avuto, come tutti gli imputati di questo paese, dei tribunali che hanno deciso, torto o ragione, secondo giustizia.
Se c'è un accanimento, se c'è un'aggressione. queta è nei confronti della magistratura e io trovo incredibile che persone che hanno responsabilità istituzionali non si rendano conto dello scempio delle isituzioni che sta avvenendo in questo paese." (Giuseppe Cascini - ANM- 04/10/2010)
Se non avete visto la puntata vale la pena farlo, se non altro perchè difficilmente si vede smantellare con tanta calma, pacatezza e autorevolezza quella faccia di bronzo di Lupi.
Anche se molte signore conoscono bene quella patetica insistenza con cui i mariti colti in castagna si attaccano a pretesti e altri argomenti fuori tema arrampicandosi sui vetri. 
Mi scuso per la seconda citazione de La 7 in due giorni, ma è l'unica informazione tv che riesco a guardare a parte quella della tv Schfizzera.

mala sanità ma anche eccellenza


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Sarà che la scorsa stagione no mi sono persa nemmeno una delle 10 puntate del programma di Foxlife, "Trapianti - destini incrociati", sarà che il Prof Pinna mi ha fatto subito simpatia per la sua energia e per la sua umanità; forse per questo mi piace questo articolo de Il Messaggero che parla dello staordinario lavoro suo e della sua equipe.
In 24 ore all'unità operativa Trapianti di fegato e multiorgano del Policlinico Sant’Orsola Malpighi di Bologna sono stati effettuati ben 7 trapianti in simultanea, di cui uno di ben 6 organi. Che lavoro eccezionale!
Certo non è giusto ignorare i casi di malasanità, è nostro diritto esserne informati ma è nostro diritto anche sapere che questo paese è fatto anche di eccellenza nel campo medico, ci sono professionisti che ogni giorno operano piccoli grandi miracoli e guai se così non fosse.

lunedì 4 ottobre 2010

Sirene, trote e delfini


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La più intelligente in casa Bossi sarebbe la signora Manuela, il figlio Renzo, il trota lo conferma? Ecco la domanda della Bignardi durante la prima intervista (per lui e per la nuova edizione) de Le Invasioni Barbariche al delfino del senatur. "Non ci guarda la mamma? Le signore ci seguono" incalza la giornalista.
Certo stupida non dev'essere se ha ottenuto 800mila euro per la sua "scuola" parificata, cui accenna più volte il figlioletto con le patate in bocca. 
E se gli si chiede se si sente offeso a sentirsi chiamare trota:
"Di delfini ne ho visti tanti andare male, preferisco il trota.. ho fatto le magliette.. ho fatto anche la trota coi riccioli pensa te!".
Eh si, sorge malizioso il  sospetto che ci sia proprio lo zampino della mamma nella discesa in politica del 22enne, anzichè del maggiore Riccardo, nato dalla prima moglie: "Guadagno 10mila euro al mese, ma devolvo il 30-40% al partito, lo facciamo tutti".
E sulla fiducia del padre nelle sue capacità:
"Ho fatto la campagna elettorale senza di lui (...) è venuto a fare un comizio solo e ricordo che quella sera era quasi più nervoso lui di me, perchè non mi aveva mai sentito parlare dal palco (...)  insomma lui mi spinge, mi spiega tanti avvenimenti, cose nuove". 
arrivano poi i momenti comici e non mi riferisco alle esilaranti imitazioni del rampollo padano, quelle si sprecano. Ma al battibecco da Chiambretti tra due bionde sirenette "Pseudoconquiste" del trota.
Per non parlare del rush finale le domande secche
"Ti candideresti come sindaco di Milano" Si
"Matrimonio tra omosessuali sei d'accordo?" Credo nella famiglia e al matrimonio uomo e donna
"Sei credente" si
"Cosa pensi di comunione e liberazione" Diciamo che ha allungato un pò le mani
"Tre valori" onesta, mmmh non saprei, "beh sono tuoi non ti posso aiutare" chiosa la Bignardi, alla fine oltre l'onestà non semrba che ne conosca o apprezzi altri
"I politici italiani che apprezzi di più" Maroni credo sia uno dei ministri quadrati e (non della lega) Bersani
"Borghezio ha fatto questa previsione se si va oggi al voto lega al 15 e Bossi premie, che cosa pensi c'è andato vicino" si, ce la faremmo anche a Bologna
"Cosa pensi umanamente di Fini" Ha sbagliato, doveva tenere il suo partito che era AN
"Giusto o sbagliato esibire i simboli della lega nella scuola" Nella scuola la politica non c'entra
"Cosa non va nell'inno di Mameli" Schiavi di Roma
"Ci spieghi una volta per tutti dove arrivano i confini della Padania, non l'ho mai capito" Arriva all'Emilia e alla Toscana



venerdì 1 ottobre 2010

Butlers in the Buff, i maggiordomi desnudi

fonte foto

I maggiordomi desnudi inglesi continuano a lavorare a pieno ritmo, ora oltre al sito e varie sedi hanno un profilo facebook e si propongono di "esportare" l'idea anche all'estero. Grazie al passaparola e ad azzeccate campagne mediatiche messe in piedi periodicamente, gli instancabili maggiordomi e hostess della Male order company inglese continuano l'attività con profitto e lanciano nuove iniziative.
La foto qui sopra è stata pubblicata sul profilo Facebook dei Butlers in the Buff lo scorso 17 settembre, la signorina "impressionata" dal sedere del bel maggiordomo è la vincitrice della scorsa edizione dell'X Factor inglese Alexandra Burke.




Mi chiedo se arriveranno mai nel nostro paese. Anche se nutro i miei dubbi che i belloni con il grembiulino e il sedere all'aria possano mietere gli stessi successi e che la versione rosa, con "gorgeous hostesses" abbia maggiori chance (nonostante la concorrenza spietata di pseudoagenti del largo bacino di aspiranti parlamentari nostrane).
Dimenticavo, se qualcuno/a di voi vuole cambiare aria, nella sede di Bristol cercano un Office Manager, vestito/a naturalmente.
Sherazade



Evviva la neve



Invito alla presentazione di Evviva la neve - vite di persone trans e transgender (cliccare sulla foto per ingrandire e andare al sito)


Nell'ultimo mese sono successe delle cose che hanno cambiato la mia vita in modo irreversibile e mi rendono impossibile (nel breve periodo) gestire il mio tempo libero con la stessa libertà di prima.
Le conseguenze le hanno subite solo le persone a me care e per il resto in tutta sincerità me ne frego altamente. Questo è stato vero finora, perlomeno. Perchè mi dispiace moltissimo non riuscire ad andare a Trieste domani per la presentazione del libro Evviva la neve di Delia Vaccarello.
La presentazione come potete leggere nell'invito qui sopra avverrà alle 17.30 durante il convegno di due giorni all’Ospedale di  Cattinara dal titolo ‘Disturbi di identità di genere: tecniche di intervento, presa in carico multidisciplinare e aspetti medico-legali’, in cui verrà testimoniata l'esperienza del'Associazione Transgenere sia come associazione che nella gestione del Consultorio Transgenere.
Invidio chi ci sarà, invito chi può e vuole ad andare, invito chi può e finora non si è interessato/a a farlo, perchè l'unica arma in grado di abbattere i pregiudizi è informare o essere informati, conoscere e far conoscere.
Buon lavoro a tutti.
Trippi

Volevano i pantaloni


di Chica Mala
Da queste parti le stramberie dei nostri cuginastri d'oltralpe difficimente passano inosservate. Saranno anche moti di rivalsa, dovuti alla malcelata antipatia e al palese senso di superiorità che i francesi nutrono nei nostri confronti ma, confesso che gongolo quando scovo notiziole tanto succulente.
In quel di Parigi, i consiglieri comunali verdi e comunisti (ah questi sovversivi dell'ordine), hanno presentato un'istanza alla prefettura della capitale, volta ad abrogare un'ordinanza risalente al 26 brumaio dell'anno VIII che secondo il calendario della rivoluzione francese corrisponde al 17 novembre 1799 per la quale
"ogni donna desiderosa di vestirsi come un uomo deve presentarsi alle autorità di polizia per ottenere il permesso, il quale verrà concesso solo a fronte di un certificato medico".
Questo sta a significare che nella cerchia della grande città le donne che indossano pantaloni sono da considerarsi delle criminali. In questa stagione dove l'intolleranza la fa da padrone e dove soprattutto la Francia ha un ruolo fondamentale, viste le ben note politiche di Sarkò im materia di immigrazione e diversità, di certo non è un bel manifesto questo della norma rivoluzionaria.
Per quanto riguarda Fraternité e Liberté Monsieur le President ci ha già dato lezione con i ROM e la loro, per così dire, cacciata in massa; in fatto di Egalité si possono ringraziare Robespierre, Marat & co.?


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