ancora miti, riti e liturgie di abbordaggio metropolitano

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venerdì 26 febbraio 2010

Un'ottima annata

Ragazza inginocchiata - Schiele 1917

Davvero tante le occasioni per gli amanti delle mostre in questo 2010. Da quella su Schiele, imperdibile, appena partita a Palazzo reale, a quella su Caravaggio (è stata definita un "bendidio" la ricchezza ed esaustività espositiva, con 24 opere da ogni parte del mondo) alle scuderie del Quirinale, a Roma. Invidio già i romani, ma non si può avere tutto e poi niente mi impedisce di fare un salto a nella capitale.
Come molte donne amo entrambi gli artisti e la loro arte, da cui trasuda la sensualità, l'erotismo e la carnalità che ha contraddistinto la loro vita, segnandola e condannandola (Schiele morì a 28 anni di Spagnola nel 1918, Caravaggio forse per malaria, forse accoltellato, forse di sifilide a 39 anni, era il 1610).



Di tutt'altro stile e diversa impronta quella su Roy Lichtenstein alla Triennale , vale comunque la pena visitarla, ma come avrete capito preferisco riempirmi gli occhi di bellezza con altri volumi e simmetrie.
Trippi

giovedì 25 febbraio 2010

Scivola vai via, via da me




fonte foto

di Trippi

Oggi tutti a parlare delle cadute all'Isola dei famosi e dello scivolone faidate di Simona Ventura.
Ecchesarà mai?! A me capita in continuazione, in movimento, da ferma, ultimamente persino dal letto. Ieri non ho visto la puntata avevo di meglio da fare (prima una lezione di Salsa e poi un dvd). Ma stamattina volevo proprio vedere come cadono le altre!







Secondo me una caduta fisica, uno scivolone o semplicemente una gamba che cede e ti ritrovi per terra come un sacco di patate non sono la fine del mondo. Se poi non ci si fa male e si reagisce con ironia una caduta fa pure simpatia. Certo mi dispiace moltissimo per la caduta di Rita Levi Montalcini, la brillante scenziata si è appena rotta un femore e superati i 100.. la ripresa delle funzioni fisiche è decisamente difficile. Ma la signora è una donna forte e riuscirà a superare anche questo.
Sono altre le cadute che mi infastidiscono, quelle di stile. Qualche giorno fa è partito il canale online della Ventura, una specie di videoblog diviso per macroaree, in cui possiamo ciucciarci la giornata tipo della signora rai2 h24. Per carità, capisco che ci siano persone interessate alla vita dei vips, ma quello che mi turba è l'intervista ESCLUSIVA a Morgan.
Il cantante non è che stia attraversando proprio un bel periodo, che poi abbia dei problemi di incontinenza verbale è assodato. Gioco facile piombare a casa sua e sperare che confidi qualche altra vaccata alla sua vecchia compagna di giuria. E infatti Morgan non delude e sostiene, senza essere contraddetto, ma anzi incoraggiato, di essere stato plagiato da Marco Mengoni, il suo pupillo di Xfactor.
Nzomma questo si che sembra davvero un delirio da fumati!
Scivola, scivola vai via, via da me..

martedì 23 febbraio 2010

Solitudine full time

di Trippi



Mentre inserivo un'annuncio su Kijiji per il Signore delle tempeste -cerca di ammortizzare le spese per l'acquisto di uno scooter vendendo il suo ultimo giocattolo, un elicottero elettrico -mi sono imbattuta in questa curiosa inserzione:
un pensionato offre conversazioni nella sua lingua madre, l'inglese, in cambio di compagnia, mattina, pomeriggio, sera e festivi. Praticamente SEMPRE.
Peccato che Arese sia un pò fuori mano per me, altrimenti avrei assecondato il mio karma per l'ennesima volta.
Se voi siete in zona e volete fare un pò di volontariato...
Lo so che poteva andare sull'articolo 1, ma mi sembrava più adatto ai miti e riti di abbordaggio metropolitano che alla richiesta e offerta di lavoro.. o no?



lunedì 22 febbraio 2010

Ogni corpo è un bel corpo

fonte foto

PERCHE’ E’ UNICO E VERO

Di Dottor Stranamore

In questi mesi abbiamo parlato dei "difetti" che vediamo nel nostro corpo. E che spesso sono solo la spia di altri problemi che nulla hanno a che vedere con mancanze del nostro fisico.
Se riusciamo ad accettare per intero, anzi apprezzare, anche nelle sue trasformazioni inevitabili, il nostro corpo e anche quello dell' altro/a (senza cercare assolute perfezioni e idealizzazioni innaturali), forse saremo pronti non solo ad avere rapporti più veri e profondi con gli altri, ma anche ad accettare quello che fa parte inevitabilmente della vita di tutti noi: la vecchiaia. Ma anche le eventuali malattie e gli infortuni che potremmo trovare sulla nostra strada.
Senza cadere in depressione alla prima avversità della vita o ai primi segnali del proprio declino fisico. E di quello altrui.
Se doveste conoscere un gerontofilo approfittatene per farvi raccontare la bellezza di un corpo e di una mente che hanno attraversato il tempo: resterete affascinati da quante cose vi siete persi finora inseguendo il muscolo guizzante e la pelle tonica.
Questo è proprio un argomento estivo, ma considerando che magari qualcuno di Voi partirà per mete calde in occasione delle prossime vacanze pasquali, non è poi così fuori luogo. A quante "sfilate di moda" avete assistito sdraiati sulla spiaggia a prendere il sole? Perché, se si pensa di avere un fisico che attrae gli altri, non mostrarlo? Giustissimo, ma attenzione a non cadere nell'ossessione di volere essere perfetti. Se amare il proprio aspetto è un auspicabile traguardo, basare tutto sull'aspetto (o sulla cultura, o sui soldi, o su qualsiasi cosa che pensiamo ci renda grandi) può portare a crearsi una personalità non molto equilibrata. Conosco persone che credono di essere vittime dell'altrui invidia per la loro eccezionale bellezza, e che invece sono solo allontanate perché considerate noiose e vacue. Ad un amico che cercava la mia spalla per piangere del fatto che tutti lo desiderassero solo per le dimensioni del membro, facevo notare che in effetti era probabilmente vero, ma era anche vero che se ciò accadeva era perché lui stesso aveva dato ampia pubblicità a tale caratteristica, e che questo poteva significare che lui stesso la considerasse l'unica cosa che poteva attrarre gli altri, per cui gli era difficile accorgersi se un altra persona fosse attratta da lui solo per il cazzo o anche per il cazzo.
Gli ho pure suggerito di non essere avaro con le doti che la natura gli aveva fornito, e di distribuire gioia con abbondanza poichè tutto il bene che si fa torna sempre indietro prima o poi... Facciamo quindi attenzione a rimanere collegati con la realtà e a non costruirci castelli incantati, per non rimanere sepolti dagli inevitabili crolli. Ma esiste anche un altro atteggiamento riferito alle proprie doti: quello di sopravvalutarne la portata e ascrivere a loro ogni nostro successo, come se oscurassero come una maledizione l'interezza del nostro essere. Ho amici che si lamentano di essere ricercati solo per il loro aspetto, altri solo per la loro simpatia, altri, come detto, solo per le dimensioni del loro pene. Ci dimentichiamo a volte che siamo tutti diversi e che è sempre l'insieme delle nostre caratteristiche a farci unici e a far innamorare qualcuno di noi. Ricordiamoci che riempirsi la casa di specchi ci aiuta ad accettare il nostro aspetto e che un reale scambio di idee con gli altri ci aiuta a considerare la nostra piacevolezza.
Se comunque qualcuna delle nostre doti (sia l'assomigliare ad una statua greca come l'avere un grosso conto in banca) dovesse essere davvero fuori dal comune, che non diventi una barriera che ci separa ma che venga usata per dare felicità agli altri. Ringraziando il caso di averci dato qualcosa che viene apprezzato.
Ma torniamo al punto iniziale, la vecchiaia. Chi ha costruito per intero la sua immagine sulla bellezza, sulla perfezione del proprio corpo, si troverà ad affrontare un duro lavoro nel tempo ad ogni cambiamento che avverrà (vedi la scenata di Claudia Mori a X-factor in cui l’attempata signora vedendo un montaggio di sue fotografie giovanili ed odierne messe a confronto si è scagliata contro la produzione a dire suo per “scortesia”). Non accetterà i segni del tempo, ancora peggio non accetterà l'idea di ammalarsi, e questo lo terrà alla larga da esami che potrebbero rivelare cose che non potrebbe accettare.
In questo limbo artificiale è meglio non sapere, e vivere d'illusioni.
Ma quando l'incantesimo si rompe e si cade nella realtà (e prima o poi questo è inevitabile) la crisi sarà difficile da superare.
Forse è fortunato chi non è stato dotato di particolare avvenenza, di particolari doti e di particolari fortune. Avrà dovuto camminare in salita fin dal primo giorno, ma tutto quello che ha costruito sarà veramente guadagnato e apprezzato, da se stesso e dagli altri. Considererà come un dono inestimabile ogni piccola attenzione altrui, ogni gesto d'affetto.
Si emozionerà per ogni bacio conquistato. E vivrà una vecchiaia di splendidi ricordi.
A meno che un gerontofilo non incroci la sua strada e gli faccia vivere una seconda giovinezza. Alla faccia delle statue greche.
Alla prossima, Vostro Dottor Stranamore.

NDR

Questo articolo è stato redatto basandosi in parte sull’articolo del Sig. Pigi Mazzoli pubblicato sulla rivista omosessuale Pride ed è stato qua e là modificato ed aggiornato per renderlo più attuale e funzionale ad un pubblico prevalentemente eterosessuale.


venerdì 19 febbraio 2010

Social Raduno cos'è?



nota di servizio e di piacere per veri salsa addicted:

Domenica 15 marzo, dalle 3 del pomeriggio si terrà un Social Raduno presso lo Studio, in via Rutilia 16, naturalmente a Milano.

Il costo d'ingresso 7€ comprende buffet con beveraggi all inclusive e tanta musica e salsa

Per chi si chiedesse cosa sia un Social.. vi copio e incollo la definizione che ne danno gli organizzatori:

"I social nascono a New York grazie all’impegno di musicisti-djs-collezionisti-amanti dei ritmi latini e proprietari di locali non comunemente adibiti alla pubblica programmazione musicale
Nascono per soddisfare un pubblico particolare che lamenta l’esigenza di una programmazione musicale meno commerciale e darne la possibilità di incontro.
Gli obbiettivi principali dei social erano e sono:
aggregazione, ballo, divertimento e una selezione musicale di qualità".


Siete avvisati!

Trippi

Il tempo delle castagne



Di Trippi


Ogni età e ogni amore hanno i propri tempi di nascita sviluppo e morte dell'amore?

Dai primi amori idealizzati del tempo delle mele, all'esplosione di ormoni in quello delle pere, fino ad arrivare agli entusiasmi tardivi del tempo dei meloni si va a finire alla semplice voglia di compagnia, quella che bilancia la paura di stare soli?

Ci penso in questi giorni, mentre assisto al triste declino di amori tardivi dei nonnetti nostrani con colf e badanti più o meno esotiche dopo un ciclo abbastanza brevo.

Il suocero dell'amica che, dopo il tentativo di emancipazione dalla moglie e dalla famiglia per rifarsi una vita con la "sua nuova donna" (quella che assiste un suo coetaneo ed è più giovane dei suoi figli), è tornato da quella che accusava di essere una cicciona trascurata che non lo accendeva più.

Il papà del fidanzato vorrebbe allontanare la ex badante per avvicinare i figli perchè teme di non poter fare affidamento sulla nuova compagna ora che i problemi di salute si fanno sentire davvero. L'odore di kebab contrasta con la sua dieta da diabetico e le coronarie che sono già saltate una volta ululano per il terrore, l'unto e la polvere gli fanno rimpiangere le pulizie della figlia e delle sorelle. Vorrebbe allontanare lei e avvicinare i parenti, quando restiamo soli mi bisbiglia in preda al panico "non se ne vuole andare, dice che ha passato degli anni con me".

Della tanta dolcezza muliebre iniziale, della passione di ritorno aiutata da abbondanti dosi di viagra restano solo questi frutti senz'osso, senza nocciolo. Quando la novità della gioia della gioventù ritrovata tra braccia vellutate e toniche e gli aloni blu delle magiche pastigliette scemano ci si ritrova una donna in vena di emancipazione, la casa trascurata e la paura di restare soli. Perchè la ex colf si guarda bene dal pulire e la ex badante ama uscire con le amiche, la sollecitudine ormai evaporata.

Eh si perchè una volta preso possesso stabile del letto, della casa, della vita ufficiale, una volta allontanato chiunque e spremuto lo spremibile ogni velleità di sottomissione (tanto adorata dai nostri nostalgici maschi, spaventati da mogli pressanti e autonome) sparisce, come pure la forza di un vecchio di contrastare la volontà di una donna molto più giovane.


giovedì 18 febbraio 2010

Social network: non solo ti rubano l'anima ma ti fanno derubare


Degli effetti collaterali di Facebook & co sulle tenutarie di questo blog vi abbiamo già parlato. Vi abbiamo raccontato anche qualche risvolto divertente sui Vips e non abbiamo lesinato informazioni sulle terribili conseguenze che il cazzeggio sul web può provocare, fino ad arrivare al licenziamento.

Ma ci voleva davvero un sito come questo per far capire alla gente che è inutile lasciare le luci accese a casa e farsi svuotare la casella della posta per ingannare i ladri, se poi si annuncia al mondo via Twitter di essere dall'altra parte del globo!

Meditiamo tossici di social network, meditiamo!
Trippi


martedì 16 febbraio 2010

La teoria della relatività delle relazioni stabili



di Trippi


Scena: Sabato scorso al Luna Rossa di Concorrezzo.

Attori: Io, il Signore delle tempeste e una neosingle di ritorno nel mondo della salsa

Dubbio: forse questo post dovrei pubblicarlo su l'Articolo uno..



Si sa la salsa attira molti single e spesso tra una relazione più o meno seria e l'altra il ritorno nelle pista è la miglior cura alla singletudine. Eccezionale toccasana per l'umore riempie serate altrimenti tristi e vuote e offre nuovi terreni di caccia a chi non vede l'ora di buttarsi di nuovo nella mischia.

Così, alla seconda serata salsera la neosingle non perde tempo e dopo aver ballato una bachata, che si sa favorisce la conversazione, con il Signore delle tempeste mi si avvicina e fa "com'è questo collega del SDT?" io guardo il mio uomo con espressione interrogativa e lui mi illumina su chi sia il protagonista delle loro bachate.

Lo guardo perplessa e spiego alla neosingle che il tizio in questione "è fidanzato". L'Sdt ci tiene a precisare: "insomma fidanzato, ci esce insieme, ma di lei non gli importa, sta ancora cercando".

Rifletto per due nanosecondi sullo status "Engaged" nel profilo facebook del collega, sul fatto che chiami la sua donna "la mia donna" quando ne parla con altri e "tesorino" quando parla con lei e mi rendo conto di essere inciampata sulla teoria della relatività delle relazioni stabili nel micropensiero fallocentrico maschile.


Evito di soffermarmi sulle implicazioni sulla mia personale situazione stabile e archivio la pseudofidanzata "mia donna/tesorino" nella macroarea "non gli piaci abbastanza".

Mentre il Signore delle tempeste si allontana con un'altra ballerina spiego alla neosingle: "sinceramente non capisco per quale motivo continui a sponsorizzare il suo collega. Comunque se cerchi una storia seria questo non fa per te, ma anche se cerchi una storia di solo sesso. Secondo me si diverte solo lui!".

Per niente rassegnata dal magro bottino con la mia metà mi guarda speranzosa e chiede che lavoro faccio, le spiego che mi occupo di contenuti multimediali per i cellulari e presa dall'appeal del ruolo gongola entusiasta: "interessantisssssssiiiimo, allora presentami TU qualche collega", mi schermismo e cerco di ridimensionare curiosità e interesse del mio ambito lavorativo "guarda la mia è una piccola azienda, gli uomini sono tutti fuori target, per età, interessi o stato civile" per niente rassegnata incalza "beh con il lavoro che fai vedrai pure qualche rappresentante?" e io non posso fare altro che dire la verità "incontro solo fornitori di contenuti, e emhh a meno che tu non sia interessata a uscire con un pornografo o ad andare al MISEX in questo momento non è che abbia molto da proporti...".

Temo che tra gli ambiti lavorativi di della premiata coppia Trippi-Sdt non venga fuori un gran bell'inventario di elementi maschili appetibili. La neosingle si è girata tra il rassegnato e il disgustato alla ricerca di persone con orizzonti lavorativi più appetibili.

mercoledì 10 febbraio 2010

La caduta


fonte foto


di Trippi

Siccome era un pò che non cadevo dalle scale e non volevo perdere l'allenamento, ho visto bene di farlo davanti ad adeguato numero di testimoni: in metropolitana. Sono riuscita ad atterrare con nonchalance su entrambe le ginocchia mica pizza e fichi!

Ormai sono una campionessa nella disciplina del rialzarsi e infatti l'ho fatto con estrema eleganza, limitandomi a bofonchiare un "porca zozza" e zoppicare dignitosamente verso il fondo della pensilina per valutare i danni e leccarmi le ferite lontano dallo sguardo basito del mio pubblico.

A testimonianza del mio exploit solo due ombre un pò più scure all'altezza delle mie ginocchia da terzino che arredano le mie gambe.

Ergo o le stazioni sono più pulite di un tempo o sto diventando davvero brava nella nobile arte del rimbalzare le parti dure sul pavimento.

Per non farmi mancare niente sono quasi riuscita a farmi investire prima da un tizio che usciva da uno stabile e poi da uno che entrava. Entrambi smanettavano in contemporanea su navigatore, cellulare e radio (come la gran parte dei maschi che si spostano su gomma per le strade di Milano, per le donne - me compresa- togliete il gadget navigatore e sostituitelo con la voce trucco e parrucco).

E poi dicono che gli uomini non sono multitasking!

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