ancora miti, riti e liturgie di abbordaggio metropolitano

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giovedì 30 settembre 2010

Reginetta di bellezza per 10 minuti

La conduttrice australiana del concorso di bellezza Australia's next top model ha sbagliato nel dichiarare la vincitrice. Ed ecco che i ringraziamenti e festeggiamenti di rito vengono resettati per la top model che per qualche minuto ha detenuto il titolo.
"Mi dispiace, ho capito male ha vinto Amanda, mi dispiace tanto!" dice la presentatrice
"Va tutto bene, va tutto bene" cerca di tranquillizzare la quasi vincitrice con vocetta stridula.
E su tutto questo suona imbarazzante l'urletto di gioia della modella passata dalla sconfitta alla vittoria in 10 minuti netti!
Che tristezza bellezze!


Mi si è intristito il pelouche

fonte foto

"Io ti salverò!" ecco cosa può gridare interiormente e non solo, chi decide di convivere con un pelouche affetto da problemi psichiatrici, senza incorrere nella frustrazione del fallimento.

Parapluesch , azienda produttrice di mentaltoys, da me scoperta attraverso Vanity Fair, ha messo in commercio una serie di pupazzi affetti da patologie psichiatriche:

DUB -la tartaruga affetta da depressione acuta
SLY - il serpente che soffre di allucinazioni
DOLLY - La pecora con personalità multipla
KROCO - Il coccodrillo paranoico
LILO - L'ippopotamo autistico

L'acquisto del bestio è corredato di anamnesi e diagnosi non chè di una terapia specifica da seguire.
Secondo la società tedesca questo è un gioco che può piacere a grandi e a piccini perchè si sa, l'attrazione verso esseri che giudichiamo vulnerabili e la sensazione quasi di potenza che proviamo all'idea di salvare queste anime perdute non ha età e nemmeno genere.

Potrebbe essere un passatempo da consigliare a chi prova senza riuscirci a districare storie e situazioni impossibili, magari col pelouche ci riesce.


locuzioni e gravidanza


locuzione [lo-cu-zió-ne] s.f.
1 ling. Insieme di due o più parole, che esprime un determinato concetto e costituisce un'unità lessicale autonoma; può essere avverbiale (a momenti), preposizionale (in luogo di), congiunzionale (dal momento che), aggettivale (bagnato fradicio), sostantivale (pesce spada), verbale (mandar giù), esclamativa (mamma mia!)
2 estens. Modo di dire, espressione idiomatica: p.e. fare orecchi da mercante
Questa mattina scherzosamente ho postato nel mio status di facebook questa frase:
-Probabilmente la locuzione "dolce attesa è stata coniata da un uomo" -
Non voglio di certo attirarmi l'antipatia di tanti ma davvero, cosa c'è di dolce nell'alzarsi 15 volte a notte per andare in bagno? Ad avere le gambe senza curve come due tronchetti della felicità? A camminare come una papera per il peso della pancia che comprime le parti basse?.
E i continui prelievi, curve glicemche, le urinocolture i tamponi vaginali. I cazziatoni della ginecologa che ti fa pesare il fatto di essere grassa come un cinghiale.
E poi, all'inizio le nausee, al termine la difficolta' a digerire. Dormire è impossibile sul fianco ma anche supina. Respirare diventa un problema perchè i polmoni sono compressi, così come lo stomaco e la vescica.
E gli ormoni che ti fanno piangere senza motivi validi o ti danno al contrario moti di iperattività ed euforia che poi paghi per i successivi due giorni con insopportabili dolori di schiena e al nervo sciatico.
I giornali specializzati ci si mettono anche loro. Ne compri a bizzeffe per trovare riscontri e conforto ma poi leggi, non fare questo se no il bambino potrebbe morire improvvisamente, non fare quest'altro altrimenti può nascere sotto peso, con l'asma, cieco o con problemi mentali. L'altro giorno ho letto sulla rivista "nove mesi" che in gravidanza puo' venirti la sindrome da tunnel carpale e adesso, guardacaso le mani mi fanno un male cane.
Guardi il telegiornale e scopri che lo sport del momento è scovare i parti andati male con mamme in coma, asportazioni dell'utero, bimbi nati morti, come si fa a non essere in perenne stato di ansia?
Non vedo l'ora che nasca il mio bambino, sono ansiosa di conoscerlo e di occuparmi di lui ma non parlatemi di dolce attesa cacchio!
P.S. quello nella foto è proprio il mio bambino!


mercoledì 29 settembre 2010

L'amore è....(18)





Cercare di convincere il partner che applicare uno specchio sul soffitto sopra il lettone, piuttosto che un tv ultrapiatto... può essere un intrattenimento più intrigante


Sherazade





venerdì 24 settembre 2010

I Love Milano 2


22 settembre - 30 gennaio -Dalì - il sogno si avvicina. A Palazzo Reale
 Perchè se in questo momento non ho ne la voglia ne la forza per ballare, non fatico a trovare attività che mi tengano occupata la mente, tanto quanto basta per pensare in un modo che non nuoce. Sia che si tratti di andar per mostre, sia che si tratti di piccoli passatempi in libreria.


Bella Soprano Library- via Ozanam 7





Il bue da del cornuto all'asino



Ieri sera, in un'intervista al TG1 Ken Follett, in tour promozionale per l' uscita del suo nuovo libro, definisce Umberto Eco, al quale è stato paragonato, noioso.

Senti chi parla!! Santo cielo, proprio il caso dirlo: "il bue da del cornuto all'asino".

mercoledì 22 settembre 2010

Impossibile farne a meno


"a costo di finire in galera ma io dal parrucchiere ci devo andare!!"

Probabilmente ha pensato questo la signora milanese che ieri è praticamente evasa dagli arresti domiciliari per farsi dare una sistematina alla chioma.

La vicenda vede protagonista una 47enne con obbligo di dimora, condannata per stalking ai danni di un avvocato di Milano e della sua signora.

Il carabiniere che ieri è andato a casa sua per notificarle una convocazione in tribunale non l'ha trovata; al suo ritorno serenenamente ha confessato al tutore dell'ordine: «Volevo andare dal parrucchiere a sistemarmi...Lo so,dice che ho sbagliato e chiedo scusa: non so cosa mi è successo, ma era da tempo che non andavo più a mettere a posto i capelli...».

Bene, la signora, arrestata e processata per direttissima, adesso ha sulla testa anche una bella accusa di evasione della quale dovrà rispondere davanti al giudice. Ma che testa però! Taglio, mechès e piega impeccabili!

La ragazza col cetriolo

fonte foto

Leggo su Il Salvagente che desta scalpore la ragazza con il cetriolo della campagna Sisley.
Sarebbero pervenute diverse proteste anche per le immagini delle ragazze che sniffano quella che si presume sia cocaina. Perchè nonostante l'ambientazione in lavanderia e al supermercato due sgallettate intente a sniffare perborato non ce le vedo.
Su youTube la campagna passa per arte. Per me è semplice specchio della realtà.
Una realtà che non smette di farmi venire i brividi, perchè durante i miei recentissimi viaggi nel paesello della Sardegna che mi ha visto crescere ho saputo da un'amica di famiglia con quale attività si mantiene un maiale schifoso che ha scontato diversi anni di carcere per il sequestro di una famiglia inglese (padre, madre e figlia minorenne sordomuta) nel 1979-80. Da 3 anni, sotto gli occhi disgustati del paese, l'impotenza di forze dell'ordine e dei servizi sociali fa prostituire indisturbato due ragazzine di 16 anni.
I familiari delle minorenni dichiarano che il vecchio porco è un amico di famiglia rendendo impossibile intervenire a chi dovrebbe.
Mentre nelle prime fasi magnaccia e vittime nascondevano questo legame ora avviene tutto alla luce del sole.
Si sa ci si assuefà a tutto, ma a questo non è possibile. E chiedetemi se mi scandalizzo per una foto di una ragazza con il cetriolo o due meloni.




Non è una malattia


Sara pur vero che la gravidanza non è una malattia, lo so bene, mi permetto però, arrivata all'inzio dell'ottavo mese di gravidanza, di fare qualche considerazione sull'atteggiamento dell'italico popolo nei confronti delle donne incinte.

La prima volta che ho sentito questa breve ma incisiva affermazione è stato nei corridoi del posto in cui fino a ieri ho lavorato; mi ero lamentata del fatto che, nonostante la mia situazione mi avessero infilato nei turni il sesto giorno di lavoro settimanale, detto anche "multiperiodale" senza pensare che probabilmente questo mi avrebbe affaticato. Una collega mi riferì di aver captato l'uscita infelice non da un uomo come si potrebbe pesare bensì da una giovane donna. Mi ricordo che rivolsi un pensiero a questa meschina figura: "prima o poi anche tu partorirai e lo farai con dolore!".
Non dilunghiamoci troppo poi, sulla scarsa sensibilità nella scelta degli orari di lavoro, almeno 2 settimane al mese 14.00/22.00 per quattro o cinque giorni consecutivi non mi sono stati fatti mancare, sempre per rafforzare l'adagio che la gravidanza non è una malattia. Per ultimo poi, ma non meno importante il singolare fatto che proprio nella settimana di riposo post amniocentesi mi infilarono (putacaso!) una bella settimanina di ferie.
I commenti sono superflui possiamo tranquillamente glissare e passare oltre.

Parliamo ora della vita quotidiana. Provate ad andare in un supermercato che abbia almeno una cassa con precedenza a disabili e donne in attesa; provate poi a far valere il vostro diritto di prelazione, se vi va bene vi guardano in cagnesco se vi va male, come è successo a me più di una volta ti dicono "perchè mi passa avanti?", tu fai segno sui simboli di CARROZZELLA E PANCIONE e loro "perchè? lei è disabile?". Ma SCEMO DI MERDA! (scusate la colorita espressione ma quando ci vuole ci vuole), non la vedi la pancia, è tanto grande da poter addirittura oscurare il sole!
In metropolitana poi? Tutti con il sedere incollato al seggiolino a far finta di leggere le pubblicità sopra i sedili di fronte o a rimirarsi le punte dei piedi, l'unica persona e l'unica volta che ho avuto l'onore di sedermi è stato grazie ad un ragazzino rumeno davvero molto gentile ed educato (poi sanno solo parlare male degli immigrati, puah!).
Anche dal parrucchiere... covo di giovani e meno giovani serpentesse! Sabato scorso decido di farmi lavare i capelli e farmi fare la piega in un momento di estrema pigrizia, entro e i divanetti e le poltroncine sono tutte occupate. Giuro che ho visto il panico nei volti di tutte le signore alle quali ovviamente ho rivolto uno sguardo di estrema pietà, per capire quale di loro avrebbe compiuto il nobile gesto. Nada! niente da fare, nessuna dico nessuna ha pensato minimaente al fatto che le mie caviglie sono 2 zampogne e stare in piedi mi risulta davvero doloroso.
Ultimo episodio in ordine di tempo stamatina: mi reco in ospedale per fare degli esami urgenti, tra gli sportelli ce n'è uno che è appositamente riservato alle urgenze e alla consegna di materiale biologico ed io sono titolare di entrambi i requisiti, nonchè palesemente gravida. Mi appresto a consegnare ricette e provette e si fa avanti una megera adiratissima: "uèèè, guardi che ci sono prima io" sbattendomi in faccia il numerino. Stavo già partendo in quarta per mangiarle la faccia e tutto il resto ma l'impiegato al di là del vetro fortunatamente (per lei), ha ristabilito subito l'ordine.

Aaaaaaaah, alla presentazione del corso di preparazione alla nascita arrivo in ritardo, tutti i posti a sedere sono occupati da future mamme e futuri papà. Pensate che qualche uomo abbia avuto la decenza di alzarsi? Impensabile!

Potrei andare avanti all'infinito, tanti sono gli aneddoti che ho raccolto negli ultimi sette mesi, credo comunque che questo sia sufficiente. Ribadisco, non è una malattia, sono d'accordo, è un evento lieto, non è propriamente invalidante ma è sempre una condizione particolare, andrebbe trattata con un pò di sensibilità, ci vorrebbe un minimo di educazione in più.

Ma noi italiani abbiamo perso il senso dell'altruismo, non siamo più in grado di rispettare il prossimo e di aiutarlo. Siamo diventati un popolo di burini egoisti.

lunedì 20 settembre 2010

Momenti inopportuni

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"Allora hai finito di parlare al telefono?" mi sento dire mentre cammino con il cuore e il passo pesante, in corso Buenos Aires, subito dopo aver sentito mia madre, il cui dolore vorrei far svanire con un abbraccio, facendolo mio, pur di alleggerirla. Mentre vorrei esssere una carta assorbente capace di assorbire questa disperazione.
"Non ti conosco"
"Vorrei rimediare, conosciamoci"
"Lasciami in pace, va via per cortesia"
"Una che va in giro con quelle scarpe non vuole essere lasciata in pace, vuole attirare l'attenzione degli uomini"
Mi sono girata e sono tornata indietro nella direzione da cui provenivo, violentata mentalmente, con tutta la velocità consentita dai  miei tacchi, prima che la tentazione di chiodarglieli nel bel mezzo della fronte prendesse il sopravvento.

lunedì 6 settembre 2010

Per colline e campielli


"Assegniamo ora il Premio Campiello opera prima a Silvia Avallone, autrice del romanzo 'Acciaio', e prego la regia di inquadrare il suo strepitoso décolleté".

La frase viene da Bruno Vespa per presentare la vincitrice del Campiello giovani, meritandosi del Vecchio Bavoso dalla vincitrice del premio Campiello 2010, Michela Murgia.

Triste e svilente, che, per l'ennesima volta, in un paese in cui sembra non possa esserci spazio se non per vecchi bavosi e veline la conferma del trend viene anche dai luoghi che "sulla carta" dovrebbero essere deputati alla consacrazione dei cervelli e non della bellezza.


giovedì 2 settembre 2010

Cartelle d'autunno

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Aggiornamento 2 settembre

Ooops altro che autunno, temo proprio che si possa parlare di strascico d'estate per le multe che cominciano a piovere sulle aziende che pagano l'abbonamento Ecopass per i propri mezzi. Ad alcuni è sfuggita la novità in vigore da marzo e valida fino al prossimo ottobre (ma non so ancora quali saranno gli sviluppi): non basta pagare l'ecopass per il mezzo aziendale non di primo pelo per poter accedere alla ZTL milanese, ma bisogna rispettare delle fasce orarie per l'accesso. Per sapere in che orari potete accedere senza incorrere nelle sanzioni (o se dovete aspettarvi arrivino contravvenzioni anche per il periodo ormai trascorso) potete inserire la targa del vostro mezzo in una pagina apposita dell'area del sito e otterrete gli orari consentiti.
Con il Signore delle tempeste abbiamo calcolato per difetto 12 mila euro di multe maturate finora solo dalla sua auto aziendale per gli accessi in Ztl nel periodo incriminato. Per fortuna ad agosto gli hanno sostituito il veicolo, altrimenti avrebbe sommato un'altra bella sommetta. Moltiplicando il disastro per le auto dei suoi colleghi... beh, non vorrei essere nei panni della sua azienda.

Grazie signora Moratti.


Post originale 25 agosto 2010

Occhio cari autisti milanesi (e limitrofi), dopo le prove tecniche appena compiute, il comune di Milano si appresta alle grandi manovre. Ad autunno pioveranno  600mila cartellozze esattoriali con le multe di "inizio attività" dell'Ecopass e quelle per i divieti di corso magenta, in cui è stato proibito l'accesso ai privati proprio quando è entrato in vigore l'ecopass, costato ben 5 multe a un amico (3.167.221 verbali in un anno ai milanesi).

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Se siete tra gli sfortunati con il sedere sporco (o ricordate perfettamente QUEL disguido con il pagamento dell'ingresso in città) prendete un numerino per sporconare contro la giunta, che si consolerà con 154 milioni di euro in entrata dai vecchi verbali.
Altrimenti fate come me, entrate nella cerchia Ecopass solo con i mezzi o, se è proprio necessario, prendete un taxi, vi costerà meno!

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