ancora miti, riti e liturgie di abbordaggio metropolitano

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sabato 29 novembre 2008

PROYECTO SOLIDARIO e LA JIRIBILLA festeggiano il calendario cubano

Anche quest'anno, i ragazzi di PROYECTO SOLIDARIO hanno creato un calendario con bellissime foto di Cuba fatte da loro.

E' possibile sostenere, con l'acquisto di questo calendario attività di aiuto concreto alla popolazione cubana che, soprattutto quest'anno è stata colpita gravemente dagli uragani, specialmente da "IKE".

Vorrei però dare voce all'amico Luca , dal quale ho ricevuto una mail che promuove l'evento benefico:

La Jiribilla, oltre ad organizzare concerti dei più famosi gruppi cubani, da anni sostiene Proyecto Solidario- http://www.proyectosolidario.it -che ha come obiettivo quello di realizzare direttamente interventi concreti a Cuba, consentendo di migliorare la qualità della vita delle famiglie meno abbienti.

Da 5 anni a questa parte la RACCOLTA FONDI si effettua attraverso la vendita di un CALENDARIO CUBANO!Venerdì 12-12 alle 22.30gli amici di Proyecto Solidario festeggeranno alla Jiribilla il Calendario Cubano 2009.In occasione degli altri concerti da noi organizzati abbiamo messo a disposizione dei biglietti omaggio in cambio della possibilità di inserire il link alla nostra pagina web nel nostro sito.In questo caso, trattandosi di una festa a carattere benefico, vi inviamo la locandina della festa, nella speranza che potrete comunque aiutarci a diffondere il più possibile l'evento.Il Calendario Cubano sarà venduto nell'ambito della serata ad un prezzo di 5€.

Chi non potesse intervenire alla festa potrà comunque prenotare la sua copia compilando l'apposito modulo pubblicato nel blog di Proyecto Solidario.Resto a disposizione per qualunque chiarimento fosse necessario.
Cordiali saluti.
Luca Marino





Un altro modo per sostenere PROYECTO SOLIDARIO è aderire al gruppo creato in FACEBOOK appositamente per l'evento del 12 DICEMBRE e visitare il gruppo della JIRIBILLA sempre QUI, diffondendo la pagina e chiedendo l'adesione a tutti coloro che a Natale (ma non solo), si sentono più buoni e hanno voglia di dare un piccolo aiuto a chi ha bisogno.


giovedì 27 novembre 2008

Abbordaggio al centro commerciale

Di Chica Mala



Lo scorso venerdì mattina, per controllare la tensione in vista di un incontro/scontro, avente come oggetto la mia scarsa disciplina sul posto di lavoro, decido di andare al centro commerciale con la seria intenzione di acquistare qualcosa di non ben definito.

La prima tappa è il negozio di intimo ma manca l'ispirazione quindi, un'occhiata veloce poi, diretta da ZARA. Me la prendo comoda, visiono tutti i cappotti uno per uno, le scarpe e poi passo in jeanseria perchè apparentemente ho voglia di casual. Niente. Anche qui non trovo nulla che attiri la mia attenzione al punto di farmi estrarre il portafogli dalla borsetta.

Mentre esco da ZARA incrocio lo sguardo di un signore di mezza età, ben vestito, valigetta 24 ore alla mano, bluetooth all'orecchio.

Nella frazione di secondo in cui lo guardo penso "ma questo, alle dieci del mattino, in mezzo ad un corridoio del Carrefour con l'aria smarrita e vestito in quel modo, cosa va cercando?".

Beh, l'ho scoperto in fretta: praticamente niente! Tant'è che decide di diventare la mia ombra. Mi segue in tutti i negozi nei quali entro, per ultimo in libreria, dove comincio a spulciare gli scaffali alla ricerca di una lettura che susciti il mio interesse.

Devo dire che a questo punto sono ormai infastidita e non nascondo di provare un forte senso di disagio.

Mi gira attorno come l'avvoltoio quando percepisce che la preda è ormai allo stremo.

Narrativa - ed è lì, long sellers - ancora lì, viaggi - di nuovo lì... Al reparto saggistica mi si piazza di fianco e mi sussurra in un orecchio "certo che qui c'è proprio l'imbarazzo della scelta"; io, senza sollevare la testa emetto un grugnito o qualcosa di molto simile, agguanto l'ultimo libro di Giovanni Floris , pago ed esco di corsa. Percorro il corridoio che mi separa dall'uscita a passo di marcia sostenuto, varco la soglia, arrivo alla macchina e mi dirigo in un altro centro poco lontano da quello, dove fortunatamente vengo ignorata dalla popolazione indigena. Qui mi tranquillizzo e dopo un caffè do sfogo al mio bisogno di shopping.

Ora sono pronta per affrontare il "tribunale dell'inquisizione" che viene a giudicarmi direttamente dalla "santa sede".



A conti fatti, se un fugace sguardo ha reso così ardito quest'uomo, al punto tale da pedinarmi e marcarmi stretto per più di un'ora, cosa sarebbe successo se gli avessi sorriso, o fatto l'occhietto?



Probabilmente è un maniaco psicopatico, una persona normale non si comporta in quella maniera. Il malessere che mi ha provocato, a pelle, da subito, è stato molto molto forte.

mercoledì 26 novembre 2008

Mi stai rubando l'anima

Di Chica Mala
Una mania, una droga, nessuno può più farne a meno. Se non hai un account su Facebook non sei nessuno, sei tagliato fuori.
Comincia più o meno come è capitato a me, qualcuno ti manda una mail dicendoti che ha creato un profilo personale e ti invita a visitarlo. Il problema è che per accedervi devi per forza registrarti quindi, spinto dalla curiosità cedi alla tentazione ed entri a far parte della "famiglia". Ti fai un giretto e inizi a compilare la tua scheda con dati anagrafici, studi intrapresi, professione, hobbies e... una bella foto! Da li si parte. Tu cerchi gli amici e loro cercano te, tutti si trovano o si ritrovano, sfruttando un meccanismo paurosamente elementare.
Ma chi sono gli "amici"? L'inizio è fatto di familiari stretti, vicini di scrivania e degli immancabili friends del cuore ma, nel giro di pochissimo ti assalgono le richieste di amicizia di ex compagni del liceo, ex colleghi, ex fidanzati, in generale di persone che nemmeno ricordi esistessero, persino di quelli che ti stanno altamente sul culo.
E come si ammorba questa subdola malattia?
Nel primo periodo, di ambientamento, accetti tutti i "regalini" possibili, come il bicchierone di caffè STARBUCKS di prima mattina (che cchifo!), l'abbraccio virtuale, l'orsacchiotto, il dolcetto, il bacino, nonché tutti i gift in tema con i tuoi hobbies; io ad esempio, da salsera irriducibile, non so quante immaginette di Celia Cruz e "pasitos" ho ricevuto, per non parlare delle bandierine di Cuba!
Poi, arrivano i test stupidi:
  • Quanto sei scoppiato?
  • Che animale sei?
  • In quale personaggio di "Sex and the City" ti identifichi?
  • Come vivi il sesso?
  • Che posizione del Kamasutra ti è più congeniale?

Insieme arrivano le richieste di adesione ad improbabili "gruppi":

  • Adotta un surfista californiano di 20 anni
  • Quelli che amano le tette
  • Amanti del sesso orale
  • Oggi tra FB e MSN, al lavoro non ho concluso un cazzo

Ti tocca anche perorare le cause più disparate, a partire da quelle serie che promuovono ad esempio la ricerca medica o la lotta ambientalista per arrivare, d'altro canto, alla pura goliardia con proposte tipo:

  • Rendiamo mutuabile la depilazione definitiva
  • Aboliamo il lunedì lavorativo
  • Aiutiamo Francesca a rifarsi il seno

Aderire a gruppi e fans club vari contribuisce ad acutizzare la "malattia" infatti, complice magari una foto carina inserita ad hoc nella home page, si verifica una esponenziale crescita del tuo network. Esci a fare l'aperitivo, vai cena fuori, a ballare e ti capita di conoscere gente. Sempre più spesso ti senti chiedere "ce l'hai il profilo su Facebook?", oppure sei proprio tu a formulare la fatidica domanda.

Qualche sera fa ero ad un concerto, io e gli amici (quelli in carne ed ossa), armati di macchine fotografiche abbiamo immortalato l'evento e, alla gente che ci chiedeva le immagini, rispondevamo di andare a visitare i nostri profili nei giorni successivi.

Certo! perchè in questo mondo virtuale puoi caricare i tuoi album fotografici e i video, puoi anche mettere sulla tua pagina i link dei siti preferiti, la musica, gli articoli dei quotidiani on-line e i post dei blog che abitualmente visiti, tutto quanto alla mercé dei più.

Ahhh! si puo' fare anche dating! Per un breve periodo ho provato anche io ad utilizzare le applicazioni per incontri in rete, hanno nomi simpatici come: "Are You Interested?", "Hot, cute or ok" e via discorrendo. In sostanza visioni delle foto e puoi votare per la persona che ti interessa, è possibile inoltre inviare messaggi privati esprimendo il proprio apprezzamento. Anche questo è un veicolo per ottenere nuove "amicizie", fonte per rimpiunguare la personale lista di contatti. Ho qualche conoscenza che, grazie a queste applicazioni ha rimediato appuntamenti reali e chi addirittura ha tramutato un flirt telematico in una vera e propria love story.

Mmmm...Love story...Questo mi fa venire in mente un altro aspetto curioso del social network in questione - quello dello status sentimentale-

Sei sposato? Fidanzato? Single? Hai una relazione? Oppure hai una relazione complicata? Qui è tutto dichiarato o perlomeno dichiarabile. Ci sono persone che in una settimana, che dico, in un giorno, passano da fidanzati a singles (ovviamente sperimentando tutti i passaggi intermedi) e viceversa. Addirittura, uno dei miei contatti più freschi, l'altro giorno da sposato è tornato libero in un click! Come è possibile? (ah già, dimentico sempre che questa non è la vita vera). nascono amori in FB (come ho detto, ho visto con i miei occhi) ma, quanti ne finiscono per mano sua? Penso a tutti coloro che entrano nel circolo vizioso e magari dall'ufficio, invece di lavorare, intrattengono relazioni parallele o semplicemente sfarfalleggiano, commentano foto, mandano "kiss" o "wink!", scrivono frasi sdolcinate a chi è disponibile e disposto a riceverne. ma se chi utilizza questo strumento a casa ad aspettarlo ha qualcuno a cui rendere conto, come la mettiamo? L'altra metà della mela potrebbe, a sua volta, essere un utente del "circo", quindi controllare tutte le performances dell'amato bene e tramutarle in oggetto di recriminazioni, liti, se non in pretesto per una drastica rottura. Nemmeno chi ha un compagno/a di vita poco avvezzo all'utilizzo del PC è però al sicuro; nella tentacolare dimensione parallela c'è sempre qualcuno pronto a stanare il malcapitato lumacone o la sprovveduta civetta e a diffondere, come un TAM TAM nella giungla, la notizia della presunta infedeltà che, chiaramente, in una realtà distorta prende le sembianze di un vero e proprio scandalo, degno dei più clamorosi gossip da copertina. Lo scoop, statene pur certi, arriva in men che non si dica all'orecchio del cornuto/a di turno.

ma ora cambiamo totalmente argomento e veniamo ad un altro aspetto, di carattere decisamente pratico. I più lungimiranti, coloro che hanno qualcosa da reclamizzare, che sia un esercizio commerciale o un evento specifico, trovano in FB un veicolo pubblicitario di portata inimmaginabile, la possibilità, tramite i propri contatti ( e in questo caso, più ce n'è meglio è), di espandere a macchia d'olio tutte le informazioni relative al business promosso. Pubblicità a costo zero siore e siori!!! Con un dispendio di tempo ed energie decisamente limitato. Francamente mi aspetto a brevissimo restrizioni in questo senso. Davvero. Mi fa strano che nessuno ancora abbia regolamentato un ambito dove è risaputo, si lucra e stralucra.

che aggiungere? A dire il vero potrei andare avanti ancora per molto, trovare mille sfaccettature, raccontare aneddoti, testimoniare in prima persona quanto questo diabolico mezzo possa provocare assuefazione. Ma tanto basta.

Posso solo dare un consiglio a chi, come me, è ormai allo stato vegetativo - h24 davanti al PC ad aspettare le evoluzioni del suo "mondo stregato", unico sforzo muscolare, quello di premere il tasto F5 ogni 30 secondi per aggiornare la pagina, nella speranza che qualcosa si muova:

ANDATE A FARVI UN GIRO, PRENDETE UNA BOCCATA D'ARIA FRESCA E, MI RACCOMANDO, FREQUENTATE GENTE VERA, CHE FACEBOOK CI STA RUBANDO L'ANIMA!




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