ancora miti, riti e liturgie di abbordaggio metropolitano

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venerdì 28 agosto 2009

Sulla lunga distanza prevale la natura


Sono in crisi d'astinenza salsera!

Sabato scorso, nonostante non avessimo fatto niente e avessimo riposato nel pomeriggio, non siamo andati a ballare perchè lui era tutto dolorante (dalla palestra del MERCOLEDI').

A un certo punto, mentre gemeva nel letto mi ha detto che voleva essere cremato "non so se riuscirò a superare la notte".
Gli ho risposto che il vaso con le ceneri in casa non lo volevo, che se voleva potevo fare un gesto poetico: ricongiurgelo con il mare buttando il tutto nel water.

Al che mi dice piccato "tu non puoi capire il dolore..."
Io? Io sono una donna, noi donne siamo programmate per sopportare il dolore! Mestruazioni, parti e soprattutto il male peggiore: gli uomini!
Lui ha bofonchiato e si è addormentato.
Dopo aver sentito l'aneddoto mia cugina divertita dalla storia mi fa:
"ok non c'è speranza tutti uguali!?"
E io "si, fatti con lo stampino! Anche quando all'inizio fanno di tutto per conincerti di essere diversi.. sulla lunga distanza prevale la natura".

Anche per noi donne, ovvio!

Trippi


Monsier le President

di Trippi
Prendo di peso dal sito di Daniele Sensi questi due video e vi invito a leggere il post.

Quanto a me, sono senza parole!

giovedì 27 agosto 2009

C'è sempre una seconda volta per..


vivere
Scusate se rifaccio il verso agli harmony sdolcinati della mia adolescenza che avevano come protagoniste donne non più giovanissime cui la vita offre una seconda chance, quando non se l'aspettano più.
E' questo l'augurio che faccio a Whitney Houston, una donna che non ha saputo gestire il proprio talento.
Mi auguro che questa volta non vada sprecato.
Così mentre qualcuno piange un altro grande, ora che è troppo tardi, elaborando l'immancabile teoria del complotto, perchè non dare una nuova possibilità a una delle voci più belle del 20esimo secolo.
Nel suo sito lo streaming dell'album del ritorno "I look to you" in uscita il 31 agosto. Penso che ne comprerò una copia per me e un'altra la regalerò a mia madre per il suo compleanno il prossimo 19 settembre.
In bocca al lupo Whitney

Sherazade


fonte foto

martedì 25 agosto 2009

Persepolis 2.0


Start spreading the news

E' di questi giorni la nomina ufficiale del nuovo governo Ahmadinejad.
Tra loro, come armi di distrazione di masse 3 donne e un terrorista di professione come ministro della difesa.
Ecco perchè vale la pena di diffondere Persepolis 2.0, nato con l'autorizzazione della Satrapi è nato ispirato nella forma e nello spirito al fumetto originale (ma l'iraniana naturalizzata emigrata in Francia non ha scritto una riga!).
Ha già raggiunto i centomila lettori, ma ecco il sito ed ecco quello che possiamo fare noi, nel nostro piccolo.

Sherazade





Upnews.it

lunedì 24 agosto 2009

Impressioni Post-Festival (l'anno del reggaeton)


Di Chica Mala
Da buona Latinoamericando-addicted non potevo, a Festival terminato, esimermi dal commentare i due mesi passati.
Sono ormai anni che passo lle serate tra gli stand dell'evento latino clou dell'estate milanese e mi sono sempre divertita come una pazza. Salsa ovunque. Nella Plaza de Cuba, nello stand del Venezuela, al salsodromo, persino al playa Santo Domingo, tra una bachata e un merengue ci scappava una salsita. Quest'anno....
REGGAETON! OVUNQUE!
Non dico che non mi piaccia, il ritmo è orecchiabile e coinvolgente ma porca la pupazza, in ogni angolo trovavi gruppi di gente che, capitanati dagli animatori, muovevano cintura, colita e tutti i muscoli pelvici a disposizione (nella maggiorparte dei casi con risultati a dir poco esilaranti). Quello che i miei occhi e la mia testolina quadra hanno percepito è stato lo stesso effetto che ti fa la festa di paese o la serata danzante da villaggio turistico per famiglie, con il capofamiglia in bermuda e canottiera che fa vibrare il panzone a tempo di musica e la gentil consorte, con pargoli al seguito che suavemente si abbassa roteando il bacino e mette in bella mostra i mutandoni da ciclo. I balli di gruppo vanno benissimo, sono anche divertenti a loro modo, ma non tutta la sera, mi sembra di essere tornata indietro nel tempo, quando a Milano, nei locali latini si faceva solo ed esclusivamente questo (parlo degli anno 90 ovviamente).
Non saprei cosa pensare, probabilmente la crisi ha aguzzato l'ingegno degli espositori e ha sviluppato tecniche di marketing assai sofisticate: REGGAETON+CALDO INSOPPORTABILE=ARSURA E AUMENTO DELLE CONSUMAZIONI. Scherzi a parte, devo dire che sono rimasta molto delusa, i prezzi altissimi e la possibilità di svago non all'altezza dei costi.
Mi auguro che l'anno prossimo l'offerta venga diversificata altrimenti, con sommo dispiacere, i miei pochi soldini migreranno verso altre piste...



A occhi chiusi, come con la Shoah

fonte foto



Oggi non vi propongo niente di mio, ma questo pezzo. Ringrazio Chit per la segnalazione sul suo blog, che riprendo e vi invito a leggere.

Trippi




"Citiamo, non a caso, le parole che il giornale dei vescovi “Avvenire” ha usato
per descrivere la terribile situazione dei migranti, riferita anche al nostro
paese.

La situazione di violenza contro le persone Trans, Lesbiche e
Gay, nel nostro paese, ha da troppo tempo oltrepassato la soglia di emergenza."
Continua a leggere




sabato 22 agosto 2009

Che serata di merda!


di Trippi

Non mi riferisco alla mia, (anzi mi sono davvero divertita, ho salutato tante persone che tra le mie e le loro vacanze non vedevo da un pezzo e mi sono divertita tantissimo ) ma a quella di una poveraccia che ieri allo Zoo Latino non c'è l'ha fatta a trattenere le feci a un metro dal punto in cui nessuno si sarebbe accorto di niente. Mi chiedo come abbia fatto ad attraversare la pista locale, pagare alla cassa e uscire.
Eh si avete letto bene, benissimo!
Mentre mi trovavo all'interno dei bagni delle signore a chiedermi insieme con altre ballerine di salsa per quale motivo passiamo tanto tempo a truccarci, pettinarci e vestirci bene se alla prima salsa ci conciamo da buttare, comincio a sentire uno strano odore e lo sguardo viene calamitato da una serie di impronte scure sul pavimento. Da li a fare le pollicine e scoprire una massa fumante e calpestata proprio di fronte all'ingresso c'è voluto poco. Così tra lo sconcertato e l'incredulo si è attivato il classico coordinamento al femminile, tutte a controllare il fondo di bufala delle scarpe, due ragazze ad avvisare all'ingresso e io a ricoprire il ricordino con una quantità industriale di asciugamani di carta (giusto per evitare che qualche altra poveraccia se ne portasse un pò a casa)!
Per carità sono cose che possono capitare, certo sarebbe meglio se capitassero in posti meno affollati di un locale latino preso d'assalto dai salseri in crisi d'astinenza da ballo dopo le vacanze.
Però mi chiedo com'è che io e le altre che affollavamo il bagno non ci siamo accorte di niente, se non a cose fatte?
Bah!
Una cosa è certa per qualcuno è stata davvero una serata di merda!


venerdì 21 agosto 2009

Il broccolatore tenace

fonte foto
di Trippi

questa è fresca fresca, risale infatti a qualche minuto fa e mi ha strappato un sorriso divertito oltre a farmi capire perchè i corrieri sono sempre in ritardo. Mentre venivo al lavoro sono incappata in un tacchinatore ostinato che è riuscito a utilizzare tre tecniche di abbordaggio fallimentari in meno di 5 minuti!
Il primo tentativo nel percorso che che dalla metro mi porta all'ufficio: il broccolatore fermo per strada con la sigaretta in mano mi chiede se ho l'accendino. Fin qui niente di che, non è detto che sia uno che ci vuole provare, anche perchè sono le 9 del mettino e magari uno ha più in mente il caffè che... la briosce! Rispondo "no, mi dispiace" e proseguo per la mia strada. Non faccio in tempo ad attraversare la strada e fare qualche altro metro che mi vedo comparire davanti, a bordo di una moto con cui da corriere, il fumatore mancato, ancora con la sigaretta spenta in mano. Si ferma e mentre indica la strada mi fa "Piazza Piola è da quella parte?" e io "Si, sempre dritto". Mentre mi fa la domanda e gli rispondo scende dalla moto e a quel punto cerca di bloccarmi "volevo chiederti ancora un'altra cosa..." a quel punto comincio ad averne abbastanza e mentre mi allontano gli faccio "No guardi, devo andare in ufficio è tardi". Ma il tizio tenace non demorde, mentre vado a passo spedito mi si affianca in moto e mi dice "volevo darti il numero di telefono..." e io "no, grazie!".
Quesito uno: Se ha tutta questa energia e si crede così irresistibile di prima mattina, cosa combinerà di sera?!

Quesito due: Perchè per certi uomini è così difficile capire che una donna non è interessata nonostante gli dica a chiare lettere NO GRAZIE!




Upnews.it

giovedì 20 agosto 2009

La brutta anatroccola

Ingenuamente ero convinta che ad un atleta fosse richiesto il talento, la passione, la costanza e la dedizione per la propria disciplina. Ma da quando le sportive, sempre più femminili, arrotondano i propri introiti con sponsorizzazioni, passerelle e copertine sui magazine è richiesta una qualità che con le caratteristiche peculiari di un'atleta non ha niente a che fare: la bellezza.
Così dai tempi delle lunghissime unghie laccate di Florence Griffith-Joyneer (morta a 38 anni, ma l'uso di steroidi non venne mai provato) bloccate ai polpastrelli con il nastro adesivo e della corsa dopata della bellissima Maryon Jones (finita in carcere per averlo ammesso quando ormai poteva invecchiare nel suo mito) l'immagine della donna atleta finisce con l'incarnare sempre più il sogno erotico maschile che gli ideali di Olimpia.
Buon per Venus William che sembra davvero una Venere, per le nostre nuotatrici e pallavoliste, che hanno visini dolci e corpi più morbidi da fotografare. Sinceramente non entro neanche in merito al sesso della diciottenne atleta sudafricana Caster Semenya, intorno alla quale si è sviluppato un can can di gelosie, veleni e cattiverie degno dei cattivi delle favole, così l'atleta italiana classificata sesta con le sue dichiarazioni al vetriolo sembra un incrocio tra la strega di biancaneve e le sorellastre di Cenerentola. La matrigna cattiva in tuto questo è la IAAF (la massima organizzazione di atletica ) che se aveva dubbi sul sesso della giovane atleta doveva pensarci prima di spedirla nel tritacarne mediatico e risolverli prima di mandarla in pista a vincere (diciamolo se avesse perso non sarebbe scoppiato il bubbone)!



Sherazade


Upnews.it

mercoledì 19 agosto 2009

Orologi biologici

Non so a voi, ma a me questo binomio fa venire in mente il ticchettio dell'orologio di Capitan Uncino nella pancia del coccodrillo. Così quando sento parlare di orologio biologico, di istinto di maternità e altri luoghi comuni ho la stessa reazione del povero Hook!
Le amiche hanno voglia di ripetermi la solfa del momento che arriva per tutte, della carriera che a un certo punto non conta più niente, del girarsi in preda al palpito a guardare ogni carrozzina e a sussultare ad ogni vagito.
I trenta li ho superati e per il momento niente, nessun fremito al cuore o alle ovaie. Sarò malata?
Mio marito dovrà inseminarmi a forza come le donne rapite dagli alieni di certi telefilm per farmi nascere questa voglia di maternità che non vuole saperne di comparire e farmi sognare bavaglini ricamati e pappe notturne?
Sarà che in famiglia mio padre era chiamato braghetta veloce e se fossse stato per lui avrebbe messo su una squadra di calcio, ma a noi figli è rimasta l'idiosincrasia del parto. Se si aggiunge poi l'alta probabilità di fare parti gemellari (colpa della nonna che ne aveva messo a segno due in un decennio), capirete bene l'allergia. Ora mi rendo conto anche io che il tempo dopo i trenta vola, non ho nenche la giustificazione del lavoro precario, ma questa cosa, la maternità dovrebbe cadermi in testa così, come un incidente, perchè io non riesco proprio a cercarla volontariamente.
Così quando qualche giorno fa, in spiaggia, ho incontrato una vecchia compagna d'università all'ottavo mese di gravidanza, una mano sui reni, l'altra sull'ombelico prominente, ho passato più tempo a tergiversare sul perchè non abbia messo un pargolo in cantiere pure io che a chiedere informazioni sulla sua gestazione. Per fortuna è arrivata mia madre a togliermi dall'imbarazzo:
"Ehh che bel pancione, è un maschietto vero!" non è una domanda naturalmente, perchè mia mamma come molte donne che hanno passato la gioventù tra parti/pappe/poppanti riconosce a colpo sicuro il sesso del nascituro dall'altezza e dall'inclinazione della pancia.
Infatti, come volevasi dimostrare, l'ecografia di mia madre è stata confermata immediatamente dalla vecchia collega, che a quel punto, distratta da un'interlocutrice più esperta non mi ha più degnata della minima considerazione. Per fortuna!
Sherazade


Per un pugno di soldi


di Trippi


Quanti tra voi hanno giocato la schedina del superenalotto nelle scorse settimane? Quanti hanno vinto qualcosa? Io ho chiesto al mio fidanzato, il Signore delle tempeste di comprarmi una schedina da un euro un mese fa. Ipotizzando che se avessi vinto quella cifra impressionante avrei regalato subito una parte ai miei cari, prima di essere presa dall'ingordigia.

In genere evito di giocare soldi, anche a tombola. Nella mia famiglia abbiamo qualcosa nel dna che ci rende predisposti al gioco e a rovinarci per la sfida con la sorte. Così mio zio, accanito giocatore di poker, insegnò le regole del gioco ai nipoti quando il più grande tra noi non aveva ancora lasciato le elementari. Mio padre, periodicamente, andava a recuperarlo in stanze fumose, in cui lui e gli altri giocatori si rinchiudevano per giorni, in massacranti, estenuanti e dissanguanti tornei. Quando non vedevamo lo zio per qualche giorno, mio padre iniziava la caccia e lo vedevamo tornare con il fratello scapestrato e la rabbia per qualche lite mal risolta. Mio fratello quest'estate mi ha raccontato di fare periodicamente tornei di poker legali in cui la perdita massima è 31 euro. Bisogna vedere quanti tornei da 31 euro si fanno in una settimana, o in una sera. Lui dice di no, ma ho colto nel suo sguardo spiritato in spiaggia tutte le caratteristiche della scimmia tipica del drogato, mentre si lamentava del sole e diceva di voler tornare a casa a riposare.

Io stessa da universitaria caddi nella trappola del lotto, mi accanii su un estratto nella ruota di Genova e per non perdere i soldi giocati aumentavo geometricamente la posta. Quando realizzai di aver bruciato un milione delle vecchie lire ebbi un brusco risveglio e mi fermai. Non potevo permettermi quel vizio, facevo lavoretti come promoter e come modella che bastavano per togliermi giusto qualche capriccio, qualche uscita serale e libri, non per fare di me una giocatrice. Naturalmente l'estratto usci subito dopo il mio ravvedimento, era il 31 sulla ruota di Genova. Vinsero tutti i miei amici e conoscenti, io fui comunque soddisfatta della mia forza di volonta. Da allora mi tengo alla larga da tutto quello che assomiglia anche vagamente al gioco d'azzardo. Infatti quando settimana scorsa, tentata dal jackpot del superenalotto multimilionario, ho provato a passare personalmente in ricevitoria, ho fatto dietro front non appena ho visto la calca di giocatori più o meno incalliti, più o meno improvvisati.

Il mio uomo invece, senza queste tare genetiche, si è dimostrato più costante, motivato e tenace di me, infatti ogni tanto, quando si ricorda, sfida la folla e attende di giocare la sua schedina da un euro.

Così ha fatto ieri e durante il tg ha sfoderato la doppia fila di numeri.

Mentre la giornalista proclamava i numeri mano a mano che uscivano dall'urnone trasparente lo vedevo saltellare sul divano e lanciar squittii improbabili. Pensavo mi stesse prendendo per il culo, scusate il francesismo, ma temo che nessun altro termine possa esprimere il mio stato d'animo in quel momento. Ho cominciato a prenderlo seriamente solo quando al terzo urletto e morsicatura di mano è venuto a sussurrarmi la sua gioia e a farmi vedere la schedina. Nel mentre la cronista lo rendeva felice per la quarta volta.

A quel punto il mio uomo roteava gli occhi come un ossesso e bisbigliava fesserie deliranti, per non farsi sentire dai vicini in caso di vincita multimilionaria (posseduto si ma non stupido). Mi ricordava l'antagonista ossessionato dai suoi demoni religiosi del libro di Wilbur Smith che sto leggendo in questo momento (Kadem di Orizzonte). Se non avessi avuto il terrore che gli venissse un coccolone sarei scoppiata a ridere come una matta!

Ma a quel punto il suo umore, come quello di uno psicopatico schizofrenico, stava precipitanto ai minimi storici, 5° numero estratto 82, lui aveva giocato l'84.

La sequenza vincente si è fermata li. Avevo voglia di ripetergli che mi sembrava un ottimo risultato per una schedina giocata a casaccio, senza neanche guardare i numeri, che probabilmente persone che avevano giocato sistemi costosissimi avevano ottenuto meno di lui... Niente, un abisso di tristezza. Le rotelline del suo cervello hanno cominciato a lavorare su quello che poteva essere l'importo, ma con giocate forti come quelle in corso in queste settimane mille euro sarebbero stati un bottino da sogno. Infatti il risultato è stato raggiunto da oltre 4000 italiani, per una cifra di 368 euro a testa.

Ai 5 sono andati 40 mila euro, con un numero in più "sarei andato a comprare la casa domani stesso e ti avrei messo subito incinta!".

Sogni semplici del mio uomo che per qualche minuto hanno fatto sognare anche me.

Buona fortuna a tutti!




martedì 18 agosto 2009

Piscina che vai, burkini che trovi

Mi me faso un Burkini....
Di Trippi
Va bene l'apertura mentale, la tolleranza, va bene anche che Federica Pellegrini è bardata quasi altrettanto, ma a me questa faccenda del burkini mi perplime a dir poco!
Ho appena letto che a Verona una Signora che indossava un "burkini" simile a questo in una piscina pubblica è stata fatta allontanare dallo stabilimento! Il termine, che gioca con il nostro "bikini" solo per l'assonanza linguistica, nasce nel 2007 dalla creatività di una ragazza di origine libanese residente in Australia, che si era stancata di andare in spiaggia vestita da capo a piedi. Il pigiamone cuffiato, in effetti, rispetta i limiti del Corano e consente una maggiore libertà di movimento (e asciugatura) rispetto a jeans e maglietta, ma qualche perplessità resta.

Non capisco per quale motivo, per dimostrare la nostra mancanza di barriere dobbiamo lasciare che vengano imposte a donne come noi. E non venitemi a dire che loro sono d'accordo.. anche la mia bisnonna non avrebbe mai messo il costume da bagno che indosso io!

fonte foto



Nel mentre però c'è chi si ribella, così, in Olanda è nata una polemica sull'accesso in piscina delle signore così bardate, in Francia gli si nega proprio l'accesso, nel nostro paese, ipocritamente come al solito, ci si chiede di quale materiale sia composto il costumone! Come che non ci siano fior di aziende che nel mentre hanno trovato nella voglia di movimento delle donne islamiche una gallina dalle uova d'oro. Così non solo ci sono tenute sportive ad hoc (pensate alle atlete dei mondiali di Berlino in questi giorni), ma costumi da bagno INTEGRALI con diversi livelli di aderenza. Il sito dedicato al burkini è in fase di sviluppo, l'allargamento delle restrizioni anche nei paesi in cui non vige la sharia, pure!


fonte foto>



lunedì 17 agosto 2009

Colpi di sole


fonte foto


di Trippi

Quest'anno ho fatto le ferie a luglio e mi sono rassegnata a passare agosto in città. Anche settimana scorsa, nonostante la mia azienda fosse chiusa, non sono partita stabilmente per qualche meta turistica, ma mi sono limitata a qualche salto al lago e in piscina durante il giorno, nei locali salseri la sera! La città poi, complice la crisi, non è asfittica e deserta come mi è capitato di vedere in passato, ma pullula di persone che trascorrono le ferie in città. Ed ecco che tra un colpo di sole e l'altro i giorni sono volati! Ve li racconto dal più recente al più lontano

Colpo di sole 1
La vicina di casa di mia cugina ha approfittato del guasto improvviso e temporaneo all'auto del marito (che ha preso in prestito quellla di un conoscente per recarsi ingenuamente al lavoro) per dare una sbirciatina accurata al suo contenuto.. risultato: una scatola di viagra praticamente consumata e una bambola gonfiabile. Non so se le ha roso di più che con lei si giri e russi o il fatto che abbia negato l'evidenza più ovvia!

Colpo di sole 2
La mamma del mio fidanzato, in preda a un attacco di generosità domenicale, ha aiutato una signora con le stampelle (che, stranezze estive, stava andando a ballare) ad uscire dalla metro. Risultato: la donna con le stampellle è uscita indenne dal treno, la buona samaritana invece, è rimasta incastrata tra le porte, è finita al pronto soccorso e per di più la pseudoinvalida non si è neanche girata a chiedere come stesse, ma ha proseguito per la sua strada, nella fretta di raggiungere il DANCING!

Colpo di sole 3
Questo ve lo cito perchè in un blog sui riti, miti e liturgie di abbordaggio metropolitano merita un posto. Mentre esco dalla metro per andare a recuperare l'auto del mio fidanzato (la mia è parcheggiataa per motivi che potete leggere nei colpi di sole successivi) un tizio in auto mi chiama gentilmente. Li per li mi fermo e penso che mi voglia chiedere un'informazione, anche perchè poco prima l'avevo visto in sosta di traverso sulle strisce pedonali ad armeggiare con qualcosa sul sedile passeggero. Invece mi fa "Guardi non mi era mai capitato, ma Lei è fidanzata o sposata?" basita schiocco un sonoro "SI", e lui ci tiene a precisare "mi scusi ancora, poco fa era al telefono con un collega e l'ho notata mentre passava, se fosse stata libera mi sarebbe piaciuto conoscerla!". Mentre resto impietrita lui fa inversione e torna nella direzione da cui era arrivato.

Colpo di sole 4
Prima della partenza per la Sardegna, a luglio, sono stata colta da un attacco di luddismo involontario che mi ha fatto mettere fuori uso DUE macchine in una settimana (proprio a ridosso della partenza). Macchina 1, la mia audi a3 del '98, una decana che si mangia a colazione certe utilitarie appena uscite dalla concessionaria. Lurida e ammaccata, affidabile quando non mi si scarica la batteria, stavolta mi ha lasciato a piedi proprio il lunedì prima della partenza per le vacanze. Poichè si è rimessa in moto con i cavi deduco che il problema sia il solito! Così l'accantono nel parcheggio con il pieno di benzina appena fatto e rimando la sostituzione della batteria al rientro in città. Per gli ultimi giorni di lavoro, le ultime capatine in palestra e l'ultimo massaggio prendo l'auto del mio uomo. Ma siccome c'è lo sciopero dei benzinai e l'auto è quasi a secco, due giorni prima della partenza, penso bene di fare il giro del globo per trovare un distributore aperto e rifornire.

Un bel pieno. Di benzina. In un'auto diesel.
159 euro per svuotare il serbatoio e sostituire il filtro del carburante, oltre i 52 euro di benzina inutilizzabili del pieno.



Colpo di sole 5
Siccome le disgrazie non vengono mai sole, il giorno della partenza, un venerdì, l'auto del fidanzato che si era appena ripresa dal trauma del carburante indigesto segnala un guasto all'alternatore.. 500 euro e rotti per fare la riparazione entro le 5 del pomeriggio, orario in cui dobbiamo lasciare la città per andare a imbarcarci a Genova!

Colpo di sole 6
L'epopea per rimettere in moto la mia audina prosegue. Perchè si sa, se uno ha i soldi porta l'auto dal meccanico che il giorno dopo te la riconsenga funzionante, ma se stai alla canna del gas, ti inventi di tutto per risparmiare. Io ho trasformato il mio fidanzato in un meccanico economico. Così al rientro dalle ferie, il Signore delle tempeste, mi compra una batteria usata dallo sfasciacarrozze. Ma l'auto non si mette in moto ugualmente. Con il consulto telefonico di un meccanico audi che abita a un paio di km da casa mia, cui avevo fatto trovare la casa al mare, in Sardegna, a un prezzo che non avrebbe ottenuto neanche in campeggio a gennaio... Smonta l'auto per estrarre il motorino d'avviamento, probabile causa del problema. Ma il motorino di avviamento gira che è una bellezza quando è staccato, salvo poi impastarsi quando viene rimontato sull'auto. Alla fine il problema era la batteria d'occasione presa dallo sfasciacarrozze. Infatti, nonostante avesse 13 ampere alla fine della fiera era più conciata di quella originale. Ho risolto lo psicodramma con una bosch comprata al supermercato e sono autonoma. Ora devo solo restituire la batteria avariata allo sfasciacarrozze, aggiungere 120 euro e portarmi a casa 4 gomme seminuove per sostituire le mie, con i ferri fuori! Che s'ha da fa per risparmiare!


Ps. Il meccanico quasi vicino di casa, che nel mentre è partito per la vacanza economica grazie alla sottoscritta, non si è neanche degnato di chiamare per chiedere se avessi risolto il problema.. La prossima volta che mi chiede un'indicazione per un alloggio economico in Sardegna, per quanto mi riguarda può dormire in auto!


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