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martedì 15 febbraio 2011

"A narrow road comes hi-places"*

Da Donne senza uomini (2009)
di Shirin Neshat

*una strada stretta conduce in alto - Ben Spies


Ciao Federica, sono andata alla manifestazione, non perchè aderisca all’appello (il primo che è girato su internet), ma perchè penso che sia un modo efficace in questo particolare momento storico per far sentire il proprio dissenso. Con il riferimento al momento storico non parlo ne di Ruby ne di Berlusconi, le Ruby sono sempre esistite e magari portavano i pantaloni e un titolo di Avv/Prof/Ing. La prostituzione non è certo esclusiva femminile e non implica solo la vendita del corpo. Non sono scesa in piazza perchè mi sento in dovere di moralizzare o raddrizzare donne o uomini. Sono scesa in piazza perchè non ne posso più. Non ne posso più di un sistema culturale e sociale che ho ereditato, sul quale non ho mai avuto la possibilità di dire la mia. Sono scesa in piazza perchè penso che questo sistema economico e politico sia alla frutta. Chi pensa che la piazza fosse li per Berlusconi o non c’era o non ha capito. Certo la piazza era li ANCHE per Berlusconi, perchè lui è la punta di un iceberg che non è più ignorabile, è troppo visibile. Ma questo come giustamente dici è un SISTEMA che va avanti da troppo. E’ il momento di cambiare le cose e se continuamo a permettere alla classe dirigente di zittirci non potremo mai sperare che i nostri figli abbiano maggiore possibilità di scelta rispetto a noi. L’urlo DI MIS SIO NI era rivolto a questi signori che decidono quanti ovuli possono stare nel nostro utero, se possiamo o no utilizzare la pillola del giorno dopo, se possiamo o no decidere di rischiare di avere figli e perdere il posto di lavoro, se possiamo o no pretendere di avere accesso agli stessi stipendi dei nostri colleghi maschi, a parità di competence e performance.

Vorrei stare in Europa con gli stessi diritti e delle donne che abitano nelle altre nazioni che la compongono senza per forza dovermi confrontare con chi sta peggio. Vorrei non sentire nessun uomo dire che ci sono donne pazzerelle che si vogliono divertire e donne che sono brave mogli e madri… Gli uomini li alleviamo noi in un contesto culturale e sociale, le prime a dover cambiare siamo noi. La strada è lunghissima




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