giovedì 30 aprile 2009
Terapia pre-matrimonio
Di Chica Mala
Mio papà direbbe che si tratta della solita "americanata" e non si allontanerebbe di molto. Il Wedding Running non è una una trovata di queste due simpatiche gemelle 22enni, è una, per così dire, moda importata dagli Stati Uniti.
Per combattere lo stress che attanaglia le spose nei mesi prima il lieto evento, ottima valvola di sfogo sarebbe proprio correre per le vie della proprio città in abito da sposa.
Carlotta e Giorgia Solari, convoleranno a giuste nozze il prossimo settembre e per esorcizzare le loro paure hanno organizzato una maratona in piena regola che le ha viste toccare i punti principali del centro di Milano, con tanto di telecamere al seguito a testimonianza della loro eccentrica iniziativa.
Questa cosa però mi fa venire in mentre altro, di solito sfotto la mia amica mentirosa dicendole che quando sarà vecchia e sola, diventerà matta e girerà per le vie del suo paese con indosso l'abito bianco, il trucco sfatto e un bouquet rinsecchito.... ecco cosa mi fanno venire alle mente queste immagini: la follia.
martedì 28 aprile 2009
Britney says: "Ooops.... mi è scappato il cordino"
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lunedì 27 aprile 2009
Sesso trash, che più "trash" non si può
domenica 26 aprile 2009
"Be-len, che vi frega a voi se queste foto sono vere come le tette della mia signora!?"
fonte
sabato 25 aprile 2009
Maledetta Primavera
La primavera, nonostante il brutto tempo è arrivata già da un pò. E' l'epilogo di un periodo pesante, freddo, di feroci lotte per la sopravvivenza proprio come quello che affrontano le belve della steppa; Il lavoro perso e ritrovato , con conseguente obbligo ad adeguarsi a ritmi diversi e l'acquisizione forzata di un nuovo stile di vita. L'arrivo di persone nuove e la perdita di altre ormai vecchie, la continua lotta per far quadrare il bilancio... Insomma, finalmente un raggio di sole flebile all'orizzonte arriva a rischiarate la via, come giusta premessa per una ripresa lenta ma inesorabile.
Invece no! E' sopraggiunto qualcos'altro. Forse l'agognata tranquillità l'ho conquistata, mi sento rilassata, senza macigni sul petto o sassi nelle scarpe ma tremendamente annoiata.
Punti saldi nella mia vita sono la famiglia e i pochi amici, tutto il resto, il superfluo, comincia a darmi fastidio e lo sento come uno zaino pieno di cianfrusaglie inutili, un fardello che devo assolutamente svuotare per far posto a nuova chincaglieria.
Credo sia la stessa cosa anche per le mie care amiche, vedo che cercano a loro modo di combattere lo stesso drago che cerco di scacciare a mia volta. la Mentirosa, che ha affrontato la malattia del padre e convive ormai da tempo con l'attesa di un amore a distanza in cui ormai crede soltanto lei, ci prova organizzando rimpatriate con vecchie conoscenze della sua adolescenza e organizza cene e aperitivi, prova a rinverdire il "parco conoscenze" riesumando grazie a Facebook volti ormai dimenticati e provando magari l'emozione di rivedere chi le ha fatto battere il cuore di fanciulla per la prima volta. Io questa opzione l'ho scartata a priori ed ho preferito tenere il mio passato relegato a quello che deve naturalmente essere: solo un ricordo. E' stato un piacere rivedere facce che credevo aver dimenticato, sono tornate alla mente scene della mia vita poco felici, pessimi squarci di una inquieta giovinezza, fatta di amori tormentati e amicizie difficili ma, non ho provato forti emozioni e di certo non c'è stato un tuffo al cuore; tutto rimane al suo posto: nell'archivio storico, su di uno scaffale della memoria a prendere polvere ed è giusto sia così.
la Romana invece, ormai stufa della vita milanese vorrebbe tornare nella sua città, il lavoro le occupa tutto il tempo e quel poco che le rimane lo impegna in palestra o in piscina obbligandosi ad un moto perpetuo che, probabilmente non le permette di fermarsi e riflettettere veramente sul da farsi. In questo momento è a Sharm el Sheik per una settimana di stop forzato e spero che le sia di giovamento, mi auguro sinceramente che questa pausa le dia la possibilità di ripartire un pò più lentamente ma in salita, meglio un arrancare lento che una corsa pazza in pianura, questo è certo! Anche l'opzione del "tieniti sempre occupata" non mi va, ho bisogno di stare ferma a pensare oppure di stare ferma e non pensare a niente, mi serve per ricaricare le pile. Non voglio rischiare di arrivare al punto in cui le batterie si scaricano del tutto e ritrovarmi nel bel mezzo di una scalata, come il coniglietto rosa della duracell, che cade nel burrone senza corde e senza reti.
Il fatto è che il mio modo tutto speciale di scacciare la noia non l'ho ancora trovato, però potrei davvero cominciare con le grandi pulizie. L'ho capito ieri sera, dopo l'ennesima serata al solito locale, dove vedi le stesse facce e fai sempre le stesse cose, l'ho capito perchè dopo un'ora me ne volevo già andare, avevo già criticato il criticabile, salutato i salutabili e ballato coi ballabili - serata finita...e poi... sono uscita a fumare e un tizio ha cominciato ad attaccare bottone, provando a fare il simpatico. quando ho alzato gli occhi per guardarlo in faccia e ho visto che aveva i capelli tinti di giallo paglia e la bavetta bianca agli angoli della bocca devo aver fatto una smorfia di disgusto che ha reso la mia faccia identica alla maschera di SCREAM. Lui mi ha detto - "ma tu odi gli uomini?" ed io - "non li odio, solo mi danno fastidio, non lo hai capito che mi piacciono le donne???". Sono tornata dentro e dopo un breve consulto con la Mentirosa ero già sulla via di casa.
giovedì 23 aprile 2009
la Lega e le nuove Crociate: guerra all'"infedele" Kebab
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giovedì 16 aprile 2009
Mi stanno fidanzando
di Trippi
Nel mio lavoro mi capita di incontrare stranieri che lavorano come animatori e figuranti. Come spesso accade con alcuni ci si trova meglio che con altri e soprattutto con le donne nasce quella complicità, quel feeling che è tipico femminile e trascende dal luogo di nascita. Nonostante ci siano ragazze in rappresentanza di tantissimi paesi e lingue e la loro età spazi dai 20 ai 45 anni quello che passa non è la nazionalità. Spesso sono accomunata a loro dall'età, a volte dalla nostalgia, altre dall'ironia. Tutte, un pò come quando si va dal parrucchiere, mi aggiornano sui fatti della loro vita, le piccole e grandi gioie e soddisfazioni. Qualcuna mi mostra orgogliosa il permesso di soggiorno appena arrivato (mentre prima avevano solo la ricevuta di una raccomandata), altre studiano all'università e mi raccontano le difficoltà che devono superare. Insomma con alcune si è creato un bel rapporto di simpatia e empatia.
Così quando settimana scorsa arriva Zoe (il nome è inventato) mi rendo subito conto che c'è qualcosa di storto. Lei che di solito arriva truccatissima, fresca di messa in piega e con colori sgargianti ai capelli è struccata, ha una ricrescita che fa paura e il resto della testa sfuma dal rosso spento al biondo opaco. Vedo che ha anche difficoltà a mantenere la concentrazione.
Le propongo un break!
Quando una ragazza che di solito porta una ventata di freschezza e allegria, sembra trasportare sulle spalle il peso del mondo l'unica cosa da fare è darsi tempo e cercare di capire di che problema si tratta e vedere se sia possibile dare un suggerimento, un consiglio, mostrare una via di fuga.
Si perchè a 20 anni i problemi spesso sembrano insormontabili, anche quando non lo sono, si tende ad ingigantire tutto e vedere come irreparabile ogni increspatura all'ordine che vorremmo dare alla nostra vita.
Non più tardi di un anno fa assistetti allo sgretolamento del sistema di valori e delle certezze di un'altra ventenne, sicuramente meno smaliziata e scafata di questa.
Così ci siamo bevute un bel caffè bollente e dopo una seduta di trucco e parrucco è arrivato il momento delle confessioni.
"Scusa, è da qualche settimana che ho la testa per aria, mio padre mi sta fidanzando!"
Altro che problema da ventenne. Mi ha spiegato che un ragazzo di buona famiglia che abita nel suo paese di origine è andato dal padre e ha chiesto la sua mano.
Il padre convinto del consenso della figliaha temporeggiato e, immerso nel ruolo dell'uomo moderno ha spiegato al giovane pretendente che la decisione sarebbe spettata alla figlia: "ha ripetuto anche a me queste parole quando mi ha dato questa notizia al telefono, ma dal tono entusiasta e dalle pressioni che ha fatto perchè tornassi durante il periodo di Pasqua ho capito che stava già organizzando la festa!".
Non riuscivo a capacitarmi che fosse proprio Zoe a raccontarmi questa storia, proprio lei che mi aveva sempre detto di voler provare la convivenza prima di sposarsi, di preferire i ragazzi italiani ai propri connazionali per il modo diverso con cui si approcciano alle donne e i suoi sogni di specializzazione post laurea..
Ero incredula, così nell'ora successiva ogni tanto facevamo una pausa e lei tornava sull'argomento:
"ho chiesto a mia mamma di tenere a freno il papà, solo che lo sento così entusiasta e non ho il coraggio di dirgli che io questo ragazzo lo ricordo a malapena e per quel che ricordo non mi piace".
Il padre non solo non potrebbe accettare un "ragazzo occidentale", ma avrebbe difficoltà ad accettare chiunque non sia nato e cresciuto nei dintorni del proprio paese, una persona con un passato e una famiglia non controllabile. Il sogno di ogni capofamiglia è assicurare alle figlie il matrimonio con un buon partito un ragazzo di buona famiglia. Tutto il percorso di formazione della ragazza deve tendere a questo. La laurea, il titolo di studio è una "patente di qualità" per la ragazza, un "valore aggiunto" da sommare alla famiglia di provenienza. Anche se poi, nonostante gli studi all'estero, una volta tornate a casa, per le donne sposate non ci sarebbe stata possibilità di lavorare: "a meno che non si faccia la parrucchiera, ma la clientela deve essere rigorosamente femminile".
Zoe nel corso del nostro incontro si è liberata un pò di quella zavorra che si portava dietro, è uscita dal mio ufficio più leggera e sorridente. Io ho preso un pò di quel peso e adesso non posso fare a meno di chiedermi se la generazione di Zoe riuscirà a liberarsi di queste catene. Sono certa che mentre non è in grado di tutelare il suo destino farà però di tutto per salvaguardare quello dei suoi figli.
Ma non mi sembra abbastanza. I problemi delle ventenni non sono sempre facilmente superabili!
lunedì 13 aprile 2009
CVD - Come Volevasi Dimostrare
Stamattina sveglia presto, è il giorno di Pasquetta, ma per il Call Center non c'è festività che tenga quindi, si rispetta il turno e si va a lavorare. Scendo le scale di corsa e mi dirigo sparata alla macchina ma, sorpresa! Le chiavi girano nel quadro senza che il motore si accenda. Acc!!!! Maledico me e il mio vizio di procrastinare lo sapevo da più di un mese che la batteria era andata, dal giorno in cui ho lasciato per ben 9 ore le quattro frecce accese e, uscita dall'ufficio alle 10 di sera, sono stata costretta a chiedere aiuto al "santo" marito di mia sorella che, con la febbre a 39°, è uscito di casa e mi ha fatto ripartire il catorcio. Mio cognato poi, si è raccomandato mille e una volta di comprare i cavi e di metterli in macchina "se io non ci dovessi esere e comunque non fossi nei paraggi, come te la caveresti? comprati questi benedetti cavi che non si sa mai!".
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giovedì 9 aprile 2009
Brava, brava, sei tanto brava, brava!
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mercoledì 8 aprile 2009
Una questione di pelle...sudata
Di Chica Mala
Quado si dice "mi piaci a pelle", inconsciamente si sta dicendo la verità infatti un gruppo di ricercatori, in uno studio pubblicato su Flavour and Fragrance Journal, ha dimostrato che è proprio l'odore del sudore a determinare l'attrazione verso un'altra persona.
Sembra poi, ci sia una sostanziale differenza tra i due sessi nella percezione olfattiva. Gli uomini vengono più facilmente ingannati dall'utilizzo di deodoranti e profumi, la maggior parte delle donne invece riesce a captare il sudore anche se mischiato alla migliore fragranza in commercio.
La donna, è scientificamente provato ormai, ha una spiccata consapevolezza dell'odore del proprio corpo e anche di quello di un uomo e se per lei "sa di buono", allora l'attrazione è fatale.
Morale della favola, se siete dei puzzoni cronici e non ne volete proprio sapere di lavarvi, evitate di riempirvi di profumo tanto non serve a un tubo! abbiamo un radar anche nel naso e se al radar piacete, piacete a prescindere.
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martedì 7 aprile 2009
Ma chi è quello lì? Vicino al banco dei peperoni!
Di Chica Mala
Ore 18.00, vado al supermercato sotto casa perchè ho promesso un puzzle nuovo al mio nipotino, in più ho deciso di comprare l'uovo di Pasqua a due amiche che vedrò stasera.
Giro tra gli scaffali e mi vengono in mente i diecimila articoli letti su i luoghi dove poter conoscere uomini single e appetibili. Oh! è vero, al supermarket alla fine della giornata lavorativa trovi una vasta gamma di scapoloni interessanti ed appetibili.
Per sapere se sono single? basta osservare cosa mettono nel carrello: surgelati e cibi precotti, porzioni mono dose e vini pregiati e costosi. Tappe obbligate quindi, gastronomia, corridoio dei surgelati e corsia dei vini, provare per credere.
Magari la prossima volta mi trucco e mi vesto un pò meglio, sia mai che, abbandonando il look da casalinga disperata, riesca a portarmi alla cassa anche un articolo in pelle umana...
La lotta contro la legge dei gravi
uff, che fatica combattere l'inesorabile avanzare del tempo, spesso siamo talmente impegnati nella battaglia che finiamo col parlarne in continuazione!
Ieri sera chiamata tipica con il Dottor stranamore, mio ex collega dei tempi del "sole", autore di utili consigli in tema di sesso & co e caustico consigliere nei momenti cruciali della mia vita.
Ieri mi chiama all'uscita dall'ufficio, mentre arranco sui miei tacchi con una borsa enorme, sacchettone con la casa in trasferta e un altro sacchetto con le scarpe appena riparate.
"ciao Trip, come stai?"
"Bene dolce cuore e tu?"
"Oh ma che voce squillante, mi sembri Piera, la sorella di Paola e Chiara, se tanto mi da tanto il tuo Signore delle Tempeste sta facendo il suo lavoro, questa energia è tipica delle persone sessualmente soddisfatte"
"mi rifiuto di avvalorare le tue equazioni matematiche mentre corro verso la fermata della metro Doc! Comunque il Sdt usa delle armi di distrazione di massa non convenzionali e mi sfianca con palestra, ballo e jogging!"
"Ti sei iscritta in palestra? Sei ingrassata?"
"No vecchia zabetta, non sono ingrassata, cerco di combattere a modo mio la forza di gravità! Fino ai 35 ho fatto esclusivo affidamento sui geni e la fortuna, ma ora il pensiero di quelle mele che cadono giù.. ho troppe forme sferiche nel mio corpo e la paura di svegliarmi un giorno e scoprire che mi è crollato il sedere è più forte della pigrizia!".
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sabato 4 aprile 2009
Di sera leoni....
giovedì 2 aprile 2009
Santa pazienza! Apologia della convivenza
di Trippi
Dopo anni di singletudine e di dittatura illuminata nella propria casa, io e alcune delle mie amiche e amici ci siamo ritrovati a condividere spazi con altre persone. Per qualcuno la coinquilina/o è la mamma, per altre un fidanzato e per un'altra una perfetta estranea!
Ho già detto quanto sia difficile per noi api regine concedere ai fuchi di entrare nel nostro spazio, quanto la loro permanenza oltre il necessario possa alterare il nostro labile equilibrio e la capacità di sopportarli. Ecco perchè non finirò mai di stupirmi del fatto che nonostante siamo reduci da convivenze e rotture, nonostante siamo arrivate a costruirci il nostro bozzolo ben coibentato e isolato dalle intemperie e dalle rotture di scatole, a un certo punto, si crea una rottura e una persona si intrufola nella crepa, invadendo la nostra vita.
Il dato pazzesco è che non vediamo l'ora di lasciare occupare quello spazio. Come se a un certo punto sentissimo il vuoto. Ma con i primi screzi e le prime avvisaglie di compromessi tipici della convivenza ricordiamo quanto era bello quello spazio tutto nostro. La libertà degli orari del sonno e della veglia, dei pasti e persino del bagno.
E poi: il silenzio!
Questo, mi dicono, è un problema soprattutto maschile, noi donne ci sentiamo in dovere di fare l'algoritmo di tutto quello che ci è capitato nel corso della giornata, dall'informazione utile ai fatti traumatici capitati all'amica o in ufficio. Non paghe, vogliamo che loro interagiscano e, peggio ancora, che ci raccontino a loro volta! Un mio ex collega puntualmente mi racconta la guerra dei Roses che si scatena tra le sue pareti domestiche ogni volta che lui e la sua compagna non riescono a raggiungere un equilibrio (motivi del contendere tipici: sesso e l'educazione del figlio)
Ma il silenzio non è solo la donna che parla, cari i miei maschietti, silenzio è anche non dover sentire il televisore h24, fosse solo perchè vi fa da sonnifero e DEVE funzionare anche quando dormite! Il silenzio è anche non sentire voi che trapanate o vi dedicate al fai da te rumoroso nei fine settimana.. Il silenzio è quello agognato mentre ci dedichiamo a noi stesse e ci piazziamo sotto la doccia o nella vasca da bagno per un'eternità, solo per il gusto di godersi un pò di relax!
La convivenza mette a dura prova la capacità di sopportare il proprio prossimo, sia che si tratti di un amica o di una coinquilina, sia che si tratti del compagno o della compagna della propria vita. Le parole chiave sono rispetto, complicità e pazienza! Se ci sono questi tre elementi, le discussioni non spariscono, ma magari si può trovare la forza e la voglia di superare gli screzi e i problemi.
In bocca al lupo alle sicule, a Chica a Marchinho e alla sottoscritta!
mercoledì 1 aprile 2009
Vuota il sacco se hai il coraggio!
- Badge aziendale;
- foglio dei turni;
- chiavetta del caffè.
Il lavoro me lo porto sempre dietro, perchè è un bene prezioso e sicuramente non deve mai mancarmi il badge, altrimenti non rilevano la mia presenza e non mi pagano la giornata ma è altrettanto importante la chiavetta del caffè, che pausa sarebbe senza una capatina alla macchinetta! E il resumé dei turni? quello ci vuole altrimenti rischio di prendere impegni con gli amici senza tener conto che il call center mi impegna 7 gg su 7 con orari alquanto flessibili.
- Assorbente interno;
- assorbente esterno;
- fazzoletti di carta.
Non tengo il conto, non c'è una x rossa sul mio calendario per ricordarmi che il tale giono sarò immancabilmente vittima del ciclo mestruale, poi non spilucco nemmeno i confettini al progesterone quindi, gli assorbenti ci sono sempre. I fazzoletti invece sono utilissimi in periodo di raffreddori ma anche quando sei costretta a dividere la toilette con altre 200 persone e corri il rischio di trovare solo un triste quanto inutile cilindo di cartone vicino al water.
- Chiavi di casa;
- chiavi della macchina;
- chiavi di casa della Mentirosa.
Nessun commento su questo, a parte il fatto che mi porto sempre appresso le chiavi di casa della mia amica. Non c'è da stupirsi però, ormai è il mio secondo domicilio e poichè non sempre i nostri orari coincidono ho la libertà di entrare ed uscire senza che lei mi apra il portone dal citofono. (ah le amiche! sono come sorelle).
- Portafoglio;
- RayBan;
- macchinetta fotografica.
Il "borsellino" con i soldi (pochi), il bancomat (che trema di paura ogni qualvolta lo estraggo dalla sua taschina), i ticket restaurant, le fidelity card di supermercati e negozi vari e le tessere dei locali; Gli occhiali perchè guidare con il sole mi acceca e non vorrei morire schiantata contro un TIR ; la macchina fotografica, molto basic con i suoi miseri 5 megapixel, per essere sempre pronta ad immortalare cose e persone che amo.
- penna biro;
- quotidiano del giorno.
Penna e Moleskine perchè se sono in giro e voglio annotarmi qualcosa che potrebbe servirmi, anche una semplice frase buttata al vento non rischio di perderla nei meandri del mio cervelletto fallato; il quotidiano invece è un'abitudine ventennale che mi porto dai tempi della scuola, nonostante internet con le sue news in tempo reale non rinuncio al piacere della lettura tradizionale: caratteri neri su carta bianca, una sensazione impagabile per me.
- Due pacchetti di sigarette;
- accendino;
- tre cellullari.
Ahimé sono un'accanita fumatrice, ma che dico! sono una tabagista! poi...2 telefoni con scheda della 3, in uno ho i minuti gratis, frutto di un recente atto di retention e l'altro è il mio numero storico, quello che hanno praticamente cani e porci, con una tarffa a logica autoricaricabile (non la mollo manco morta!!); l'altro ha una sim Vodafone ed ha l'opzione zero limits, con questo posso chiamare e messaggiare i miei amici che a loro volta hanno Vodafone (vedi Trippi, mia sorella, mio cognato, la Romana e Orso) spendendo pocopocopoco.
Bene, gioco finito. Adesso però sono curiosa di sapere cosa c'è nella vostra di borsa. Diamo inizio al gioco!